LAZIO

I GRUPPI ULTRAS CALCIO AVVERSARI
a cura dei RANGERS 1976 EMPOLI
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(Serie A 2006/07)

LAZIO 
da FANZINE RANGERS N.165 del 5 novembre 2006

Gruppo principale: Irriducibili, nati nell’87 in un Lazio-Padova di B
Altri gruppi: C.M.L. ’74, Via Guareschi-Laurentino, Good Fellas, Quelli di Sempre-Fiumicino, Ultima Legione, Manipolo, Lazio Fans, Gioventù Ultras, L.E.L.(Legione Etrangere Lazio), Romanità Biancazzurra, Ardite Schiere, Sodalizio          
Siti Internet: www.irriducibili.com - www.ultrasmad.com - www.ultraslazio.it    
Settore: Curva Nord, tranne Ardite Schiere, nella Sud, e Sodalizio, in Trib.Tevere          
Politica:101% Destroidi          
Amicizie: Inter, Verona, Triestina, Chieti, Espanyol, Real Madrid, Chelsea, Panathinaikos                     Stima reciproca: Ascoli, Catania, Latina, Arezzo        
Rivalità: Roma, Napoli, Livorno, Milan, Fiorentina, Juve, Pescara, Atalanta, Brescia, Torino, Marsiglia
Curiosità: -Gli Irriducibili, così come tutta la Nord, stanno attraversando un periodo critico e delicato, visto che 4 esponenti di spicco del gruppo (F.Toffolo, Diabolik, Yuri A., Paolo A.) sono detenuti da oltre 20 giorni nel carcere di Regina Coeli a Roma, da lunedì scorso in sciopero della fame, accusati di estorsione ai danni del presidente Lotito. Al “moralizzatore” la Nord ha dato da tempo battaglia, attuando un’aperta contestazione, non solo perché si è rifiutato di sedere al tavolo delle trattative col mito biancoceleste Giorgio Chinaglia, ma anche perché Lotito, differentemente a ciò che faceva l’ex Cragnotti, ha tagliato loro i finanziamenti. La scalata al club della cordata guidata da Chinaglia, da parte di una fantomatica società ungherese, si è rilevata un bluff. Gli Irriducibili, in poche parole, volevano costringere Lotito a cedere a soggetti meglio disposti verso di loro, visto il diminuito volume d’affari negli ultimi tempi. Ai tempi di Cragnotti, il gruppo sottrasse alla società laziale una fetta importante del merchandising creando il marchio “Original Fans” e arrivando così ad aprire 15 punti vendita per la commercializzazione del materiale. Pare addirittura che volessero arrivar a gestire la sicurezza dell’Olimpico e vendere pacchetti-vacanza per le gare all’estero della squadra. I loro bei progetti sono però stati spezzati dal rigore di Lotito, intenzionato a imporre l’austerity per risanare i conti in profondo rosso della società. Così sono stati eliminati i privilegi che la Nord godeva nella gestione precedente, come i 1000 abbonamenti gratis e i 25000 € a partita per le coreografie. Fin dal suo insediamento, avvenuto due anni fa, Lotito non è stato ben visto, ben capendo che non sarebbe stato troppo accondiscendente. Secondo gli inquirenti i 4 leader “sfruttano economicamente la sana passione dei tifosi, attraverso la società che gestiscono, per i propri tornaconti e fini personali”. Non si sa quanto di vero ci sia in queste parole, ma sembra che in una intercettazione telefonica uno di loro dica “Se non va via Lotito ‘chiudemo’, tocca fargli la guerra”. Per solidarietà verso i 4 leader, la Nord è in contestazione dalla gara con il Cagliari del 15 ottobre, quando, al centro della curva, è apparso lo striscione “Irriducibili” capovolto, con sotto la scritta “Colpevoli di amare la Lazio” (più stendardo “Giustizia!”), riproposta anche con la Reggina domenica scorsa, allorché si è svolta una manifestazione, fuori l’Olimpico, a favore dei 4 detenuti. -Per Torino-Lazio (5^giorn.), 3 tifosi granata vengono denunciati dalla polizia per incidenti nel dopopartita, quando circa 100 ultras granata, in assetto da guerriglia, vengono caricati dalle f.d.o. vicino lo stadio. Gli Irriducibili, vistisi negare il treno da Ferrovie e forze dell’ordine per timore di incroci con altre fazioni, avevano annullato la trasferta; decisione presa per la disparità di trattamento con le altre tifoserie. -In Lazio-Atalanta, del settembre scorso, un buon gruppo di laziali aspetta i 300 bergamaschi nei pressi della Sud. Contatto fisico, che dura poco ed è leale, tra le due tifoserie. Le celere interviene e seda lo scontro, voluto ed onorato senza l’uso di armi dalle due fazioni. -Lazio-Palermo, alla 2^ giorn., vede la Nord esporre il chiaro messaggio “Eravamo e saremo sempre al tuo fianco…carica ragazzi, la Nord non molla mai!”. -Lazio-Parma, ultima partita del campionato scorso, svoltasi pochi giorni dopo lo scoppio della bomba-Calciopoli, vede la Nord vuota per i primi 15’ , con esposti gli striscioni “Il tifoso tradito ora va risarcito!” e “Ultras…la parte pulita del calcio”, per poi riempirsi in un attimo. Solita contestazione al presidente (“Lotito comprace la Triade sta a parametro zero”) e un “Tutti per Chinaglia, Chinaglia per tutti”, che sembra anticipare quello che sta avvenendo in questi giorni. A fine partita piccolo show di Di Canio che va sotto la Nord e scavalca il vetro per entrare in curva tra la sua gente, che lo acclama riservandogli un’accoglienza da re. Indiscusso il legame tra il giocatore, autentica bandiera della lazialità, anche se in carriera ha vestito la maglia di diverse squadre, e la curva Nord. Un feeling interrotto la scorsa estate col passaggio alla Cisco Roma (ex-Lodigiani), colpa del mancato accordo col presidente. Un giocatore fondamentale per la Nord: la sua mancata conferma ha ulteriormente inclinato i rapporti curva-società. -L’amichevole precampionato con l’Anderlecht vede la Lazio dedicare a Giuliano Fiorini, ex-giocatore laziale scomparso l’anno scorso, il trofeo Mediakom, ed ospitare E.Fascetti quale allenatore della squadra del “ -9” (Serie B, ’86-87), della quale Fiorini faceva parte. Ovazione della Nord per l’indimenticato mister toscano. Esposta per l’occasione la scritta “-11…Lotito merda”, dove per “ -11” si intendono i punti di penalizzazione inflitti dalla sentenza di 2° grado di quest’estate riguardo Calciopoli, poi diventati 3 per quella recente dell’Arbitrato del Coni. -La-Lecce dell’aprile scorso, decisiva per l’ingresso in Uefa, vanificato poi per le note vicende, è l’ennesima occasione per ribadire i pensieri della Nord, con striscioni pro Di Canio (“Noi vogliamo la conferma di Di Canio” e, col suo nome che tappezza la Nord, “L’imperativo è categorico: deve restare”) e contro Lotito (“Ti appelli ai tifosi con prezzi stracciati ma è solo per te che si sono allontanati”), oltre a “Otto mesi di contestazione, a voi non abbiamo mai fatto mancare il nostro amore siamo stati e saremo sempre con voi, forza ragazzi…Lotito vattene” . -In Lazio-Empoli, nell’aprile scorso, è stato esposto ad inizio gara lo striscione “L’infamia di un adulto non può uccidere un bambino, ciao Tommy”, in ricordo del piccolo Tommaso di Parma, barbaramente ucciso a 18 mesi; una vicenda che la scorsa primavera sconvolse l’Italia e dette una scossa alle coscienze ultras. La gara segna il ritorno, dopo 3 lunghi anni, di esponenti di spicco in curva quali Toffolo e Tonno, il vocalist della Nord, accolti da scroscianti applausi, che faticano a nascondere l’emozione. -Con l’Ascoli, nel gennaio scorso, esposti gli striscioni “Doping (sentenza Juventus), arbitraggi scandalosi, caro biglietti, fideiussioni false: il problema non è il saluto romano” e “Giù nelle Foibe…Curzi, Varriale e qualche altro maiale”. -Sciopero del tifo totale in Lazio-Reggina del marzo scorso, che va oltre la semplice protesta. Gli Irriducibili fanno sul serio e invitano il popolo laziale a disertare lo stadio: solo 10000 gli spettatori in tutto lo stadio, a fronte di 19mila abbonati, atmosfera spettrale, surreale, con curva e parte della Tevere che espongono striscioni quali ”Lotito e Mezzaroma via dalla Lazio”, “Lotito Mezzaroma lasciate la Lazio, noi abbiamo una storia non siamo un palazzo”, oltre ai classici “Lotito vattene” e “Mezzaroma vattene” (è socio di Lotito, anni fa tentò la scalata alla Roma), che sono stati il leit-motiv delle gare interne ed esterne della scorsa stagione e di questo scorcio iniziale. -Con la Sampdoria, sempre a marzo, queste scritte sono state corredate da tanti “G.Chinaglia” e, in fondo, “E’ il grido di battaglia”. -Sciopero del tifo per tutti i 90’ anche col Cagliari contro il presidente, reo di aver rifiutato un incontro per vendere la società. Seguiranno altri scioperi. “La voce della Nord”, Magazine degli Irr., che è anche il titolo di una trasmissione autogestita su una radio locale, titola in quei giorni: “Assenti oggi…per essere presenti domani”. -I tifosi laziali dai romanisti sono definiti “burini”, termine proveniente da venditori di burro, gente abitanti fuori le mura romane, che commerciava in latte, formaggio e, appunto, burro. -In La-Juve dell’anno scorso bella coreografia con cartoncini bianchi e blu e la scritta “Tutto per la Lazio…niente per Lotito”. Di Canio, dopo il famoso “braccio teso” di Livorno della domenica precedente, viene chiamato sotto la curva e omaggiato di rose rosse, lanciate in campo (“Paolo: rose rosse per te…ho comprato stasera”). Esposto inoltre l’eloquente striscione “10000 braccia tese ti aspettano infame livornese”. Per protestare contro la squalifica di Di Canio, causa il saluto romano di Livorno, gli Irriducibili, il 23 dicembre dello scorso anno, organizzano una manifestazione sotto la sede della Figc a Roma. -Lo scorso anno furono intervistati a “Matrix”, programma di E.Mentana in onda su Canale 5, dove raccontarono i retroscena dei rapporti con Lotito che, dicono, prima li ha strumentalizzati, poi scaricati. -I quartieri più laziali di Roma sono: Talenti, Parioli, Monteverde, Prati, Vigna Clara, Ottavia Cassa, Fidene, Nuovo Salario; nel resto i romanisti sono la maggioranza un po’ ovunque. Nei paesi il divario è più attenuato.
Gruppi scomparsi, più o meno importanti: Ultras, nati nel ’74 in Sud; Veterani, dal ’94 in Tevere, nel 2006 sostituiti da “Sodalizio”; Viking, nati in Sud nel ’79, come antagonisti degli Eagles, in Nord dall’82, si sciolgono per problemi vari nel ’05; Eagles Supporters, nati in Sud nel ’77 dall’esperienza dei Gaba, poi in Nord, al timone del tifo nel periodo più cupo della Lazio. Si sciolgono nel ’92 per sofferta rivalità con gli Irr.; Banda Noantri, nata nel 2002 da una costola degli Irr., età media 18-25, gruppo elitario, intransigente e temuto, Stile Casual Crew d’oltremanica, per problemi giudiziari e diffide non espongono più lo striscione dal 2005; G.A.B.A. (Gruppi Associati Bianco Azzurri), del ’76; C.A.S.T.(Commandos Aquile S.Basilio Talenti), nascono nel ’74-75, al muretto centrale della Nord fino al ’79; Nab; Vigilantes, nati nel ’74, dopo 2 anni confluiscono nei Gaba, Aficionados, del ’69, primi pseudo-ultrà, vanno “oltre” il normale spettatore passivo.
Il nostro giudizio: Tifoseria dal grande potenziale, come dimostrato anche in passato, ma che sta attraversando un momento di crisi per la contestazione reiterata al presidente, visto come un vero tiranno ma che ha saputo tirar fuori la società dalle pastoie, grazie anche ad importanti aiuti governativi (debito pagabile in 23 anni!), e per le note vicende giudiziarie. Fa male vedere l’Olimpico vuoto ogni qualvolta gioca la Lazio: domenica scorsa 18mila spettatori ufficiali, non più di 15mila effettivi. E’ una situazione di stallo, si spera transitoria perché i “numeri” la curva li avrebbe, quando ce n’è stato bisogno ha sempre risposto “presente!”, non facendo mai mancare il suo apporto. Ma adesso deve, prima di tutto, uscire fuori dal tunnel in cui si è infilata. Gli abbonati sono appena 12700, mentre la media-spettatori dell’anno scorso fu di 27872 unità, comunque sempre piuttosto pochi. Capitolo trasferte: non amano le grandi distanze, ma si sono presentati in 1500 a Milano.



(Serie A 2005/06)

LAZIO
da FANZINE RANGERS N.149 del 27 novembre 2005

Gruppo principale: Irriducibili                           Altri gruppi: C.M.L.'74, Veterani, Ultras, Good Fellas, Manipolo, Made 1987, Suburbio VIII, Gruppo Via Guareschi Laurentino, Soliti 7/8, Via Farini, Gruppo Cinghialone, Quella Sporca Dozzina, Legione, Ardite Schiere, Football Dandies, Fans             
Siti internet: www.irriducibili.com - www.ultraslazio.it - www.ultrmad.tk - www.padronidiroma.it           Politica: 101% destroidi
Settore: Curva Nord, tranne i Veterani in Tribuna Tevere, Ardite Schiere e Legione in Curva Sud.
Amicizie: Inter, uno dei gemellaggi più solidi e importanti d'Italia, nasce intorno a metà anni '80, rinsaldato nella finale Uefa del '98 a Parigi e nal famoso 5 maggio '92 all'Olimpico; Verona, amicizia basata sugli stessi principi ultras, non si può parlare di gemellaggio per la salda amicizia coi fiorentini; Real Madrid, risale alla Champions 2001; Chelsea, ha inizio nei primi anni '90 per il rapporto dei tifosi laziali residenti a Londra con loro, rinsaldato nella Ch.League 99-00; Espanyol, sintonia con le Brigadas Blanquiazules, da sempre rivali del Barcellona; Triestina, risale agli anni '80, quando le due squadre erano in B; Chieti, sintonia per modi d'intendere stile e tifo, da loro tramutato il famoso coro "Non mollare mai"; Latina.
Rivalità: Roma, i "cugini" sono i rivali per antonomasia; Napoli, forte odio per una tifoseria ex gemellata dei romanisti; Milan, forte odio, inasprito per lo scudetto "rubato" nel '99; Atalanta, vecchia rivalità, nata per motivi politici; Fiorentina, forte astio, inasprito negli ultimi anni; Brescia, frequenti scaramucce e tafferugli in passato, inoltre sono gemellati coi milanisti; Juve, forte odio, frequenti episodi di "cronaca" tra le due tifoserie; Marsiglia, nasce da uno striscione a loro sottratto nei primi anni '90, nel 2000 in Champions i laziali, dopo ripetute minacce, vengono accolti in Francia da lancio d'oggetti di ogni tipo; Arsenal; Atletico Madrid; Pescara, rivalità antica, risalente al '77, quando i laziali rubarono bandiere e tamburi ai pescaresi e da allora ogni sfida è teatro di gravi scontri, specie a Pescara; Perugia, nasce negli anni '70, per le opposte idee politiche, che scaturirono in furibondi scontri; Ternana, anch'essa degli anni '70 per questioni politiche; Bologna, erano gemellati coi romanisti; Torino, una volta gemellati, adesso rivalità non accesissima; Lecce; Genoa, furibondi scontri, da sempre, soprattutto a Marassi; Sampdoria; Foggia; Sambenedettese, violenti scontri caratterizzano le trasferte a S.Benedetto negli anni '80; Pisa, vecchio astio, sin dagli anni '80; Modena, rivalità soprattutto politica, acuita da scontri e striscioni offensivi in un recente Lazio-Modena; Livorno, forte contrapposizione politica.
Storia: Agli albori del tifo ci sono gli Aficionados, che nascono spontaneamente in curva Sud nel '69. Subito dopo nascono piccoli gruppi di ragazzi dai nomi più disparati: Tupamaros, Aquile, Ultras, Vigilantes, che rappresentano per molti un riferimento nel periodo post-scudetto, anche se confluiranno nel GABA solo due anni dopo; NAB, CAST (Commandos Aquile S.Basilio Talenti), primi a "colonizzare" la Nord, nascono nel 74-75 ed espongono il loro striscione al muretto centrale fino al '79, quando lo striscione viene sequestrato dalla polizia, per i fatti del dopo-Paparelli; Marines. Nel '71 nasce il Commandos Monteverde Lazio, poi C.M.L. '74, sull'onda d'entusiasmo per lo scudetto del 73-74, in un contesto concettualmente molto diverso dall'attuale, stile prima maniera, tifo spontaneo, in curva Sud lato Montemario. Raggruppa un numero consistente di ragazzi, prima sparsi in vari settori. Nel '76 nascono i G.A.B.A. (Gruppi Associati Bianco Azzurri) per l'esigenza di unificare tutti i gruppi e gruppetti di giovani sparsi un po’ in tutto lo stadio (Ultras, Golden Boys, Leopard Ciampino, Folgore, Cast, Nab, Brigate S.Giovanni, Falange, Vigilantes, Boys, Tupamaros, Marines, Panthers, Brigata Portuense). Da questa esperienza nascono gli Eagles Supporters ('77), che vivranno il periodo più cupo di una Lazio allo sbando, ferita, venduta, retrocessa e sul punto di scomparire. Hanno saputo reggere duro anche nel dopo-Paparelli, fino al '92, decidendo per l'autoscioglimento, in divergenza con gli Irriducibili. Nel '78 fanno la loro prima apparizione in curva Sud i Viking, il gruppo più politicizzato ed intransigente del periodo, come simbolo l'ascia bipenne e l'elmo vichingo. Si ispirano nel modo di essere alle mitiche popolazioni nord-europee. Il 28 ottobre '79 passa tristemente alla storia come il derby dell'uccisione di Vincenzo Paparelli, 33enne tifoso laziale, colpito da un razzo sparato da un 17enne dalla curva Sud. Nello stesso anno gli Eagles Supporters optano per il trasferimento in Nord, seguiti poi da tutti gli ultras laziali tranne che dai Viking, che li seguiranno due anni dopo. Negli anni '80 la Nord è ammirata ed imitata da tutta Italia per calore, passione, originalità. Si stringono gemellaggi con baresi, torinisti e triestini. La Lazio conosce l'onta della Serie B e del "-9", ma la curva è impareggiabile: trasferte oceaniche, in 80000 per Lazio-Vicenza e Lazio-Catania. Nell'87, in un Lazio-Padova, esordiscono gli Irriducibili, col loro striscione di 10 mt., in un momento transitorio per la società. Un gruppo nuovo, originale,di rottura (via i tamburi, largo agli stendardi, cori all'inglese), che cambierà il modo di tifare e sarà un faro per tanti ultras italiani, con quell'aggettivo sinonimo di chi non s'arrende mai di fronte a nulla. Con l'arrivo di Cragnotti la Lazio entra nell'elite del calcio europeo e la Nord si fa conoscere in tutto il continente. Molti gruppi prendono il nome "Irriducibili", tra cui Juve, Inter, Chieti, Tolone...e la Coca-Cola pubblicizza gli Europei usando le loro coreografie. Oltre che con interisti e veronesi vengono stretti rapporti d'amicizia con tifosi di Real Madrid, Chelsea, Paris St.Germain. La Lazio vola in Europa e gli ultras organizzano dei veri esodi. Nella stagione.94-95 nascono i Veterani che, forse per primi in Italia, si spostano dalla curva verso un settore più borghese e silenzioso, occupato da gente comune, in questo caso la Tribuna Tevere, stando in piedi e facendo tifo come se fossero in curva, prendendosi anche qualche insulto. Alla fine della stag.99-00, 5000 laziali furibondi manifestano, davanti la sede della FIGC, la propria rabbia per l'ennesimo campionato rubato ("O scudetto o guerra"), non sapendo che la sconfitta della Juve sull'acquitrino di Perugia gli consegnerà, all'ultima giornata, il 2° scudetto. Importante la stagione 02-03 per gli Irriducibili che, al loro 15° anno di vita, si vedono assegnare (per sempre) dalla società la maglia numero 12. La Banda Noantri è l'ultima formazione giovanile nata in curva, da una costola degli Irr., nel 2000. Classico gruppo elitario, intransigente e temuto, ha stile e modi d'agire delle Casual Crew d'oltremanica. Nome nuovo, età media 18-25 anni.
Curiosità: -Con l'inizio della stagione 05-06 la Nord ha intrapreso un nuovo corso, alcuni gruppi sono stati "cancellati" e ciò ha fatto storcere la bocca a qualcuno. La Nord risente del fatto che, negli ultimi 3 anni, ha subito decine di arresti e diffide. La repressione ha colpito duramente la curva Nord, tanto che il direttivo Irr. è diffidato quasi per intero. Il ricambio generazionale è stato difficile e le nuove leve non sempre si dimostrano all'altezza. I Viking, per motivi oscuri, si sono sciolti e al loro posto c'è lo striscione "Made 1987". La Banda sceglie (Lazio-Messina , 1^giorn.) un modo originale ed insolito di segnare il suo scioglimento. Il gruppo entra al 40° circa del 1° tempo, appende tutti i suoi stendardi e striscioni e ne alza uno con scritto "Cova la rabbia, aumentano i fronti, torneremo per chiudere i conti!". Molte torce vengono accese all'istante, fatti scoppiare molti petardi e bombe carta, poi vengono tolti tutti gli striscioni esposti in precedenza ed il gruppo se ne esce, lasciando tutto lo stadio ammutolito. Sciolto anche l'MCM. -Continua la protesta nei confronti del presidente-factotum Claudio Lotito, proprietario di 4 mega-imprese di pulizie, reo di non aver allestito una squadra all'altezza e di aver incassato i soldi dei diritti tv senza investirli sul mercato. Originale la protesta in Lazio-Palermo: coreografia in Nord con cartoncini raffiguranti tante lavatrici e la foto di Lotito, con la scritta "Con Lotito...il  bucato è garantito!", oltre a "Chinaglia compra la Lazio". Eppure lo scorso anno veniva osannato, avendo salvato la Lazio dal fallimento e ottenuto dal governo uno strano decreto "spalmadebiti", che permette di ammortizzare in 22 anni il grosso buco economico. -Nel recente Lazio-Fiorentina ancora striscioni contro Lotito: "Cerchi consensi, la polisportiva t'ingrazi, per costruire i tuoi sporchi palazzi" e "Hai rinnegato la Nord, hai sputato su Chinaglia...! Lotito boia è il grido di battaglia!", ripetuto più o meno uguale contro l'Inter, gara in cui è stato eposto anche "Lotito: a Cagliari con un biglietto credevi di portarti l'hostess a letto", oltre a "Un saluto romano alla vera Milano". Il C.M.L. espone "Commandos Monteverde vecchio sitle" e "Ne hai fatta di strada da quel 1987, tanti auguri Mr.Enrich". -Il recente Roma-Lazio è  funestato da gravi incidenti. Scontri cruenti si hanno in vari punti intorno allo stadio, soprattutto vicino il Lungotevere, stadio dei Marmi e zona Farnesina, in maniera feroce, senza che le forze dell'ordine intervengano. Durissimi ed estenuanti corpo a corpo, senza risparmio, che si placano solo alle 18, quando ognuno raccoglie i suoi feriti, molti da armi da taglio, ragazzi a cui vengono applicati diversi punti di sutura alla testa, un altro deve sottoporsi ad un intervento per l'asportazione della milza. -Nel derby di ritorno dell'anno scorso, terminato con uno squallido 0-0, frutto evidente di tacito accordo tra due squadre impaurite, la Nord sfoggia bandierine biancoblù, su cui campeggia la scritta "Ve mannamo in B". Prima della gara scontri sul Lungotevere: i laziali, in circa 200 unità, effettuano una grossa carica costringendo i romanisti alla difensiva, 5 tifosi romanisti rimangono feriti. A tal proposito la domenica successiva, contro la Fiorentina, esposta la scritta "Lungotevere: la Banda ve le ha 'suonate'". -L'idolo indiscusso della curva, molto amico degli Irriducibili (da ragazzo è stato uno di loro), è Paolo Di Canio, che è l'icona perfetta della Lazialità, l'aquila laziale ce l'ha tatuata sul petto. Molte copertine de "La voce della Nord", più che una fanzine un vero e proprio Fanmagazine reperibile anche nelle edicole, sono dedicate a lui. -Gli Irriducibili posseggono una catena di negozi nella capitale, dove vendono materiale di merchandising e del gruppo. -Carica di tensione Lazio-Livorno dello scorso anno, coi livornesi subito privati dello striscione "Fino all'ultimo bandito", rimasti 48 ore in stato di fermo, picchiati, umiliati, mentre i laziali hanno potuto allegramente sventolare tricolori (e qui passi), celtiche e svastiche ed esporre striscioni quali "Me ne frego", "Boia chi molla", "L'Italia è nostra, Livorno fogna rossa", "A voi Lucarelli, A Noi Di Canio", "Foibe: Togliatti criminale di guerra" e, in chiusura, "Roma è fascista". Le due fazioni provano a venire a contatto, non riuscendoci per l'intervento delle f.d.o. -In Lazio-Inter della scorsa stagione, la curva offre una coreografia con banconote da 500 €, raffiguranti la faccia di Orsi e Mancini, con la scritta "Banca Mancini, Gruppo Capitalia". -In Lazio-Atalanta dell'anno scorso esposto lo striscione "Bastardo le tue scuse non sono bastate , sei tu il vero infame", riferito ad uno striscione dei bergamaschi esposto all'andata, oltre a "Foibe: 60 anni di omertà non cancellano la verità". -In Lazio-Lecce esposto "Ciao Emiliano ultras dell'Empoli". -Gli Ultras nascono negli anni d'oro della Lazio e sono i primi a Roma a fregiarsi dell'appellativo oltranzista. Sono ragazzi di ogni estrazione e ceto sociale, provenienti da Garbatella, Eur, Parioli e Casal Bruciato. Col tempo dietro lo striscione si sono susseguiti diversi ragazzi, ma sempre con lo stesso spirito. -Sempre esposto lo striscione "Mr.Enrich", simbolo degli Irriducibili.
Il nostro giudizio: Una tifoseria  molto chiacchierata che ha fatto sempre parlare di sé, spesso in negativo, ma che rimane una delle migliori in Italia per passione, colore, vivacità. Il livello di tifo si mantiene quasi sempre su buoni livelli, raggiungendo talvolta picchi elevati, i cori sono belli e  originali. Quest'anno però c'è un certo disamoramento, riscontrabile soprattutto nel laziale "medio", dovuto alla linea al risparmio di Lotito. L'Olimpico, quando gioca la Lazio in casa, non è mai stato così vuoto, almeno negli ultimi anni (con l'Inter appena 33mila spettatori). Solo 22mila gli abbonati. Anche lontano da Roma la presenza, anche se apprezzabile, non è delle più numerose. Discutibile la dura linea di condotta degli Irriducibili. 

13^ Giornata  27/11/2005 EMPOLI–LAZIO 2-3 (Dabo/BONETTO/TAVANO (r)/Tare/Liverani)
Weekend bagnatissimo: piove a dirotto da alcuni giorni e l’Arno è in piena. E, naturalmente, anche oggi acqua a catinelle così il pubblico ne risente in abbondanza. Siamo nei giorni precedenti al primo anniversario della scomparsa di Emiliano e la Maratona, giustamente, lo ricorda degnamente con l’enorme striscione “Un anno è passato il tuo ricordo resta immutato. Ciao Emiliano” insieme all’esposizione a mano di uno striscione rappresentante l’orso del suo tatuaggio ed uno stendardo che lo raffigura sopra lo striscione Desperados. Esposto anche uno striscione di protesta a firma Comitato Centro Storico nei confronti del Comune sul problema-parchegggi in centro. I laziali si distribuiscono su tutta la curva ospiti, ma senza riempirla: ci stanno molto larghi, saranno poco meno di 1500. Espongono uno striscione, “Daje Ciccetto, t’aspettano ar muretto” ed uno stendardo con un più semplice “Daje Ciccetto”, dalla parte dei CML, sicuramente un incoraggiamento verso chi, in questo momento, non deve senz’altro mollare. La partita è molto combattuta da ambo le parti, ma alla fine usciamo sconfitti dopo aver subito una sfortunata rimonta dopo che già noi, ad inizio ripresa, avevamo già ribaltato il punteggio, ci vediamo sfuggire di mano una vittoria ormai assaporata: una batosta. Grande delusione per tutti ma la buona prova offerta ci lascia ben sperare. Osceno, a dir poco, il tifo laziale: hanno cantato per 3 volte 3 durante tutta la partita, cioè soltanto per qualche minuto dopo i gol. Alla fine si sono fatti notare, in negativo, soltanto per lo sventolio (per pochi istanti) di una svastica. Sul momento, quasi nessuno ci ha fatto caso; soltanto un fotografo è riuscito a notarlo immortalando quel gesto per poi vederlo su tutti i giornali del giorno dopo. Inevitabili gli scambi di offese coi laziali, anche di tipo politico ed i cori offensivi verso quel fascione di Di Canio che si è meritato in abbondanza (gioca a maniche corte con un freddo cane così solo per mettere in bella mostra la scritta Dux con l’effige del Duce sul braccio destro: ma vai a cacare vai …..speriamo tu pigli i’ cimurro!!).

32^ Giornata  02/04/2006  LAZIO – EMPOLI 3-3  (Pandev/Behrami/TOSTO/TAVANO/DiCanio/ODDO(a))
Da Empoli partono 3 pullman Desperados, Rangers e Unione clubs: circa 180 empolesi all’Olimpico. Come sempre a Roma entriamo a partita già iniziata e a differenza delle altre volte ci posizioniamo nella parte bassa del settore tenendo in mano i due striscioni per 90 minuti. Nei primi minuti prendiamo subito due reti e quindi visto anche l’esiguo numero il nostro tifo è un po’ sotto tono. Nella ripresa la musica cambia sia in campo che sugli spalti dove per una buona mezz’ora con cori secchi e azzeccati tiriamo fuori tutta la nostra grinta, e ci sentono perché ai nostri cori arrivano i fischi della curva nord. Il pareggio agguantato allo scadere quando ormai sembrava insperato ci galvanizza. Alla fine portiamo a casa un ottimo punto e festeggiamo con i nostri ragazzi sotto il settore. Poi il tempo di rimettere il materiale e ripartiamo, dopo la consueta mezz’ora di attesa, per il viaggio di ritorno che come quello di andata scorre in maniera perfetta. La curva di casa è apparsa molto sotto tono rispetto agli anni passati considerando il potenziale che riempie la nord. Possiamo tranquillamente dire che è la classica curva che vive dei risultati della propria squadra, comunque su una cosa rimangono coerenti , la contestazione perenne al presidente Lotito anche oggi con cori e striscioni. Prima della partita circa 5000 persone, organizzate dalla Nord, hanno contestato l’operato di Lotito giungendo in corteo allo stadio.



(Serie A  2003/04)

LAZIO
da FANZINE RANGERS N.109 del 28 settembre 2003

Gruppo principale: Irriducibili
Altri Gruppi: Banda Noantri, Viking, Ultras, C.M.L.'74, Mcm, Veterani, Quelli di Sempre-Fiumicino, Via Guareschi-Laurentino, Original Fans, Stirpe Capitolina, Francia Biancoceleste, Legione, Ostia Fans, Anzio Ultras, Fronte Nord, Ardite Schiere, Piazza Vescovio, I Soliti 7/8, Good Fellas, Football Dandies
Siti Internet: www.irriducibili.com; www.padronidiroma.it; www.prigionieridiunafede.com; www.ultraslazio.it; www.combattenti.tk; http://web.tiscali.it/guareschi               
Politica: nettamente destroidi
Settore: Curva Nord, tranne Ardite Schiere (Sud); Original Fans,P.zza Vescovio e Veterani (Tribuna Tevere)
Amicizie: Inter, Verona, Triestina, Chieti, Real Madrid, Espanyol, Paris St.Germain, Chelsea
Rivalità: Roma, Fiorentina, Juventus, Torino, Milan, Brescia, Napoli, Pescara, Ternana,
Curiosità: Gli albori del tifo laziale si hanno alla fine degli anni '60, ma i primi gruppi a nascere sono, nel '74, Ultras e Commandos Monteverde, sulle ali dell'entusiasmo per il primo tricolore. Seguono anni bui per la Lazio, ma, ciò nonostante, proliferano diversi gruppi, per lo più di quartiere: Nab, Vigilantes, Tupamaros, Brigate S.Giovanni, Folgore, Golden Boys, Commandos Aquile San Basilio, Marines, Leopard, Boys. Il cuore del tifo, al contrario di adesso, era in Curva Sud. Si avverte la necessità di riunire questi gruppi in un unico gruppo, per migliorare il tifo: nascono così, nel '77, gli Eagles Supporters, che esordiscono con il loro striscione di 54 metri, in uno storico Lazio-Juve, portando una ventata di novità. Di quel periodo la famosa sigla di 90° Minuto, che mostra per oltre 10 anni la Sud laziale. Ma nascono i primi disaccordi e dagli E.S. si stacca un gruppetto di ragazzi che, nel '78, formano i Viking. Gli E.S., che volevano una curva tutta loro, prendono la sofferta decisione, avversata da molti, di spostarsi nella Nord (dic.'79). Alcuni anni dopo, l'arrivo di Chinaglia alla presidenza e la Serie A fanno nascere altri gruppi: Falange, Eagles Korp, Hell's Eagles, Destroyers, Erotik Group e altri minori. Trasferte oceaniche in quel periodo. Se gli anni '80 sono stati il periodo peggiore della Lazio, lo stesso non lo si può dire per la Nord, imitata e ammirata nel panorama ultras, per passione, calore ed originalità. Nell'ottobre '87, in un La-Padova di B compare per la prima volta lo striscione degli Irriducibili (di soli 10 metri, caratteri vecchio stampo), gruppo di rottura che cambia il modo di tifare: via i tamburi, cori all'inglese. Trasferte in treno (mentre gli E.S. vanno in pullman), sfilano in corteo con davanti lo striscione, forse i primi a farlo. Una filosofia originale, a metà tra presente e futuro, con un richiamo alla cultura delle tifoserie britanniche, aiutati economicamente da organizzazioni di estrema destra. Nascono inevitabilmente contrasti con gli E.S., apolitici ma i cui capi sono di sinistra, ancorati alla tradizione ultras. La coabitazione difficile porta, dopo alcune risse tra i due gruppi in curva, al logico scioglimento degli Eagles nel '92. 15 giorni fa una sassaiola è stata scatenata dai laziali, che hanno bloccato il treno che li portava a Genova per Samp-Lazio, poco prima la stazione di Livorno, prendendo di mira, con un fitto lancio di pietre, i passanti e le auto in sosta nelle vicinanze. Un 64enne e un ventenne sono stati trasportati all'ospedale, con ferite al collo e alle gambe. Condannati recentemente a 4 anni e agli arresti domiciliari uno dei leader degli Irr ed un noto esponente della Banda Noantri. Nel recente La-Lecce ricordato un ultrà scomparso con lo striscione "Ciao Sandrino irriducibile per sempre", ed esposti inoltre "Con Longo-Pessi-Baraldi siamo tutti più spavaldi", "Toffolo e Gianluca innocenti condannati a 4 anni. Vergogna" e "11-8-03, ma quale giustizia, solo menzogne". Lo scorso anno si sono giocati ben 4 derby: 2 in campionato e 2 in C.Italia. L'andata del derby di C.I. è macchiata dai tafferugli scoppiati in Tribuna Tevere tra le opposte fazioni, mezzora prima del via, quando gruppi sparsi di tifosi approfittano degli scarsi controlli delle forze dell'ordine per fronteggiarsi. Coreografia su cui campeggia "You'll never walk alone". Altri striscioni: "Chi non rispetta i morti non merita di vivere...Nanni Moretti figlio di puttana!", "L'ultimo tuo scontro vero? C'era il tg in bianco e nero", "Leggi speciali? Si, per tutelare gli animali!", "A Livorno non ti sei scontrato... per il tuo rosso passato". Nel ritorno di campionato gli Irriducibili rinunciano alla coreografia, scelta dettata per sensibilizzare l'ambiente estraneo alla curva sulle problematiche ultras, in seguito al decreto antiviolenza, in un periodo delicato per il gruppo, dopo l'aggressione al marocchino dello scorso anno, i tafferugli alla stazione di Firenze e un monitoraggio dell'Ue che bolla il sito degli Irr come razzista e pericoloso. In un comunicato gli Irr hanno smentito giustamente il tutto. Derby ad alta tensione. Gli scontri più rilevanti si sono avuti nel piazzale antistadio, lato curva Nord, con ripetute cariche tra laziali e forze dell'ordine, che sparano lacrimogeni ad altezza d'uomo. Bilancio finale: 12 arresti e decine di feriti. Messaggio di taglio sociale dei laziali: "...mentre la Fiat licenzia migliaia di operai...mentre ci sono i farmaci raccomandati...mentre Berlusconi sposta i processi...mentre il mondo è minacciato dalla guerra...mentre i detenuti muoiono in cella...mentre i pedofili aumentano di giorno in giorno...lo Stato salva il calcio e manda gli ultras in galera!. Inoltre da segnalare: "Torneremo più forti! I diffidati", "Servi dei Fedayn", "Ma quale curva Sud, voi curva B!", "Macinate i Km superate gli ostacoli causa lavori sulla Roma-Napoli". Come annunciato alla vigilia le due tifoserie espongono un messaggio per promuovere la sensibilizzazione sulla donazione degli organi: "Per far vincere la vita le curve fanno quadrato, sì alla donazione". Nel derby di ritorno di C.I., la parte centrale della Nord si presenta all'inizio vuota e spoglia, col solo striscione "Accuse infamanti, giochi di potere, questo è il vostro sporco gioco", per protestare contro le nuove norme antiviolenza e l'ondata di arresti che ha colpito esponenti di spicco degli Irr. I laziali prendono il loro posto in curva dopo circa 7 minuti. Messaggi da ricordare: "Onore a chi, per tutti noi, ha perso la libertà!", "Fedayn ultrà da vino...non vali un quattrino!", "Tosatti al 90° giornalista benpensante...al 91° coda alla vaccinara". Applaudito dalla Nord lo striscione solidale dei romanisti "Un leone anche se in gabbia resta tale". Per La-Empoli del marzo scorso la Nord si presenta vuota per tre quarti, con al centro per i primi 15 minuti di gara la scritta "Il nostro silenzio urla disdegno! Hanno arrestato il 12° in campo". Passato il canonico quarto d'ora i tifosi entrano in curva tutti insieme, scandendo a più riprese slogan contro Digos e Carabinieri. Nell'intervallo sono comparsi striscioni riguardo l'arresto avvenuto in settimana di ben 13 laziali, per gli incidenti avvenuti alla stazione di Firenze più di un mese prima. Da ricordare l'ironico "De Donno: ma ‘sti sassi erano romani o fiorentini?", visto che nel rapporto si parlava di sassi caricati addirittura a Roma per usarli a Firenze (!) e "12-3-03: abuso di potere...libertà per gli ultras laziali!". Scritte "pepate" per i media: "Verissimo? Falsissimo...Parodi zoccola", "Leggi speciali per gli ultras! Quando sui programmi televisivi come il Processo del lunedì? Biscardi ipocrita bavoso". Col Brescia curva unita, sia nell'amore a mister Mancini ("Legati da un patto d'onore, Mancio a vita"), sia nella lotta alla repressione ("La legge non è uguale per tutti" e "Arrivederci alla prossima stagione...caschi blu di merda!"). In Inter-La dell'aprile scorso rinsaldato lo storico gemellaggio, prima e dopo la gara. Esposti polemici striscioni quali "25-5 non votare An: il partito del decreto anti-ultras" e "Progetto Ultrà...tutte chiacchiere e infamità!". Col Como, nell'aprile scorso, all'entrata in campo delle squadre, esposti tanti mini-striscioni coi nomi delle persone arrestate alcune settimane prima, col conclusivo "Prigionieri di una fede". Bello poi lo striscione mostrato ad inizio ripresa "Nessuna prova solo pretesti per questa ondata di ingiusti arresti". La manifestazione ultras di Roma del 4 aprile ha visto tra gli organizzatori proprio gli Irriducibili. In Perugia-Lazio (mar.'03) striscione in ricordo di Alberto Sordi: "Ciao Alberto...un pezzo di Roma con te è salito in cielo". L'uomo prima delle simpatie sportive! Lazio-Udinese (genn.'03) è la gara dell'addio a Cragnotti: "T'abbiamo nominato imperatore...c'hai definito colpevoli. Tu c'hai fatto vincere, noi t'abbiamo gonfiato le tasche! Addio senza nessun rimorso ex presidente!". In Juve-La dell'anno scorso, striscione di solidarietà per una bimba di 5 mesi, morta a causa dei ritardi in attesa di un trapianto: "Piccola Veronica sei la stella più bella di questo grande cielo". In mattinata, a Roma, alla partenza del treno, violenti scontri tra polizia e alcuni tifosi che volevano partire senza biglietto. Incidenti anche in Brescia-La, con cariche e controcariche tifosi-polizia. Per La-Inter della scorsa stagione gran tifo della curva Nord, galvanizzata dal primo posto della Lazio, che nonostante la crisi societaria, coi giocatori che da mesi non prendono lo stipendio, esprime un bel calcio e viene ringraziata con gli striscioni "Con il cuore e senza stipendio avete giocato, il popolo laziale avete meritato! Ad una Lazio d'altri tempi 10-100-1000 volte grazie" e "11 leoni...sono questi i nostri campioni". I Veterani ricordano un loro amico scomparso: "Ciao Guerino cuore ultras". Lo scorso anno gli Irriducibili hanno avuto molto successo con il rifacimento di "Non mollare mai", travolgente coro riarrangiato e remixato in un cd. Tutto inizia nell'autunno 2001 con la Lazio di Zaccheroni in crisi. Durante La-Nantes (1-3) gli Irr cantano per la prima volta il "Non mollare mai", mutuato dal "You're not alone" di M.Jackson. Il leader Stefano Marinelli però, intervistato da "La Repubblica", afferma di averlo sentito per la prima volta a Chieti. L'anno scorso gli Irr furono invitati al Maurizio Costanzo Show per chiarirsi con la show-girl Gaia De Laurentis, che alla Domenica Sportiva aveva rilasciato dichiarazioni deliranti nei confronti della Lazio ("Gli auguro di fare la fine dei Viola"). Durante la puntata, come logico assai vivace, furono toccati anche temi come la repressione e la strumentalizzazione del fenomeno ultras. Il 28 ott.'79 il derby capitolino viene macchiato dalla morte del laziale Vincenzo Paparelli, di 33 anni, colpito da un razzo sparato da un 17enne romanista. Una scenografia della Nord, che riproduce un paesaggio lunare ("Siamo di un altro pianeta") è usata dalla Coca-Cola per una campagna pubblicitaria. Mr.Enrich, simbolo degli Irriducibili, è un fumetto tipicamente british degli anni '60. Il Commandos Monteverde (C.M.L.), gruppo dell'omonima zona di Roma, affonda le sue radici nel lontano '71, anno in cui si costituisce il primo nucleo portante e da allora è posto all'ingresso 49 della Nord. Attivo dal '96 il "Via Guareschi", presente ovunque, che ha acquistato una fetta importante nella Nord. In curva Nord ci sono due targhe che ricordano il Centenario e Paparelli.
Il nostro giudizio
: Tifoseria passionale, attaccata ai colori, che sta ritrovando compattezza, vigore, orgoglio ed entusiasmo per una squadra che diverte. Una curva di spessore, originale per iniziative e coreografie, molte davvero ben riuscite, discutibile semmai per le marcate connotazioni razziste e l'impronta commerciale, che non ha mai perso l'inclinazione ad andare "controtendenza". L'apporto vocale è buono, anche se ci sono delle pause, ed è aumentata la presenza in trasferta. Gli abbonati sono circa 41000 e col Parma gli spettatori erano 50000, a dimostrazione del ritrovato entusiasmo della tifoseria biancoceleste, attratta dal nuovo corso societario. Originale e di tendenza il materiale firmato Irriducibili.

4^ Giornata 28/09/2003 EMPOLI – LAZIO 2-2 Stankovic/DI NATALE/TAVANO/Fiore
Posticipo domenicale. Nemmeno oggi si registra una grossa affluenza allo stadio, i laziali sono a occhio e croce 2000; riempiono tutto il settore ospiti ma si vede che ci stanno molto larghi. Tutti i gruppi laziali appendono lo striscione al contrario come da un pò di tempo a questa parte stanno sempre facendo. Il primo tempo si rivela di grossa difficoltà per l’Empoli che non riesce nemmeno a costruire un’azione e arranca in difesa subendo le offensive laziali. Gli Irriducibili arrivano quando la partita è già iniziata da 25 minuti. Il tifo da entrambe le parti non è certo dei migliori ma i laziali si accendono un po’ dopo il vantaggio sul finire del primo tempo. Nell’intervallo è la pioggia a fare da padrona costringendo moltissimi spettatori e cercare riparo ovunque. Non ci aspettiamo niente di meglio dal secondo tempo, sappiamo che la partita è proibitiva invece… nella ripresa accade che è l’Empoli a fare da padrone giocando bene e sfiorando più volte il pareggio. Iniziamo a crederci. Il tifo si accende man mano che passa il tempo fino alla grande esultanza per il gol di Di Natale, bellissimo, e all’apoteosi per il gol del 2-1 di Tavano. Tutto in tre minuti. I laziali sono ammutoliti, il vantaggio ci galvanizza e l’entusiasmo è alle stelle: cantiamo solo noi e a gran voce. Rischiamo addirittura il 3-1 poi, purtroppo, a tre minuti dalla fine Fiore trova il gol del pareggio che ci taglia decisamente le gambe. La Lazio nel recupero sfiora addirittura per ben due volte la rete ma sarebbe stato troppo severo. Anche se resta il rammarico di essersi fatti pareggiare alla fine della partita, il pareggio è sostanzialmente il risultato più giusto. E’ questa la squadra che vogliamo vedere ad ogni partita. Fuori dallo stadio tutto a posto.

Servizio partita su 90° minuto la maratona empolese fumogeni rangers Brigate desperados Panoramica curva laziale Irriducibili in curva veterani
Proiettili in auto: tre tifosi denunciati per Empoli-Lazio  - Due ultrà laziali e un empolese, che nelle loro auto avevano proiettili, una frusta e una roncola, sono stati denunciati prima della gara Empoli-Lazio. La polizia ha anche impedito a un centinaio di sostenitori laziali che non avevano il biglietto di avvicinarsi allo stadio. Gli agenti hanno controllato le auto dei tifosi ai quali era stata imposta l'uscita Empoli-Ovest della superstrada Firenze-Pisa-Livorno. In questa occasione sono arrivate le denunce dei tre tifosi per detenzione di arma impropria.                (Ansa)

21^ Giornata             14/02/2004      LAZIO - EMPOLI 2-0          (CoutoZauriStam)
Solo tre pullman con 170 tifosi empolesi partono per seguire gli azzurri. Numero decisamente basso per una trasferta così vicina: si poteva fare di meglio e non veniteci a raccontare che era San Valentino. Partiamo con un ritardo di mezz’ora accompagnati dalle ormai immancabili volanti della polizia, che poi, nonostante il ritardo, ci fanno fermare all’autogrill durante il tragitto. Non parliamo poi della scorta di Roma che ci fa fare ancora più tardi facendoci passare in mezzo ad ingorghi e ci fa anche sbagliare strada. Entriamo allo stadio di corsa alle 18 in punto che le squadre sono già in campo. In curva nord è esposto un enorme striscione firmato Irriducibili al posto di quello solito, steso in campo: “Avanti indomiti guerrieri… In onore della nostra bandiera!”. Pronti via non si fa nemmeno in tempo a cominciare a tifare che la Lazio ha già segnato e sembra mettere subito un’ipoteca sulla gara. Invece, per tutto il primo tempo, è l’Empoli a farla da padrone sfiorando più volte il gol. Ciononostante noi tifosi non ci esprimiamo al meglio: il nostro tifo è un po’ discontinuo, forse l’affanno di essere arrivati appena in tempo ha il sopravvento. Poi all’ultimo minuto del primo tempo la Lazio trova un gol fortunoso grazie ad un cross sbagliato e chiude la partita. Il secondo tempo sarà come tutti a quel punto ci aspettiamo: Empoli che fa quello che può e Lazio che contiene trovando anche un altro gol. Paradossalmente, mettiamo più costanza e determinazione nel cantare per tutto il secondo tempo che non nel primo, con cori continui e bandiere sempre al vento. Per quanto riguarda i laziali poco da dire: non hanno mai raggiunto livelli discreti di tifo per tutti i novanta minuti, raramente la curva ha cantato compatta, eppure le potenzialità ci sarebbero tutte. Da ricordare invece la loro solita carrellata di striscioni: nell’ordine “W. Nudo pezzo di merda”, “La Ventura entra in un porno shop, vuole un vibratore, chiede quello rosso. Ah ah ah… Signora Ventura quello è un estintore”, “I No Global fuori in 3 giorni… E Toffolo?”, “Quelli del calcio non vi vogliamo… S. Ventura puttana” e “No Global voi disobbedienti? Siete solo pagliacci venduti ai vostri politici che vi dieendono”. E’ stato stomachevole vedere che alcuni distinti signori della tribuna Monte Mario (la tribuna autorità per intendersi) adiacente al nostro settore, a fine partita sono venuti a farci il saluto romano.

Servizio partita su 90° minuto biglietto stadio Lazio-Empoli


(Serie A  2002/03)

LAZIO
da FANZINE RANGERS N.96 del 3 novembre 2002

Gruppo principale: Irriducibili
Simbolo: Mr. Enrich
Slogan: "Quelli che il calcio…te lo danno in bocca"
Altri Gruppi: Viking, Viking Nord Italia, Veterani, C.M.L.'74, Banda Noantri, Quelli di Sempre Fiumicino, Ardite Schiere, Via Guareschi, Legione Felix, XIV Maggio Fans, Mcm, Simply Fans, Ultimi Ribelli, Ostia Fans
Settore: Curva Nord, tranne i Veterani in Tribuna Tevere
Siti Internet: www.irriducibili.comwww.padronidiroma.itwww.ultraslazio.it
Politica: marcatamente di destra
Amicizie: Inter, Verona, Triestina, Real Madrid
Rivalità: Roma, Napoli, Fiorentina, Milan, Juve, Pescara, Atalanta, Cesena
Curiosità: -I primi gruppi laziali a nascere sono Ultras e Commandos Monteverde, nel 1974, dopo il 1° scudetto. Successivamente, anche in anni bui, si formano altri gruppi, per lo più di quartiere: Brigate S.Giovanni, Folgore, Golden Boys, Vigilantes, Commandos Aquile San Basilio, Boys, Marines e altri ancora. Il cuore del tifo, al contrario di adesso, era in curva Sud. Si avverte la necessità di unire questi gruppi in uno unico, così da migliorare il tifo: nascono così gli "Eagles Supporters", che portano tamburi, bandieroni, fumogeni colorati. Bello lo striscione di 54 metri, posto nella Sud, lato Tribuna Tevere. Di quel periodo lo storica sigla di 90° Minuto, che mostra per oltre 10 anni la Sud laziale. Ma nascono i primi disaccordi e dagli E.S. si staccano un gruppetto di ragazzi che formano i Viking. Gli Eagles Supporters, che volevano una curva tutta loro, nel dicembre 1979 si spostano nella Nord, decisione sofferta avversata da molti. Alcuni anni dopo l'arrivo di Chinaglia alla presidenza e la promozione in A fanno nascere altri gruppi: Ultras '74, Falange, Eagles Korp, Hell's Eagles, Destroyers, Erotik group e altri minori. Trasferte oceaniche in quel periodo. Gli Irriducibili esordiscono nell'ottobre 1987 in un Lazio-Padova di serie B, occupando il muretto centrale, prendendo il posto dei Viking. All'inizio l'età media era elevata, pochissimi i ragazzi. Portano una ventata nuova, l'originalità è il loro marchio: tifo spontaneo, in contrapposizione agli E.S., più colore, tifo all'inglese, niente tamburi, in trasferta col treno, mentre gli Eagles S. vanno in pullman. Lo striscione era di soli 10 metri., nessuna sezione, nessun gruppo affiliato, sfilano in corteo con davanti lo striscione, fra i primi a farlo. Spesso sono aiutati, soprattotto economicamente, da organizzazioni di estrema destra che sfruttano il gruppo per insediarsi nella curva laziale, fonte sicura di manovalanza giovanile. La coabitazione con gli Eagles Supporters, apolitici ma i cui capi sono su posizioni di sinistra, è difficile. In Lazio-Barletta scoppia una rissa, interviene la polizia, qualche anno dopo scoppiano incidenti in Lazio-Verona. La spaccatura insanabile porterà di lì a qualche anno allo scioglimento graduale degli Eagles, divenuto gruppo minoritario, e con la loro fine termineranno gli storici gemellaggi con Torino e Bari. Per protestare contro le numerose diffide la curva (E.S. e Irriducibili insieme) nel 1990 sciopera esponendo lo striscione "12° in campo? Quando lo vogliamo noi" nei primi tempi di ogni partita, sia in casa che fuori. -Due anni fa gli Irriducibili entrano nell'occhio del ciclone per lo striscione "onore alla tigre Arkan", che suscita un grande scalpore. -Alla penultima giornata del campionato 1999/2000, un gol validissimo del Parma annullato a Torino consente alla Juve di mantenere 2 punti di vantaggio sulla Lazio, ma il popolo laziale non ci sta, insorge il giovedì successivo. A centinaia gridano rabbia davanti alla Figc, con lo striscione "spareggio o guerra", seguono gravi scontri con la polizia, che carica a casaccio; scatta la rivolta, cassonetti bruciati, traffico bloccato, minaccia di fermare il Giro d'Italia. La mattina di Lazio-Reggina un corteo funebre decreta la morte del calcio, con tanto di croci e feretro. Guarda caso a risolvere il tutto succede che la Juve "s'impantana" nel diluvio di Perugia e la Lazio vince, aggiudicandosi uno scudetto ormai insperato. -La rivista ufficiale degli Irriducibili è "La voce della Nord", quindicinale stampato in carta patinata, distribuito anche nelle edicole. –Gestiscono alcuni negozi a Roma e sono apostrofati dagli avversari col nome di “Irriducibili S.p.A.” -Il loro simbolo, Mr. Enrich, è tratto da un personaggio anticonformista del fumetto britannico. -La Banda Noantri nasce nel gennaio 2000 prendendo posto sul muretto in basso a destra, dove prima c'era lo striscione Ultras. In questi anni si sono scontrati con atalantini e napoletani. Lo scorso anno fecero un blitz a Milano per scontrarsi coi milanisti, ma furono arrestati. -Il Commandos Monteverde Lazio (C.M.L.), gruppo dell'omonima zona di Roma, è situato all'ingresso 49 della Nord. -Il XIV Maggio nasce all'indomani del 2° scudetto laziale (2000); il nome è dedicato proprio a quel giorno. Il gruppo, la cui sede è in Umbria, conta circa 180 iscritti. -Nel derby di ritorno dello scorso marzo non c'è storia in campo, ma sugli spalti la partita la vincono certamente i laziali, che sfoderano una bella coreografia ("in nome della Lazio...combattiamo") e messaggi satirici e divertenti, nonostante i severi controlli, rivolti ai romanisti quali "alla Ferilli piace Dalla!", "una curva allo sbando...aridatece er Commando!", "scritte scudetto per la città? Noi denunciati voi tutelati", "sciarpe, stendardi, bandiere, cappelli, cori: mo' copiatece pure quelli!", "Co' un cantante de Campobasso, na' spogliarellista de Fiano, un presidente marchigiano, hai festeggiato da napoletano e te vanti d'esse romano" e "i morti riposano in pace...fai l'ultras se sei capace!". -Decisero di rinunciare alle coreografie che avevano pensato in vista del derby di andata dello scorso anno, come forma di protesta in seguito alle numerose perquisizioni nelle case di tifosi e nelle sedi di gruppi ultras. Scelsero di fare la coreografia la domenica successiva, col Brescia: il Mr.Enrich con la scritta "non mollare mai". -Per l'occasione, tramite una raccolta di firme proposta dagli Irriducibili, appoggiata dal consigliere Cocchi, ex esponente del gruppo, dopo una lunga trafila burocratica venne apposta una targa all'ingresso della Nord in memoria di Vincenzo Paparelli, laziale ucciso da un razzo sparato dalla Sud il 28/10/1979. -All'ultima giornata dello scorso campionato (Lazio-Inter) l'Olimpico si veste di nerazzurro, in un'atmosfera surreale, coi laziali che, danno prova di grande amicizia ai gemellati interisti, accorsi in 40.000, tifando discutibilmente per l'Inter, che si gioca lo scudetto al fotofinish con Juve e Roma. Gli interisti sono accolti con striscioni come "un saluto romano alla vera Milano". Dall'altra parte: "Irr: il vostro sostegno la nostra vittoria", "fieri della vostra mentalità, avanti Irr!" e "una leale amicizia basata su rispetto e coerenza". Su sponda laziale anche cori contro le forze dell'ordine, in riferimento alle manifestazioni No Global di Napoli, e contro i vip romanisti: "riponete pistole e tesserini...siete teppisti non celerini", "odio i caschi blu", "pestaggi nelle carceri, pestaggi nelle caserme...questa è la conferma che sei solo un veme", "Ferilli sieropositiva che tu possa morire", "Amendola-Ferilli pisceremo sulle vostre tombe" e "Amendola maiale...te prendo verticale te lascio orizzontale". Inoltre "onore a Bobby Sands martire irlandese", ricordato a 20 anni dalla morte. -A Milano con l'Inter ricordarono l'anniversario del gemellaggio tra le due tifoserie: "07-01-1978 - 07-01-2002: 20 anni sono pochi per morire!!". -In Lazio-Lecce dell'aprile scorso espongono "Storace figlio di puttana", presidente di AN della regione Lazio, che in una trasmissione disse di preferire l'omosessualità alla fede laziale. Ma successivamente lui e i capi degli Irriducibili si sono incontrati in un ristorante romano e si sono spiegati. Storace è rimasto favorevolmente colpito: gli hanno spiegato che sono ultras nel senso buono del termine, che si impegnano concretamente nel sociale, con raccolte di fondi per gli scopi più nobili. -Prima dell'amichevole precampionato Lazio-Juve scoppia la protesta della curva contro la cinica politica di Cragnotti, che vende i prezzi pregiati Nesta e Crespo: la Nord viene devastata e resa inagibile, danneggiati uffici del Coni, danni ingenti; i Veterani espongono la scritta "...e adesso vendi anche l'aquila!", mentre in curva  compare "...nonostante tutto uniti in nome della Lazio". -In Lazio-Milan del 29/09 scorso viene allestita una bella scenografia, su cui campeggia la scritta "che nessuno si tiri indietro...non si ceda neanche un metro". Dedicati alcuni messaggi a Nesta, ex bandiera ora al Milan, tra i quali "hai dato tanto hai ricevuto tutto e nonostante...da parte tua nessun saluto, lo facciamo noi, ciao!!" -Nel recente Torino-Lazio esposto il messaggio ai cugini romanisti "In Champions, mejo non stacce...che fa' figuracce!". -In Lazio-Chievo dello scorso settembre viene stesa sulla pista d'atletica una grande maglia della Lazio col 12, e sulla vetrata "Curva Nord unica vera bandiera" e "chi non ci crede resti a casa!". -Lo scorso anno, in piena contestazione, tappezzarono la curva di cartoncini con su scritto "Paolo Di Canio", idolo laziale ora al West Ham. -Hanno appoggiato la causa palestinese con bandiere e striscioni quali "ma quale terrorismo? Fermiamo il massacro in Palestina", "Palestina non mollare mai". -La curva laziale è sempre stata all'avanguardia in quanto a coreografie, da quelle targate Eagles ("Lazio nel cuore") al nuovo filone degli Irriducibili: "noi vediamo solo biancazzurro", "non 11 numeri ma 11 bandiere", stendardi alla Kop; i "pianeti", in un derby di qualche anno fa, ripresi anche dalla Coca-Cola; il maxi gagliardetto, la maglia a grandezza naturale, il "non mollare mai".-A metà ottobre gli Irriducibili vengono accusati dell'aggressione ad un marocchino, avvenuta nel quartiere Ostiense, dove hanno sede. Gli Irr smentiscono il tutto con un comunicato ufficiale e in Lazio-Perugia di 3 domeniche fa espongono in curva un unico striscione: "colpevoli di essere Irriducibili". La Digos, durante la perquisizione nella sede, sequestra bastoni e mazze. -Clima elettrico nel prepartita del derby di domenica scorsa. Alle 17 circa scatta l'aggressione congiunta premeditata di laziali e romanisti alle forze dell'ordine che vengono prese fra “due fuochi” dietro la Tribuna Tevere. La battaglia lascia sul campo 18 feriti. Alla fine della giornata saranno una dozzina gli arrestati per incidenti, avvenuti, violenti, anche in Tribuna Tevere. Prima e durante la gara nella Sud romanista appaiono gli striscioni di solidarietà agli Irriducibili arrestati per l'aggressione al marocchino: "oltre i colori, libertà per gli ultras", "divisi dalla fede, uniti dalla mentalità, insieme contro il sistema" e "noi uniti con voi, come è unita la nostra mentalità". La Nord laziale risponde con "la mentalità arde più della rivalità...onore ai veri ultras", "dignità e onore non hanno divise" e "Chicco e Fusaia assenti forzati". Questo oltre il solito corollario di sfottò: "Ilary-Totti: una letterina per un'analfabeta", "la cinquina? Dattela in faccia!" e, sponda romanista, "mass-media, negozi, pubblicità...questa non è la nostra mentalità". Inoltre, dalla Nord "coraggio Pulici gli Irriducibili sono con te" (Felice Pucili, ex portiere della Lazio, colpito da malattia).
Il nostro giudizio: Quella laziale è certamente una bella tifoseria, di spessore, originale per iniziative e coreografie, che sembra aver ripreso vigore, anche se discutibile per le forti connotazioni razziste e politiche, con pecche come il sostegno umorale e, più delle volte, lo scarso apporto in trasferta. La mentalità targata Irriducibili, anche se scomoda, è ben nota a tutti. In casa il pubblico non è molto numeroso (38-40 mila spettatori la presenza media) ma la curva comunque è sempre piena, modello "british style", con numerosi e accattivanti stendardi (su tutti "eiaculazio").



(Serie A  1998/99)

7^ Giornata  08/11/1998 LAZIO - EMPOLI 4-1 (Negro/Negro/Salas/Mancini/CARPARELLI)
4 pullman per una trasferta che fin dalla partenza non prometteva niente di buono sotto il profilo del risultato, Poco male, non sono queste le partite su cui dobbiamo puntare per salvarci. Infatti malgrado i gol laziali siano venuti a grappoli noi imperterriti abbiamo continuato a tifare senza sosta. Magari dà fastidio vedere che in campo i nostri giocatori erano già rassegnati in partenza e non hanno opposto il cuore alla tecnica superiore degli avversari. E' una cosa piccolina ma fà sicuramente piacere a dei tifosi, soprattutto in trasferta, essere ripagati da un grande impegno, anche senza gli sperati risultati. Da notare nuovamente la miriade di croci celtiche e naziste che sventolavano nelle curve laziali. Noi come al solito abbiamo opposto le nostre rosse con l'immagine del Che Guevara. La Polizia voleva che le nostre fossero tolte (non si smentiscono mai) ma non ci sono riusciti...........come è giusto.

25^ Giornata  14/03/1999 EMPOLI–LAZIO 0-0
E' un'invasione laziale nel vero senso della parola. Circa diecimila arrivati dalla capitale. Occupano tutti i settori dello stadio, anche dove non dovrebbero essere. Il fatto strano è che tutti sono provvisti di regolare biglietto per la Curva Sud. Sono stati venduti molti più biglietti di quelli regolari. Il loro tifo è invece piuttosto scialbo al contrario del nostro che invece è vivace ed incessante per tutta la gara. Potevamo vincere la gara e sarebbe successo un pandemonio a contatto come eravamo con i nostri più numerosi avversari. Alla faccia dell'ordine pubblico. Screzi fra tifosi con lancio di oggetti con gli Irriducibili in Curva Sud (organizzatisi con corposo sventolio di vessilli fascisti e nazisti). Qualche scazzottata anche al termine della gara davanti alla maratona. Sarebbe da domandarsi perché oggi che serviva per mettersi in mostra i nostri hanno giocato una splendida partita ed invece sono clamorosamente mancati in tutti quegli scontri diretti che sarebbero serviti per salvarsi.



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