BOLOGNA
I GRUPPI ULTRAS CALCIO
AVVERSARI
a cura della VECCHIA GUARDIA EMPOLI 1976
Serie B 1985/86 Serie A 2002/03
La
scheda dei tifosi avversari
BOLOGNA
da FANZINE RANGERS N.
94 del 06/10/2002
Gruppo
principale:
Forever
Ultras - URB
Altri Gruppi:
Mods,
Vecchia Guardia '74, Freak Boys, U.R.B.Girls, Deragliati, Molle Cariche, Narab
Group, Socmel, Capottati, Supporters, 051, Feudo, Lungimiranti, Infoiati,
S.G.P.1999, Brigata 1992, All the Bancon, Le Rane, Via Genova, Pascutti Group,
Colonna Romana, Freak Tonici Imola, Noi di Bologna 1997, Official Smokers,
Gruppo Croci, Turist Group
Slogan:
Quando il Bologna è tutto, tutto è giustificato
Siti internet:
www.narabgroup.it
; www.tifonet.it/vecchiaguardia
; www.foreverultras1974.it
(attualmente disattivo); www.tifonet.it/bologna
; http://digilander.libero.it/sgp99
Politica:
Prevalentemente di sinistra, con all'interno correnti di destra (Mods)
Settore:
Curva
A.Costa (Nord), tranne Deragliati e 051 in Curva S.Luca (Sud)
Amicizie:
Udinese,
Ravenna, Sambenedettese
Rivalità:
Roma,
Modena, Parma, Cesena, Fiorentina, Cremona, Torino, Lazio, Inter, Triestina,
Atalanta, Juventus
Curiosità:
--I Forever Ultras nascono nel settembre '74, in una birreria di Bologna ("I
Magnifici Sette")
dalla fusione di Commandos e Brigate, gruppi preesistenti. In Bologna-Fiorentina
di Coppa Italia esordisce il primo striscione "Forever
Ultras",
lungo 16 metri, mentre quello attuale, di 27 m., da 12 anni accompagna le
partite casalinghe ed è ormai un pezzo da museo ultras, coi suoi caratteri
irregolari e fiammanti. Nel periodo di massimo splendore ultrà (anni '80) viene
realizzato lo striscione "la tua forza
è la nostra fede",
di 45 metri, molto bello, sorretto inizialmente da un cavo d'acciaio affinchè
sovrastasse la curva. --I Forever Ultras, tradizionalmente legati alla vecchia
mentalità, fumogeni e bandieroni, ultimamente hanno iniziato un nuovo corso,
esteticamente parlando, abbracciando la nuova moda degli stendardi, pur
rimandendo legati alla "tradizione anni Settanta",
realizzandone di bellissimi, con disegnati singoli giocatori e allenatori, o con
caratteristiche frasi dialettali. Il gruppo è legato a doppio filo alla storia
del Bologna degli ultimi trentanni; gli '80 sono stati i più sconfortanti, con
la squadra ridotta a annaspare in serie minori, ma sempre tenacemente seguita,
tra alti e bassi. --Il logo degli Urb, i martelli incrociati del West Ham, fece
la prima comparsa in curva nel 1984, sullo striscione "URB
Sez.Crevalcore".
Dal 1988 è il simbolo ufficiale. --Sul finire degli anni '80 la curva, in un
periodo di crisi, si era disgregata in una miriade di gruppetti, molti di
facciata, pochissimi rilevanti. --Altri gruppi storici sono Mods e Supporters. I
primi, nati nel 1982, sono stati una forza di sostegno, diversi come mentalità
dai Forever Ultras, con una convinzione nei propri mezzi tale da permettergli di
lasciare un'impronta nel mondo ultras, facendosi ovunque rispettare. Dopo esser
piombati in una fase critica, sono stati rifondati. Lo striscione ha subito un
restyling: prima la scritta "1982",
ora "Mods",
dai contorni stondati su sfondo nero. I Supporters, molto attivi tra la fine
degli anni '70 e i primi dei '90, sono un'ala della vecchia guardia, sempre
presenti in curva, seppure un pò in disparte. --La convivenza tra Urb e Mods è
stata difficile per un lungo periodo. Adesso non c'è più il gelo di qualche
anno fa, ma i punti di vista restano distanti. Il rapporto è di buon vicinato.
-Vicini all'atteggiamento Mods, in curva e fuori, sono Molle Cariche (ex Total
Chaos) e Via Genova. -Dal 1986 i Freak Boys (simbolo la Marja), tornati in auge,
sono una costola importante degli Urb. Il loro motto è "ovunque
fattanza".
--La Vecchia Guardia, nata nel 2001 da una costola degli URB, incarna la
filosofia ultras della vecchia generazione. Nessuna spaccatura, solo
l'intenzione di staccarsi dal gruppo per lasciare spazio alle nuove leve. Il
gruppo, di cui fanno parte i veterani URB e qualche ex-Mods, è situato al
centro della curva, il suo simbolo è un bulldog e organizza le trasferte per
conto proprio, con un pulmino personalizzato, il Millennium Service, per fare
"balotta", stando insieme in allegria. --Il Narab Group nasce
nel 2000 con l'intento di svegliare, insieme agli Infoiati, la zona morta della
curva, vicino alla Tribuna; con scarsi risultati però, infatti adesso occupa la
parte sinistra della curva, tra F.U. e Freak. --L'S.G.P., iniziali di San
Giovanni in Persiceto, nasce da 6 ragazzi persicetani nel novembre 1999. --Un
tempo coi romanisti esisteva un solido gemellaggio, sull'asse Mods-Opposta
Fazione, bruscamente interrotto qualche anno fa. In Bologna-Roma del novembre
scorso esposto in curva Costa lo striscione "se
il mondo fosse una torta di merda voi sareste la fetta più grande!".
Nel recente Bologna-Roma esposto lo striscione "ieri
ultras oggi ultra$"
e, contro le pay-tv, "calcio: per noi
passione per voi televisione".
--Prima di Fiorentina-Bologna dell'anno scorso il bolognese Ivan Dall'Oglio,
rimasto sfigurato in volto a 14 anni nel 1989 alla stazione fiorentina di
Rifredi perché colpito da una molotov lanciata contro il treno dagli ultras
viola, ha ricevuto le pubbliche scuse dei capi della Curva Fiesole. --Prima di
Torino-Bologna dell'aprile scorso, i Mods subirono l'assalto degli ultras
granata. --In Bologna-Atalanta dell'anno scorso esposta la scritta "140
avvisi di garanzia, via via la polizia".
--Molti i bolognesi che all'ultima giornata dello scorso campionato hanno
affrontato la trasferta di Brescia, decisiva per l'obiettivo Champions, ma il
sogno, per lungo tempo a portata di mano, è svanito per un soffio, ed è
rimasto solo l'Intertoto.
Il nostro giudizio:
La tifoseria bolognese ha dato, negli ultimi tempi, cenni di risveglio; basti
pensare agli oltre 20.000 spettatori per la Finale Intertoto di agosto col
Fulham e agli esodi di Firenze, Torino (4000), Milano (2500) dell'ultimo
campionato. Dopo una fase di declino negli anni '90, coincisa con problemi di
imborghesimento e di ricambio generazionale, la curva Costa è ora su buoni
livelli, più viva e colorata. E' tornata a rianimarsi, anche se sono ancora
tante le persone che in curva si mettono a sedere senza cantare. Da non
sottovalutare, comunque, la concorrenza in città del basket, di cui Bologna è
la capitale.
Rapporti
con l’Empoli:
Brutti i rapporti fra le due tifoserie, condizionati negli anni 80 soprattutto
dal fatto di essere noi empolesi allora gemellati con i viola. I fatti più
gravi risalgono al 1984 quando ci furono scontri fuori dal Castellani con alcuni
feriti e nel 1994. Nel 1986 sempre a Empoli ci furono incidenti fra le due
tifoserie e soprattutto lo screzio alla fine del campionato legato al calcio
scommesse che ci valse la prima storica promozione in serie A. Il fatto più
grave accadde però nel 1994 quando nella partita di ritorno in una rissa
scoppiata fuori dallo stadio un gruppo di ultras bolognesi venne a contatto con
alcuni empolesi, alcuni vennero picchiati e uno di loro addirittura
accoltellato. A Empoli non era mai (e non è mai più) successo un fatto così
grave. Il ragazzo fu ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale di Empoli ma
poi tutto si risolse per il meglio. Scattarono le indagini serrate da parte
della Polizia, furono giorni in cui tutta la tifoseria giovanile empolese fu
nell’occhio del ciclone e additata dall’opinione pubblica locale. Con la
testimonianza del ferito e dei suoi amici venne quasi subito scoperto l’autore
dell’insano gesto e si scoprì che era un ultras …..mezzo empolese e mezzo
viola e che tutto ciò era successo per vecchie ruggini del passato con colui
che aveva ferito. Passò insomma per un fatto personale. Poi anche negli ultimi
incontri giocati alla fine degli anni 90 i rapporti sono stati sempre tesi anche
se limitati ai reciproci insulti.
UN PEZZO DELLA NOSTRA STORIA
Fine Agosto 1986 -
(Visita notturna dei bolognesi a Empoli e fuga precipitosa)
Alla
fine del campionato di Serie B 1985/86 l’Empoli si piazzò al pari con la
Triestina al 4° posto in classifica con 45 punti alle spalle del Vicenza che
era al 3° mentre il Bologna arrivò 6° con 41 punti. Allora venivano promosse
in A le prime tre. Noi non ce l’avevamo fatta.
Inaspettatamente però terminato il campionato scoppio lo scandalo del totonero
con le prove telefoniche di alcune partite truccate per alterarne il risultato.
Anche l’Empoli era coinvolto (per una telefonata intercettata fra il
presidente dell’Empoli Pinzani e quello della Triestina, che ne aveva altre di
partite inquisite, nella quale però quello dell'Empoli rifiutava l'accordo del
pareggio: secondo il regolamento doveva denunciare il fatto immediatamente,
questa era la colpa del presidente dell'Empoli). Il Bologna quindi sperava nella
promozione. La sentenza del processo sportivo però ci vide assolti con formula
piena (in appello l’anno dopo invece la CAF ci condannò dandoci –5
punti in classifica che furono fatali per la nostra retrocessione). Il Vicenza
che aveva conseguito la promozione sul campo essendo arrivato 3° venne
retrocesso, la Triestina venne penalizzata di 1 punto in classifica per quel
campionato e -6 per l’anno dopo: l’Empoli quindi scalò al 3° posto e fu
serie A.
Mentre ad Empoli la gioia fu immensa e nell’afa estiva la città esultava a
Bologna montava l’ira per il torto subito. Ricordiamo che il giornale Stadio
aveva parole di fuoco contro di noi e a Empoli era diventato un giornale nemico
e tutti cercavano di boicottarlo non comprandolo più. Mentre noi organizzavamo
una spedizione per andare a mettere una bandiera azzurra in mano alla
statua del Nettuno in Piazza Grande a Bologna per sbeffeggiarli, loro
organizzarono una visita ad Empoli. Mentre la nostra “bravata” notturna passò
inosservata della loro si ebbero grossi echi. Ciò avvenne verso le 4 la notte.
Come andarono esattamente i fatti ci fu raccontato qualche anno dopo da uno dei
bolognesi che era presente. Arrivati ad Empoli si divisero in due gruppi. Mentre
un gruppo si recò allo stadio con centinaia di volantini che furono attaccati
con la colla a tutti i muri dello stadio (il tenore dei volantini era quello che
noi dovevamo essere puniti e non meritavamo di essere promossi e a loro sarebbe
spettata la promozione in serie A) l’altro gruppo si diresse alla sede
dell’Empoli FC che era in Via Tripoli (a 20 metri dalla Caserma dei
Carabinieri che non si accorsero di nulla). Sfondarono il portone e riempirono
le scale e le stanze della sede di scritte con bomboletta spray e dei soliti
volantini attaccati. La visita notturna in sede durò solo pochi minuti perché
quello che fu lasciato fuori a fare il palo dette l’allarme e tutti scapparono
precipitosamente. Cosa era successo. Una cosa abbastanza comica. Il palo aveva
notato che all’angolo di Via Tripoli (quello che va alle Pubbliche Assistenze)
si stava radunando un gruppo di persone che andavano ad infoltirsi sempre più
con un via vai di automobili. Tutte queste persone avevano in mano dei grossi
bastoni. “Vai, ora son nostre”, furono all'incirca le testuali parole
dette. Pensando di essere stati scoperti ed essendo in numero esiguo per
affrontare tutti questi empolesi che si stavano radunando e che sembravano “armati
di bastoni e mazze da baseball”
se la dettero a gambe andando di corsa ad avvertire gli altri che erano andati
allo stadio e tornandosene alla svelta verso Bologna (passando da Pontorme
rubarono un bandierone di 5x10 “Empoli Serie A”
che era stato attaccato alla facciata della casa a destra sulla discesa che dal
ponte sull'Orme entra in Pontorme). Il buffo di tutta questa storiella è che
quelli “armati di bastoni e mazze da baseball”
altri non erano che cacciatori con i fucili da caccia in mano che si erano dati
appuntamento lì e che si stavano radunando per andare all’apertura della
caccia (e che non pensavano minimamente a loro).
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