LAZIO
I GRUPPI ULTRAS CALCIO
AVVERSARI
a cura dei RANGERS 1976 EMPOLI
Serie A 1998/99 Serie A 2002/03 Serie A 2003/04 Serie A 2005/06 Serie A 2006/07
LAZIO
da
FANZINE RANGERS N.165 del 5
novembre 2006
Gruppo principale:
Irriducibili, nati nell’87 in un Lazio-Padova di B
Altri gruppi:
C.M.L. ’74, Via Guareschi-Laurentino, Good Fellas, Quelli di Sempre-Fiumicino,
Ultima Legione, Manipolo, Lazio Fans, Gioventù Ultras, L.E.L.(Legione Etrangere
Lazio), Romanità Biancazzurra, Ardite Schiere, Sodalizio
Siti Internet:
www.irriducibili.com - www.ultrasmad.com
- www.ultraslazio.it
Settore:
Curva Nord, tranne Ardite Schiere, nella Sud, e Sodalizio, in Trib.Tevere
Politica:101%
Destroidi
Amicizie:
Inter, Verona, Triestina, Chieti, Espanyol, Real Madrid, Chelsea, Panathinaikos
Stima reciproca: Ascoli, Catania, Latina, Arezzo
Rivalità:
Roma, Napoli, Livorno, Milan, Fiorentina, Juve, Pescara, Atalanta, Brescia,
Torino, Marsiglia
Curiosità:
-Gli Irriducibili, così come tutta la Nord, stanno attraversando un periodo
critico e delicato, visto che 4 esponenti di spicco del gruppo (F.Toffolo,
Diabolik, Yuri A., Paolo A.) sono detenuti da oltre 20 giorni nel carcere di
Regina Coeli a Roma, da lunedì scorso in sciopero della fame, accusati di
estorsione ai danni del presidente Lotito. Al “moralizzatore” la Nord ha
dato da tempo battaglia, attuando un’aperta contestazione, non solo perché si
è rifiutato di sedere al tavolo delle trattative col mito biancoceleste Giorgio
Chinaglia, ma anche perché Lotito, differentemente a ciò che faceva l’ex
Cragnotti, ha tagliato loro i finanziamenti. La scalata al club della cordata
guidata da Chinaglia, da parte di una fantomatica società ungherese, si è
rilevata un bluff. Gli Irriducibili, in poche parole, volevano costringere
Lotito a cedere a soggetti meglio disposti verso di loro, visto il diminuito
volume d’affari negli ultimi tempi. Ai tempi di Cragnotti, il gruppo sottrasse
alla società laziale una fetta importante del merchandising creando il marchio
“Original Fans” e arrivando così ad aprire 15 punti vendita per la
commercializzazione del materiale. Pare addirittura che volessero arrivar a
gestire la sicurezza dell’Olimpico e vendere pacchetti-vacanza per le gare
all’estero della squadra. I loro bei progetti sono però stati spezzati dal
rigore di Lotito, intenzionato a imporre l’austerity per risanare i conti in
profondo rosso della società. Così sono stati eliminati i privilegi che la
Nord godeva nella gestione precedente, come i 1000 abbonamenti gratis e i 25000
€ a partita per le coreografie. Fin dal suo insediamento, avvenuto due anni
fa, Lotito non è stato ben visto, ben capendo che non sarebbe stato troppo
accondiscendente. Secondo gli inquirenti i 4 leader “sfruttano economicamente
la sana passione dei tifosi, attraverso la società che gestiscono, per i propri
tornaconti e fini personali”. Non si sa quanto di vero ci sia in queste
parole, ma sembra che in una intercettazione telefonica uno di loro dica “Se
non va via Lotito ‘chiudemo’, tocca fargli la guerra”. Per
solidarietà verso i 4 leader, la Nord è in contestazione dalla gara con il
Cagliari del 15 ottobre, quando, al centro della curva, è apparso lo striscione
“Irriducibili” capovolto, con sotto la scritta “Colpevoli
di amare la Lazio” (più stendardo “Giustizia!”),
riproposta anche con la Reggina domenica scorsa, allorché si è svolta una
manifestazione, fuori l’Olimpico, a favore dei 4 detenuti. -Per Torino-Lazio
(5^giorn.), 3 tifosi granata vengono denunciati dalla polizia per incidenti nel
dopopartita, quando circa 100 ultras granata, in assetto da guerriglia, vengono
caricati dalle f.d.o. vicino lo stadio. Gli Irriducibili, vistisi negare il
treno da Ferrovie e forze dell’ordine per timore di incroci con altre fazioni,
avevano annullato la trasferta; decisione presa per la disparità di trattamento
con le altre tifoserie. -In Lazio-Atalanta, del settembre scorso, un buon gruppo
di laziali aspetta i 300 bergamaschi nei pressi della Sud. Contatto fisico, che
dura poco ed è leale, tra le due tifoserie. Le celere interviene e seda lo
scontro, voluto ed onorato senza l’uso di armi dalle due fazioni.
-Lazio-Palermo, alla 2^ giorn., vede la Nord esporre il chiaro messaggio “Eravamo
e saremo sempre al tuo fianco…carica ragazzi, la Nord non molla mai!”.
-Lazio-Parma, ultima partita del campionato scorso, svoltasi pochi giorni dopo
lo scoppio della bomba-Calciopoli, vede la Nord vuota per i primi
Gruppi scomparsi, più o meno
importanti: Ultras,
nati nel ’74 in Sud; Veterani, dal
’94 in Tevere, nel 2006 sostituiti da “Sodalizio”; Viking,
nati in Sud nel ’79, come antagonisti degli Eagles, in Nord dall’82, si
sciolgono per problemi vari nel ’05; Eagles
Supporters, nati in Sud nel ’77 dall’esperienza dei Gaba, poi in Nord,
al timone del tifo nel periodo più cupo della Lazio. Si sciolgono nel ’92 per
sofferta rivalità con gli Irr.; Banda
Noantri, nata nel 2002 da una costola degli Irr., età media 18-25, gruppo
elitario, intransigente e temuto, Stile Casual Crew d’oltremanica, per
problemi giudiziari e diffide non espongono più lo striscione dal 2005;
G.A.B.A. (Gruppi Associati Bianco Azzurri), del ’76; C.A.S.T.(Commandos
Aquile S.Basilio Talenti), nascono nel ’74-75, al muretto centrale della
Nord fino al ’79; Nab; Vigilantes, nati nel ’74, dopo 2 anni confluiscono nei Gaba, Aficionados,
del ’69, primi pseudo-ultrà, vanno “oltre” il normale spettatore passivo.
Il nostro giudizio:
Tifoseria dal grande potenziale, come dimostrato anche in passato, ma che sta
attraversando un momento di crisi per la contestazione reiterata al presidente,
visto come un vero tiranno ma che ha saputo tirar fuori la società dalle
pastoie, grazie anche ad importanti aiuti governativi (debito pagabile in 23
anni!), e per le note vicende giudiziarie. Fa male vedere l’Olimpico vuoto
ogni qualvolta gioca la Lazio: domenica scorsa 18mila spettatori ufficiali, non
più di 15mila effettivi. E’ una situazione di stallo, si spera transitoria
perché i “numeri” la curva li avrebbe, quando ce n’è stato bisogno ha
sempre risposto “presente!”, non facendo mai mancare il suo apporto. Ma
adesso deve, prima di tutto, uscire fuori dal tunnel in cui si è infilata. Gli
abbonati sono appena 12700, mentre la media-spettatori dell’anno scorso fu di
27872 unità, comunque sempre piuttosto pochi. Capitolo trasferte: non amano le
grandi distanze, ma si sono presentati in
LAZIO
da
FANZINE RANGERS N.149 del 27
novembre 2005
Gruppo principale: Irriducibili
Altri
gruppi: C.M.L.'74, Veterani, Ultras, Good Fellas, Manipolo, Made 1987,
Suburbio VIII, Gruppo Via Guareschi Laurentino, Soliti 7/8, Via Farini, Gruppo
Cinghialone, Quella Sporca Dozzina, Legione, Ardite Schiere, Football Dandies,
Fans
Siti internet: www.irriducibili.com - www.ultraslazio.it -
www.ultrmad.tk - www.padronidiroma.it
Politica: 101%
destroidi
Settore: Curva Nord, tranne i Veterani in Tribuna Tevere,
Ardite Schiere e Legione in Curva Sud.
Amicizie: Inter,
uno dei gemellaggi più solidi e importanti d'Italia, nasce intorno a metà anni
'80, rinsaldato nella finale Uefa del '98 a Parigi e nal famoso 5 maggio '92
all'Olimpico; Verona, amicizia basata
sugli stessi principi ultras, non si può parlare di gemellaggio per la salda
amicizia coi fiorentini; Real Madrid,
risale alla Champions 2001; Chelsea,
ha inizio nei primi anni '90 per il rapporto dei tifosi laziali residenti a
Londra con loro, rinsaldato nella Ch.League 99-00; Espanyol, sintonia con le Brigadas Blanquiazules, da sempre rivali
del Barcellona; Triestina, risale agli
anni '80, quando le due squadre erano in B; Chieti, sintonia per modi d'intendere stile e tifo, da loro
tramutato il famoso coro "Non mollare mai"; Latina.
Rivalità: Roma, i
"cugini" sono i rivali per antonomasia; Napoli, forte odio per una tifoseria ex gemellata dei romanisti; Milan,
forte odio, inasprito per lo scudetto "rubato" nel '99; Atalanta,
vecchia rivalità, nata per motivi politici; Fiorentina,
forte astio, inasprito negli ultimi anni; Brescia,
frequenti scaramucce e tafferugli in passato, inoltre sono gemellati coi
milanisti; Juve, forte odio, frequenti
episodi di "cronaca" tra le due tifoserie; Marsiglia,
nasce da uno striscione a loro sottratto nei primi anni '90, nel 2000 in
Champions i laziali, dopo ripetute minacce, vengono accolti in Francia da lancio
d'oggetti di ogni tipo; Arsenal; Atletico Madrid; Pescara,
rivalità antica, risalente al '77, quando i laziali rubarono bandiere e tamburi
ai pescaresi e da allora ogni sfida è teatro di gravi scontri, specie a
Pescara; Perugia, nasce negli anni
'70, per le opposte idee politiche, che scaturirono in furibondi scontri; Ternana,
anch'essa degli anni '70 per questioni politiche; Bologna,
erano gemellati coi romanisti; Torino,
una volta gemellati, adesso rivalità non accesissima; Lecce; Genoa, furibondi
scontri, da sempre, soprattutto a Marassi; Sampdoria;
Foggia; Sambenedettese, violenti scontri caratterizzano le trasferte a
S.Benedetto negli anni '80; Pisa,
vecchio astio, sin dagli anni '80; Modena,
rivalità soprattutto politica, acuita da scontri e striscioni offensivi in un
recente Lazio-Modena; Livorno, forte
contrapposizione politica.
Storia: Agli albori del tifo ci sono gli Aficionados, che
nascono spontaneamente in curva Sud nel '69. Subito dopo nascono piccoli gruppi
di ragazzi dai nomi più disparati: Tupamaros, Aquile, Ultras, Vigilantes, che
rappresentano per molti un riferimento nel periodo post-scudetto, anche se
confluiranno nel GABA solo due anni dopo; NAB, CAST (Commandos Aquile S.Basilio
Talenti), primi a "colonizzare" la Nord, nascono nel 74-75 ed
espongono il loro striscione al muretto centrale fino al '79, quando lo
striscione viene sequestrato dalla polizia, per i fatti del dopo-Paparelli;
Marines. Nel '71 nasce il Commandos Monteverde Lazio, poi C.M.L. '74, sull'onda
d'entusiasmo per lo scudetto del 73-74, in un contesto concettualmente molto
diverso dall'attuale, stile prima maniera, tifo spontaneo, in curva Sud lato
Montemario. Raggruppa un numero consistente di ragazzi, prima sparsi in vari
settori. Nel '76 nascono i G.A.B.A. (Gruppi Associati Bianco Azzurri) per
l'esigenza di unificare tutti i gruppi e gruppetti di giovani sparsi un po’ in
tutto lo stadio (Ultras, Golden Boys, Leopard Ciampino, Folgore, Cast, Nab,
Brigate S.Giovanni, Falange, Vigilantes, Boys, Tupamaros, Marines, Panthers,
Brigata Portuense). Da questa esperienza nascono gli Eagles Supporters ('77),
che vivranno il periodo più cupo di una Lazio allo sbando, ferita, venduta,
retrocessa e sul punto di scomparire. Hanno saputo reggere duro anche nel
dopo-Paparelli, fino al '92, decidendo per l'autoscioglimento, in divergenza con
gli Irriducibili. Nel '78 fanno la loro prima apparizione in curva Sud i Viking,
il gruppo più politicizzato ed intransigente del periodo, come simbolo l'ascia
bipenne e l'elmo vichingo. Si ispirano nel modo di essere alle mitiche
popolazioni nord-europee. Il 28 ottobre '79 passa tristemente alla storia come
il derby dell'uccisione di Vincenzo Paparelli, 33enne tifoso laziale, colpito da
un razzo sparato da un 17enne dalla curva Sud. Nello stesso anno gli Eagles
Supporters optano per il trasferimento in Nord, seguiti poi da tutti gli ultras
laziali tranne che dai Viking, che li seguiranno due anni dopo. Negli anni '80
la Nord è ammirata ed imitata da tutta Italia per calore, passione, originalità.
Si stringono gemellaggi con baresi, torinisti e triestini. La Lazio conosce
l'onta della Serie B e del "-9", ma la curva è impareggiabile:
trasferte oceaniche, in 80000 per Lazio-Vicenza e Lazio-Catania. Nell'87, in un
Lazio-Padova, esordiscono gli Irriducibili, col loro striscione di 10 mt., in un
momento transitorio per la società. Un gruppo nuovo, originale,di rottura (via
i tamburi, largo agli stendardi, cori all'inglese), che cambierà il modo di
tifare e sarà un faro per tanti ultras italiani, con quell'aggettivo sinonimo
di chi non s'arrende mai di fronte a nulla. Con l'arrivo di Cragnotti la Lazio
entra nell'elite del calcio europeo e la Nord si fa conoscere in tutto il
continente. Molti gruppi prendono il nome "Irriducibili", tra cui Juve,
Inter, Chieti, Tolone...e la Coca-Cola pubblicizza gli Europei usando le loro
coreografie. Oltre che con interisti e veronesi vengono stretti rapporti
d'amicizia con tifosi di Real Madrid, Chelsea, Paris St.Germain. La Lazio vola
in Europa e gli ultras organizzano dei veri esodi. Nella stagione.94-95 nascono
i Veterani che, forse per primi in Italia, si spostano dalla curva verso un
settore più borghese e silenzioso, occupato da gente comune, in questo caso la
Tribuna Tevere, stando in piedi e facendo tifo come se fossero in curva,
prendendosi anche qualche insulto. Alla fine della stag.99-00, 5000 laziali
furibondi manifestano, davanti la sede della FIGC, la propria rabbia per
l'ennesimo campionato rubato ("O
scudetto o guerra"), non sapendo che la sconfitta della Juve
sull'acquitrino di Perugia gli consegnerà, all'ultima giornata, il 2°
scudetto. Importante la stagione 02-03 per gli Irriducibili che, al loro 15°
anno di vita, si vedono assegnare (per sempre) dalla società la maglia numero
12. La Banda Noantri è l'ultima formazione giovanile nata in curva, da una
costola degli Irr., nel 2000. Classico gruppo elitario, intransigente e temuto,
ha stile e modi d'agire delle Casual Crew d'oltremanica. Nome nuovo, età media
18-25 anni.
Curiosità: -Con l'inizio della stagione 05-06 la Nord ha
intrapreso un nuovo corso, alcuni gruppi sono stati "cancellati" e ciò
ha fatto storcere la bocca a qualcuno. La Nord risente del fatto che, negli
ultimi 3 anni, ha subito decine di arresti e diffide. La repressione ha colpito
duramente la curva Nord, tanto che il direttivo Irr. è diffidato quasi per
intero. Il ricambio generazionale è stato difficile e le nuove leve non sempre
si dimostrano all'altezza. I Viking, per motivi oscuri, si sono sciolti e al
loro posto c'è lo striscione "Made 1987". La Banda sceglie (Lazio-Messina
, 1^giorn.) un modo originale ed insolito di segnare il suo scioglimento. Il
gruppo entra al 40° circa del 1° tempo, appende tutti i suoi stendardi e
striscioni e ne alza uno con scritto "Cova la rabbia, aumentano i fronti, torneremo
per chiudere i conti!". Molte torce vengono accese
all'istante, fatti scoppiare molti petardi e bombe carta, poi vengono tolti
tutti gli striscioni esposti in precedenza ed il gruppo se ne esce, lasciando
tutto lo stadio ammutolito. Sciolto anche l'MCM. -Continua la protesta nei
confronti del presidente-factotum Claudio Lotito, proprietario di 4 mega-imprese
di pulizie, reo di non aver allestito una squadra all'altezza e di aver
incassato i soldi dei diritti tv senza investirli sul mercato. Originale la
protesta in Lazio-Palermo: coreografia in Nord con cartoncini raffiguranti tante
lavatrici e la foto di Lotito, con la scritta "Con
Lotito...il bucato è garantito!",
oltre a "Chinaglia
compra la Lazio". Eppure lo scorso anno veniva osannato,
avendo salvato la Lazio dal fallimento e ottenuto dal governo uno strano decreto
"spalmadebiti", che permette di ammortizzare in 22 anni il grosso buco
economico. -Nel recente Lazio-Fiorentina ancora striscioni contro Lotito: "Cerchi consensi, la polisportiva t'ingrazi, per
costruire i tuoi sporchi palazzi" e "Hai
rinnegato la Nord, hai sputato su Chinaglia...! Lotito boia è il grido di
battaglia!", ripetuto più o meno uguale contro l'Inter,
gara in cui è stato eposto anche "Lotito:
a Cagliari con un biglietto credevi di portarti l'hostess a letto",
oltre a "Un
saluto romano alla vera Milano". Il C.M.L. espone "Commandos
Monteverde vecchio sitle" e "Ne
hai fatta di strada da quel 1987, tanti auguri Mr.Enrich".
-Il recente Roma-Lazio è funestato
da gravi incidenti. Scontri cruenti si hanno in vari punti intorno allo stadio,
soprattutto vicino il Lungotevere, stadio dei Marmi e zona Farnesina, in maniera
feroce, senza che le forze dell'ordine intervengano. Durissimi ed estenuanti
corpo a corpo, senza risparmio, che si placano solo alle 18, quando ognuno
raccoglie i suoi feriti, molti da armi da taglio, ragazzi a cui vengono
applicati diversi punti di sutura alla testa, un altro deve sottoporsi ad un
intervento per l'asportazione della milza. -Nel derby di ritorno dell'anno
scorso, terminato con uno squallido 0-0, frutto evidente di tacito accordo tra
due squadre impaurite, la Nord sfoggia bandierine biancoblù, su cui campeggia
la scritta "Ve
mannamo in B". Prima della gara scontri sul Lungotevere: i
laziali, in circa 200 unità, effettuano una grossa carica costringendo i
romanisti alla difensiva, 5 tifosi romanisti rimangono feriti. A tal proposito
la domenica successiva, contro la Fiorentina, esposta la scritta "Lungotevere:
la Banda ve le ha 'suonate'". -L'idolo indiscusso della
curva, molto amico degli Irriducibili (da ragazzo è stato uno di loro), è
Paolo Di Canio, che è l'icona perfetta della Lazialità, l'aquila laziale ce
l'ha tatuata sul petto. Molte copertine de "La voce della Nord", più
che una fanzine un vero e proprio Fanmagazine reperibile anche nelle edicole,
sono dedicate a lui. -Gli Irriducibili posseggono una catena di negozi nella
capitale, dove vendono materiale di merchandising e del gruppo. -Carica di
tensione Lazio-Livorno dello scorso anno, coi livornesi subito privati dello
striscione "Fino
all'ultimo bandito", rimasti 48 ore in stato di fermo,
picchiati, umiliati, mentre i laziali hanno potuto allegramente sventolare
tricolori (e qui passi), celtiche e svastiche ed esporre striscioni quali "Me
ne frego", "Boia
chi molla", "L'Italia
è nostra, Livorno fogna rossa", "A
voi Lucarelli, A Noi Di Canio", "Foibe:
Togliatti criminale di guerra" e, in chiusura, "Roma
è fascista". Le due fazioni provano a venire a contatto,
non riuscendoci per l'intervento delle f.d.o. -In Lazio-Inter della scorsa
stagione, la curva offre una coreografia con banconote da 500 €, raffiguranti
la faccia di Orsi e Mancini, con la scritta "Banca
Mancini, Gruppo Capitalia". -In Lazio-Atalanta dell'anno
scorso esposto lo striscione "Bastardo
le tue scuse non sono bastate , sei tu il vero infame",
riferito ad uno striscione dei bergamaschi esposto all'andata, oltre a "Foibe:
60 anni di omertà non cancellano la verità". -In
Lazio-Lecce esposto "Ciao
Emiliano ultras dell'Empoli". -Gli Ultras nascono negli anni
d'oro della Lazio e sono i primi a Roma a fregiarsi dell'appellativo
oltranzista. Sono ragazzi di ogni estrazione e ceto sociale, provenienti da
Garbatella, Eur, Parioli e Casal Bruciato. Col tempo dietro lo striscione si
sono susseguiti diversi ragazzi, ma sempre con lo stesso spirito. -Sempre
esposto lo striscione "Mr.Enrich", simbolo degli
Irriducibili.
Il nostro giudizio: Una tifoseria
molto chiacchierata che ha fatto sempre parlare di sé, spesso in
negativo, ma che rimane una delle migliori in Italia per passione, colore,
vivacità. Il livello di tifo si mantiene quasi sempre su buoni livelli,
raggiungendo talvolta picchi elevati, i cori sono belli e
originali. Quest'anno però c'è un certo disamoramento, riscontrabile
soprattutto nel laziale "medio", dovuto alla linea al risparmio di
Lotito. L'Olimpico, quando gioca la Lazio in casa, non è mai stato così vuoto,
almeno negli ultimi anni (con l'Inter appena 33mila spettatori). Solo 22mila gli
abbonati. Anche lontano da Roma la presenza, anche se apprezzabile, non è delle
più numerose. Discutibile la dura linea di condotta degli Irriducibili.
13^ Giornata 27/11/2005
EMPOLI–LAZIO
2-3 (Dabo/BONETTO/TAVANO
(r)/Tare/Liverani)
Weekend
bagnatissimo: piove a dirotto da alcuni giorni e l’Arno è in piena. E,
naturalmente, anche oggi acqua a catinelle così il pubblico ne risente in
abbondanza. Siamo nei giorni precedenti al primo anniversario della scomparsa di
Emiliano e la Maratona, giustamente, lo ricorda degnamente con l’enorme
striscione “Un
anno è passato il tuo ricordo resta immutato. Ciao Emiliano”
insieme all’esposizione a mano di uno striscione rappresentante l’orso del
suo tatuaggio ed uno stendardo che lo raffigura sopra lo striscione Desperados.
Esposto anche uno striscione di protesta a firma Comitato Centro Storico nei
confronti del Comune sul problema-parchegggi in centro. I laziali si
distribuiscono su tutta la curva ospiti, ma senza riempirla: ci stanno molto
larghi, saranno poco meno di 1500. Espongono uno striscione, “Daje
Ciccetto, t’aspettano ar muretto” ed uno stendardo con un più
semplice “Daje
Ciccetto”, dalla parte dei CML, sicuramente un incoraggiamento
verso chi, in questo momento, non deve senz’altro mollare. La partita è molto
combattuta da ambo le parti, ma alla fine usciamo sconfitti dopo aver subito una
sfortunata rimonta dopo che già noi, ad inizio ripresa, avevamo già ribaltato
il punteggio, ci vediamo sfuggire di mano una vittoria ormai assaporata: una
batosta. Grande delusione per tutti ma la buona prova offerta ci lascia ben
sperare. Osceno, a dir poco, il tifo laziale: hanno cantato per 3 volte 3
durante tutta la partita, cioè soltanto per qualche minuto dopo i gol. Alla
fine si sono fatti notare, in negativo, soltanto per lo sventolio (per pochi
istanti) di una svastica. Sul momento, quasi nessuno ci ha fatto caso; soltanto
un fotografo è riuscito a notarlo immortalando quel gesto per poi vederlo su
tutti i giornali del giorno dopo. Inevitabili gli scambi di offese coi laziali,
anche di tipo politico ed i cori offensivi verso quel fascione di Di Canio che
si è meritato in abbondanza (gioca a maniche corte con un freddo cane così
solo per mettere in bella mostra la scritta Dux con l’effige del Duce sul
braccio destro: ma vai a cacare vai …..speriamo tu
pigli i’ cimurro!!).
32^ Giornata 02/04/2006
LAZIO –
EMPOLI 3-3 (Pandev/Behrami/TOSTO/TAVANO/DiCanio/ODDO(a))
Da Empoli partono 3 pullman Desperados, Rangers e Unione
clubs: circa 180 empolesi
all’Olimpico. Come sempre a Roma entriamo a partita già iniziata e a
differenza delle altre volte ci posizioniamo nella parte bassa del settore
tenendo in mano i due striscioni per 90 minuti. Nei primi minuti prendiamo
subito due reti e quindi visto anche l’esiguo numero il nostro tifo è un
po’ sotto tono. Nella ripresa la musica cambia sia in campo che sugli spalti
dove per una buona mezz’ora con cori secchi e azzeccati tiriamo fuori tutta la
nostra grinta, e ci sentono perché ai nostri cori arrivano i fischi della curva
nord. Il pareggio agguantato allo scadere quando ormai sembrava insperato ci
galvanizza. Alla fine portiamo a casa un ottimo punto e festeggiamo con i nostri
ragazzi sotto il settore. Poi il tempo di rimettere il materiale e ripartiamo,
dopo la consueta mezz’ora di attesa, per il viaggio di ritorno che come quello
di andata scorre in maniera perfetta. La curva di casa è apparsa molto sotto
tono rispetto agli anni passati considerando il potenziale che riempie la nord.
Possiamo tranquillamente dire che è la classica curva che vive dei risultati
della propria squadra, comunque su una cosa rimangono coerenti , la
contestazione perenne al presidente Lotito anche oggi con cori e striscioni.
Prima della partita circa 5000 persone, organizzate dalla Nord, hanno contestato
l’operato di Lotito giungendo in corteo allo stadio.
LAZIO
da
FANZINE RANGERS N.109 del 28
settembre 2003
Gruppo
principale: Irriducibili
Altri
Gruppi: Banda Noantri,
Viking, Ultras, C.M.L.'74, Mcm, Veterani, Quelli di Sempre-Fiumicino, Via
Guareschi-Laurentino, Original Fans, Stirpe Capitolina, Francia Biancoceleste,
Legione, Ostia Fans, Anzio Ultras, Fronte Nord, Ardite Schiere, Piazza Vescovio,
I Soliti 7/8, Good Fellas, Football Dandies
Siti
Internet:
www.irriducibili.com; www.padronidiroma.it; www.prigionieridiunafede.com;
www.ultraslazio.it; www.combattenti.tk; http://web.tiscali.it/guareschi
Politica:
nettamente destroidi
Settore:
Curva Nord, tranne Ardite Schiere (Sud); Original Fans,P.zza Vescovio e Veterani
(Tribuna Tevere)
Amicizie:
Inter, Verona, Triestina, Chieti, Real Madrid, Espanyol, Paris St.Germain,
Chelsea
Rivalità:
Roma, Fiorentina, Juventus, Torino, Milan, Brescia, Napoli, Pescara, Ternana,
Curiosità:
Gli albori del tifo laziale si hanno alla fine degli anni '60, ma i primi gruppi
a nascere sono, nel '74, Ultras e Commandos Monteverde, sulle ali
dell'entusiasmo per il primo tricolore. Seguono anni bui per la Lazio, ma, ciò
nonostante, proliferano diversi gruppi, per lo più di quartiere: Nab,
Vigilantes, Tupamaros, Brigate S.Giovanni, Folgore, Golden Boys, Commandos
Aquile San Basilio, Marines, Leopard, Boys. Il cuore del tifo, al contrario di
adesso, era in Curva Sud. Si avverte la necessità di riunire questi gruppi in
un unico gruppo, per migliorare il tifo: nascono così, nel '77, gli Eagles
Supporters, che esordiscono con il loro striscione di 54 metri, in uno storico
Lazio-Juve, portando una ventata di novità. Di quel periodo la famosa sigla di
90° Minuto, che mostra per oltre 10 anni la Sud laziale. Ma nascono i primi
disaccordi e dagli E.S. si stacca un gruppetto di ragazzi che, nel '78, formano
i Viking. Gli E.S., che volevano una curva tutta loro, prendono la sofferta
decisione, avversata da molti, di spostarsi nella Nord (dic.'79). Alcuni anni
dopo, l'arrivo di Chinaglia alla presidenza e la Serie A fanno nascere altri
gruppi: Falange, Eagles Korp, Hell's Eagles, Destroyers, Erotik Group e altri
minori. Trasferte oceaniche in quel periodo. Se gli anni '80 sono stati il
periodo peggiore della Lazio, lo stesso non lo si può dire per la Nord, imitata
e ammirata nel panorama ultras, per passione, calore ed originalità.
Nell'ottobre '87, in un La-Padova di B compare per la prima volta lo striscione
degli Irriducibili (di soli 10 metri, caratteri vecchio stampo), gruppo di
rottura che cambia il modo di tifare: via i tamburi, cori all'inglese. Trasferte
in treno (mentre gli E.S. vanno in pullman), sfilano in corteo con davanti lo
striscione, forse i primi a farlo. Una filosofia originale, a metà tra presente
e futuro, con un richiamo alla cultura delle tifoserie britanniche, aiutati
economicamente da organizzazioni di estrema destra. Nascono inevitabilmente
contrasti con gli E.S., apolitici ma i cui capi sono di sinistra, ancorati alla
tradizione ultras. La coabitazione difficile porta, dopo alcune risse tra i due
gruppi in curva, al logico scioglimento degli Eagles nel '92. 15 giorni fa una
sassaiola è stata scatenata dai laziali, che hanno bloccato il treno che li
portava a Genova per Samp-Lazio, poco prima la stazione di Livorno, prendendo di
mira, con un fitto lancio di pietre, i passanti e le auto in sosta nelle
vicinanze. Un 64enne e un ventenne sono stati trasportati all'ospedale, con
ferite al collo e alle gambe. Condannati recentemente a 4 anni e agli arresti
domiciliari uno dei leader degli Irr ed un noto esponente della Banda Noantri.
Nel recente La-Lecce ricordato un ultrà scomparso con lo striscione "Ciao
Sandrino irriducibile per sempre", ed esposti inoltre "Con
Longo-Pessi-Baraldi siamo tutti più spavaldi", "Toffolo
e Gianluca innocenti condannati a 4 anni. Vergogna" e "11-8-03,
ma quale giustizia, solo menzogne". Lo scorso anno si sono
giocati ben 4 derby: 2 in campionato e 2 in C.Italia. L'andata del derby di C.I.
è macchiata dai tafferugli scoppiati in Tribuna Tevere tra le opposte fazioni,
mezzora prima del via, quando gruppi sparsi di tifosi approfittano degli scarsi
controlli delle forze dell'ordine per fronteggiarsi. Coreografia su cui
campeggia "You'll never walk alone".
Altri striscioni: "Chi
non rispetta i morti non merita di vivere...Nanni Moretti figlio di puttana!",
"L'ultimo
tuo scontro vero? C'era il tg in bianco e nero", "Leggi speciali? Si, per tutelare gli animali!",
"A Livorno
non ti sei scontrato... per il tuo rosso passato". Nel
ritorno di campionato gli Irriducibili rinunciano alla coreografia, scelta
dettata per sensibilizzare l'ambiente estraneo alla curva sulle problematiche
ultras, in seguito al decreto antiviolenza, in un periodo delicato per il
gruppo, dopo l'aggressione al marocchino dello scorso anno, i tafferugli alla
stazione di Firenze e un monitoraggio dell'Ue che bolla il sito degli Irr come
razzista e pericoloso. In un comunicato gli Irr hanno smentito giustamente il
tutto. Derby ad alta tensione. Gli scontri più rilevanti si sono avuti nel
piazzale antistadio, lato curva Nord, con ripetute cariche tra laziali e forze
dell'ordine, che sparano lacrimogeni ad altezza d'uomo. Bilancio finale: 12
arresti e decine di feriti. Messaggio di taglio sociale dei laziali: "...mentre
la Fiat licenzia migliaia di operai...mentre ci sono i farmaci
raccomandati...mentre Berlusconi sposta i processi...mentre il mondo è
minacciato dalla guerra...mentre i detenuti muoiono in cella...mentre i pedofili
aumentano di giorno in giorno...lo Stato salva il calcio e manda gli ultras in
galera!”.
Inoltre da segnalare: "Torneremo
più forti! I diffidati", "Servi
dei Fedayn", "Ma quale curva Sud, voi curva B!", "Macinate
i Km superate gli ostacoli causa lavori sulla Roma-Napoli".
Come annunciato alla vigilia le due tifoserie espongono un messaggio per
promuovere la sensibilizzazione sulla donazione degli organi: "Per
far vincere la vita le curve fanno quadrato, sì alla donazione".
Nel derby di ritorno di C.I., la parte centrale della Nord si presenta
all'inizio vuota e spoglia, col solo striscione "Accuse
infamanti, giochi di potere, questo è il vostro sporco gioco",
per protestare contro le nuove norme antiviolenza e l'ondata di arresti che ha
colpito esponenti di spicco degli Irr. I laziali prendono il loro posto in curva
dopo circa 7 minuti. Messaggi da ricordare: "Onore a chi, per tutti noi, ha perso la libertà!",
"Fedayn ultrà
da vino...non vali un quattrino!", "Tosatti
al 90° giornalista benpensante...al 91° coda alla vaccinara".
Applaudito dalla Nord lo striscione solidale dei romanisti "Un leone anche se in gabbia resta tale".
Per La-Empoli del marzo scorso la Nord si presenta vuota per tre quarti, con al
centro per i primi 15 minuti di gara la scritta "Il
nostro silenzio urla disdegno! Hanno arrestato il 12° in campo".
Passato il canonico quarto d'ora i tifosi entrano in curva tutti insieme,
scandendo a più riprese slogan contro Digos e Carabinieri. Nell'intervallo sono
comparsi striscioni riguardo l'arresto avvenuto in settimana di ben 13 laziali,
per gli incidenti avvenuti alla stazione di Firenze più di un mese prima. Da
ricordare l'ironico "De
Donno: ma ‘sti sassi erano romani o fiorentini?", visto
che nel rapporto si parlava di sassi caricati addirittura a Roma per usarli a
Firenze (!) e "12-3-03:
abuso di potere...libertà per gli ultras laziali!". Scritte
"pepate" per i media: "Verissimo?
Falsissimo...Parodi zoccola", "Leggi
speciali per gli ultras! Quando sui programmi televisivi come il Processo del
lunedì? Biscardi ipocrita bavoso". Col Brescia curva unita,
sia nell'amore a mister Mancini ("Legati
da un patto d'onore, Mancio a vita"), sia nella lotta alla
repressione ("La legge non è uguale per tutti"
e "Arrivederci alla prossima stagione...caschi blu
di merda!"). In Inter-La dell'aprile scorso rinsaldato lo
storico gemellaggio, prima e dopo la gara. Esposti polemici striscioni quali
"25-5 non votare An: il partito del decreto
anti-ultras" e "Progetto
Ultrà...tutte chiacchiere e infamità!". Col Como,
nell'aprile scorso, all'entrata in campo delle squadre, esposti tanti
mini-striscioni coi nomi delle persone arrestate alcune settimane prima, col
conclusivo "Prigionieri
di una fede". Bello poi lo striscione mostrato ad inizio
ripresa "Nessuna
prova solo pretesti per questa ondata di ingiusti arresti".
La manifestazione ultras di Roma del 4 aprile ha visto tra gli organizzatori
proprio gli Irriducibili. In Perugia-Lazio (mar.'03) striscione in ricordo di
Alberto Sordi: "Ciao
Alberto...un pezzo di Roma con te è salito in cielo".
L'uomo prima delle simpatie sportive! Lazio-Udinese (genn.'03) è la gara
dell'addio a Cragnotti: "T'abbiamo nominato imperatore...c'hai definito
colpevoli. Tu c'hai fatto vincere, noi t'abbiamo gonfiato le tasche! Addio senza
nessun rimorso ex presidente!". In Juve-La dell'anno scorso,
striscione di solidarietà per una bimba di 5 mesi, morta a causa dei ritardi in
attesa di un trapianto: "Piccola
Veronica sei la stella più bella di questo grande cielo".
In mattinata, a Roma, alla partenza del treno, violenti scontri tra polizia e
alcuni tifosi che volevano partire senza biglietto. Incidenti anche in
Brescia-La, con cariche e controcariche tifosi-polizia. Per La-Inter della
scorsa stagione gran tifo della curva Nord, galvanizzata dal primo posto della
Lazio, che nonostante la crisi societaria, coi giocatori che da mesi non
prendono lo stipendio, esprime un bel calcio e viene ringraziata con gli
striscioni "Con
il cuore e senza stipendio avete giocato, il popolo laziale avete meritato! Ad
una Lazio d'altri tempi 10-100-1000 volte grazie" e "11 leoni...sono questi i nostri campioni".
I Veterani ricordano un loro amico scomparso: "Ciao
Guerino cuore ultras". Lo scorso anno gli Irriducibili hanno
avuto molto successo con il rifacimento di "Non mollare mai",
travolgente coro riarrangiato e remixato in un cd. Tutto inizia nell'autunno
2001 con la Lazio di Zaccheroni in crisi. Durante La-Nantes (1-3) gli Irr
cantano per la prima volta il "Non mollare mai", mutuato dal "You're
not alone" di M.Jackson. Il leader Stefano Marinelli però, intervistato da
"La Repubblica", afferma di averlo sentito per la prima volta a Chieti.
L'anno scorso gli Irr furono invitati al Maurizio Costanzo Show per chiarirsi
con la show-girl Gaia De Laurentis, che alla Domenica Sportiva aveva rilasciato
dichiarazioni deliranti nei confronti della Lazio ("Gli auguro di fare la
fine dei Viola"). Durante la puntata, come logico assai vivace, furono
toccati anche temi come la repressione e la strumentalizzazione del fenomeno
ultras. Il 28 ott.'79 il derby capitolino viene macchiato dalla morte del
laziale Vincenzo Paparelli, di 33 anni, colpito da un razzo sparato da un 17enne
romanista. Una scenografia della Nord, che riproduce un paesaggio lunare ("Siamo
di un altro pianeta") è usata dalla Coca-Cola per una
campagna pubblicitaria. Mr.Enrich, simbolo degli Irriducibili, è un fumetto
tipicamente british degli anni '60. Il Commandos Monteverde (C.M.L.), gruppo
dell'omonima zona di Roma, affonda le sue radici nel lontano '71, anno in cui si
costituisce il primo nucleo portante e da allora è posto all'ingresso 49 della
Nord. Attivo dal '96 il "Via Guareschi", presente ovunque, che ha
acquistato una fetta importante nella Nord. In curva Nord ci sono due targhe che
ricordano il Centenario e Paparelli.
Il nostro giudizio: Tifoseria passionale, attaccata ai
colori, che sta ritrovando compattezza, vigore, orgoglio ed entusiasmo per una
squadra che diverte. Una curva di spessore, originale per iniziative e
coreografie, molte davvero ben riuscite, discutibile semmai per le marcate
connotazioni razziste e l'impronta commerciale, che non ha mai perso
l'inclinazione ad andare "controtendenza". L'apporto vocale è buono,
anche se ci sono delle pause, ed è aumentata la presenza in trasferta. Gli
abbonati sono circa 41000 e col Parma gli spettatori erano 50000, a
dimostrazione del ritrovato entusiasmo della tifoseria biancoceleste, attratta
dal nuovo corso societario. Originale e di tendenza il materiale firmato
Irriducibili.
4^ Giornata 28/09/2003 EMPOLI
– LAZIO 2-2 Stankovic/DI
NATALE/TAVANO/Fiore
Posticipo domenicale. Nemmeno oggi si registra una grossa
affluenza allo stadio, i laziali sono a occhio e croce 2000; riempiono
tutto il settore ospiti ma si vede che ci stanno molto larghi. Tutti i gruppi
laziali appendono lo striscione al contrario come da un pò di tempo a questa
parte stanno sempre facendo. Il primo tempo si rivela di grossa difficoltà per
l’Empoli che non riesce nemmeno a costruire un’azione e arranca in difesa
subendo le offensive laziali. Gli Irriducibili arrivano quando la partita è già
iniziata da 25 minuti. Il tifo da entrambe le parti non è certo dei migliori ma
i laziali si accendono un po’ dopo il vantaggio sul finire del primo tempo.
Nell’intervallo è la pioggia a fare da padrona costringendo moltissimi
spettatori e cercare riparo ovunque. Non ci aspettiamo niente di meglio dal
secondo tempo, sappiamo che la partita è proibitiva invece… nella ripresa
accade che è l’Empoli a fare da padrone giocando bene e sfiorando più volte
il pareggio. Iniziamo a crederci. Il tifo si accende man mano che passa il tempo
fino alla grande esultanza per il gol di Di Natale, bellissimo, e all’apoteosi
per il gol del 2-1 di Tavano. Tutto in tre minuti. I laziali sono ammutoliti, il
vantaggio ci galvanizza e l’entusiasmo è alle stelle: cantiamo solo noi e a
gran voce. Rischiamo addirittura il 3-1 poi, purtroppo, a tre minuti dalla fine
Fiore trova il gol del pareggio che ci taglia decisamente le gambe. La Lazio nel
recupero sfiora addirittura per ben due volte la rete ma sarebbe stato troppo
severo. Anche se resta il rammarico di essersi fatti pareggiare alla fine della
partita, il pareggio è sostanzialmente il risultato più giusto. E’ questa la
squadra che vogliamo vedere ad ogni partita. Fuori dallo stadio tutto a posto.
Proiettili in auto: tre tifosi denunciati per Empoli-Lazio - Due ultrà laziali e un empolese, che nelle loro auto avevano proiettili, una frusta e una roncola, sono stati denunciati prima della gara Empoli-Lazio. La polizia ha anche impedito a un centinaio di sostenitori laziali che non avevano il biglietto di avvicinarsi allo stadio. Gli agenti hanno controllato le auto dei tifosi ai quali era stata imposta l'uscita Empoli-Ovest della superstrada Firenze-Pisa-Livorno. In questa occasione sono arrivate le denunce dei tre tifosi per detenzione di arma impropria. (Ansa) |
21^ Giornata
14/02/2004
LAZIO -
EMPOLI 2-0
(Couto – Zauri
– Stam)
Solo tre pullman con 170 tifosi
empolesi partono per seguire gli azzurri. Numero decisamente basso per una
trasferta così vicina: si poteva fare di meglio e non veniteci a raccontare che
era San Valentino. Partiamo con un ritardo di mezz’ora accompagnati dalle
ormai immancabili volanti della polizia, che poi, nonostante il ritardo, ci
fanno fermare all’autogrill durante il tragitto. Non parliamo poi della scorta
di Roma che ci fa fare ancora più tardi facendoci passare in mezzo ad ingorghi
e ci fa anche sbagliare strada. Entriamo allo stadio di corsa alle 18 in punto
che le squadre sono già in campo. In curva nord è esposto un enorme striscione
firmato Irriducibili al posto di quello solito, steso in campo: “Avanti
indomiti guerrieri… In onore della nostra bandiera!”. Pronti
via non si fa nemmeno in tempo a cominciare a tifare che la Lazio ha già
segnato e sembra mettere subito un’ipoteca sulla gara. Invece, per tutto il
primo tempo, è l’Empoli a farla da padrone sfiorando più volte il gol.
Ciononostante noi tifosi non ci esprimiamo al meglio: il nostro tifo è un po’
discontinuo, forse l’affanno di essere arrivati appena in tempo ha il
sopravvento. Poi all’ultimo minuto del primo tempo la Lazio trova un gol
fortunoso grazie ad un cross sbagliato e chiude la partita. Il secondo tempo sarà
come tutti a quel punto ci aspettiamo: Empoli che fa quello che può e Lazio che
contiene trovando anche un altro gol. Paradossalmente, mettiamo più costanza e
determinazione nel cantare per tutto il secondo tempo che non nel primo, con
cori continui e bandiere sempre al vento. Per quanto riguarda i laziali poco da
dire: non hanno mai raggiunto livelli discreti di tifo per tutti i novanta
minuti, raramente la curva ha cantato compatta, eppure le potenzialità ci
sarebbero tutte. Da ricordare invece la loro solita carrellata di striscioni:
nell’ordine “W.
Nudo pezzo di merda”, “La
Ventura entra in un porno shop, vuole un vibratore, chiede quello rosso. Ah ah
ah… Signora Ventura quello è un estintore”, “I No Global fuori in 3 giorni… E Toffolo?”,
“Quelli del
calcio non vi vogliamo… S. Ventura puttana” e “No
Global voi disobbedienti? Siete solo pagliacci venduti ai vostri politici che vi
dieendono”. E’ stato stomachevole vedere che alcuni distinti
signori della tribuna Monte Mario (la tribuna autorità per intendersi)
adiacente al nostro settore, a fine partita sono venuti a farci il saluto
romano.
Gruppo
principale:
Irriducibili
Simbolo:
Mr. Enrich
Slogan:
"Quelli
che il calcio…te lo danno in bocca"
Altri
Gruppi:
Viking, Viking Nord Italia, Veterani, C.M.L.'74, Banda Noantri, Quelli di Sempre
Fiumicino, Ardite Schiere, Via Guareschi, Legione Felix, XIV Maggio Fans, Mcm,
Simply Fans, Ultimi Ribelli, Ostia Fans
Settore:
Curva Nord, tranne i Veterani in Tribuna Tevere
Siti
Internet:
www.irriducibili.com ; www.padronidiroma.it
; www.ultraslazio.it
Politica:
marcatamente di destra
Amicizie:
Inter, Verona, Triestina, Real Madrid
Rivalità:
Roma, Napoli, Fiorentina, Milan, Juve, Pescara, Atalanta, Cesena
Curiosità:
-I primi gruppi laziali a nascere sono Ultras e Commandos Monteverde, nel 1974,
dopo il 1° scudetto. Successivamente, anche in anni bui, si formano altri
gruppi, per lo più di quartiere: Brigate S.Giovanni, Folgore, Golden Boys,
Vigilantes, Commandos Aquile San Basilio, Boys, Marines e altri ancora. Il cuore
del tifo, al contrario di adesso, era in curva Sud. Si avverte la necessità di
unire questi gruppi in uno unico, così da migliorare il tifo: nascono così gli
"Eagles
Supporters",
che portano tamburi, bandieroni, fumogeni colorati. Bello lo striscione di 54
metri, posto nella Sud, lato Tribuna Tevere. Di quel periodo lo storica sigla di
90° Minuto,
che mostra per oltre 10 anni la Sud laziale. Ma nascono i primi disaccordi e
dagli E.S. si staccano un gruppetto di ragazzi che formano i Viking. Gli Eagles
Supporters, che volevano una curva tutta loro, nel dicembre 1979 si spostano
nella Nord, decisione sofferta avversata da molti. Alcuni anni dopo l'arrivo di
Chinaglia alla presidenza e la promozione in A fanno nascere altri gruppi:
Ultras '74, Falange, Eagles Korp, Hell's Eagles, Destroyers, Erotik group e
altri minori. Trasferte oceaniche in quel periodo. Gli Irriducibili esordiscono
nell'ottobre 1987 in un Lazio-Padova di serie B, occupando il muretto centrale,
prendendo il posto dei Viking. All'inizio l'età media era elevata, pochissimi i
ragazzi. Portano una ventata nuova, l'originalità è il loro marchio: tifo
spontaneo, in contrapposizione agli E.S., più colore, tifo all'inglese, niente
tamburi, in trasferta col treno, mentre gli Eagles S. vanno in pullman. Lo
striscione era di soli 10 metri., nessuna sezione, nessun gruppo affiliato,
sfilano in corteo con davanti lo striscione, fra i primi a farlo. Spesso sono
aiutati, soprattotto economicamente, da organizzazioni di estrema destra che
sfruttano il gruppo per insediarsi nella curva laziale, fonte sicura di
manovalanza giovanile. La coabitazione con gli Eagles Supporters, apolitici ma i
cui capi sono su posizioni di sinistra, è difficile. In Lazio-Barletta scoppia
una rissa, interviene la polizia, qualche anno dopo scoppiano incidenti in
Lazio-Verona. La spaccatura insanabile porterà di lì a qualche anno allo
scioglimento graduale degli Eagles, divenuto gruppo minoritario, e con la loro
fine termineranno gli storici gemellaggi con Torino e Bari. Per protestare
contro le numerose diffide la curva (E.S. e Irriducibili insieme) nel 1990
sciopera esponendo lo striscione "12°
in campo? Quando lo vogliamo noi"
nei primi tempi di ogni partita, sia in casa che fuori. -Due anni fa gli
Irriducibili entrano nell'occhio del ciclone per lo striscione "onore
alla tigre Arkan",
che suscita un grande scalpore. -Alla penultima giornata del campionato
1999/2000, un gol validissimo del Parma annullato a Torino consente alla Juve di
mantenere 2 punti di vantaggio sulla Lazio, ma il popolo laziale non ci sta,
insorge il giovedì successivo. A centinaia gridano rabbia davanti alla Figc,
con lo striscione "spareggio
o guerra",
seguono gravi scontri con la polizia, che carica a casaccio; scatta la rivolta,
cassonetti bruciati, traffico bloccato, minaccia di fermare il Giro d'Italia. La
mattina di Lazio-Reggina un corteo funebre decreta la morte del calcio, con
tanto di croci e feretro. Guarda caso a risolvere il tutto succede che la Juve
"s'impantana" nel diluvio di Perugia e la Lazio vince, aggiudicandosi
uno scudetto ormai insperato. -La rivista ufficiale degli Irriducibili è "La
voce della Nord",
quindicinale stampato in carta patinata, distribuito anche nelle edicole.
–Gestiscono alcuni negozi a Roma e sono apostrofati dagli avversari col nome
di “Irriducibili
S.p.A.”
-Il loro simbolo, Mr. Enrich, è tratto da un personaggio anticonformista del
fumetto britannico. -La Banda Noantri nasce nel gennaio 2000 prendendo posto sul
muretto in basso a destra, dove prima c'era lo striscione Ultras. In questi anni
si sono scontrati con atalantini e napoletani. Lo scorso anno fecero un blitz a
Milano per scontrarsi coi milanisti, ma furono arrestati. -Il Commandos
Monteverde Lazio (C.M.L.), gruppo dell'omonima zona di Roma, è situato
all'ingresso 49 della Nord. -Il XIV Maggio nasce all'indomani del 2° scudetto
laziale (2000); il nome è dedicato proprio a quel giorno. Il gruppo, la cui
sede è in Umbria, conta circa 180 iscritti. -Nel derby di ritorno dello scorso
marzo non c'è storia in campo, ma sugli spalti la partita la vincono certamente
i laziali, che sfoderano una bella coreografia ("in
nome della Lazio...combattiamo")
e messaggi satirici e divertenti, nonostante i severi controlli, rivolti ai
romanisti quali "alla
Ferilli piace Dalla!",
"una
curva allo sbando...aridatece er Commando!",
"scritte
scudetto per la città? Noi denunciati voi tutelati",
"sciarpe,
stendardi, bandiere, cappelli, cori: mo' copiatece pure quelli!",
"Co'
un cantante de Campobasso, na' spogliarellista de Fiano, un presidente
marchigiano, hai festeggiato da napoletano e te vanti d'esse romano"
e "i
morti riposano in pace...fai l'ultras se sei capace!".
-Decisero di rinunciare alle coreografie che avevano pensato in vista del derby
di andata dello scorso anno, come forma di protesta in seguito alle numerose
perquisizioni nelle case di tifosi e nelle sedi di gruppi ultras. Scelsero di
fare la coreografia la domenica successiva, col Brescia: il Mr.Enrich con la
scritta "non
mollare mai".
-Per l'occasione, tramite una raccolta di firme proposta dagli Irriducibili,
appoggiata dal consigliere Cocchi, ex esponente del gruppo, dopo una lunga
trafila burocratica venne apposta una targa all'ingresso della Nord in memoria
di Vincenzo Paparelli, laziale ucciso da un razzo sparato dalla Sud il
28/10/1979. -All'ultima giornata dello scorso campionato (Lazio-Inter)
l'Olimpico si veste di nerazzurro, in un'atmosfera surreale, coi laziali che,
danno prova di grande amicizia ai gemellati interisti, accorsi in 40.000,
tifando discutibilmente per l'Inter, che si gioca lo scudetto al fotofinish con
Juve e Roma. Gli interisti sono accolti con striscioni come "un
saluto romano alla vera Milano".
Dall'altra parte: "Irr:
il vostro sostegno la nostra vittoria",
"fieri
della vostra mentalità, avanti Irr!"
e "una
leale amicizia basata su rispetto e coerenza".
Su sponda laziale anche cori contro le forze dell'ordine, in riferimento alle
manifestazioni No Global di Napoli, e contro i vip romanisti: "riponete
pistole e tesserini...siete teppisti non celerini",
"odio
i caschi blu",
"pestaggi
nelle carceri, pestaggi nelle caserme...questa è la conferma che sei solo un
veme",
"Ferilli
sieropositiva che tu possa morire",
"Amendola-Ferilli
pisceremo sulle vostre tombe"
e "Amendola
maiale...te prendo verticale te lascio orizzontale".
Inoltre "onore
a Bobby Sands martire irlandese",
ricordato a 20 anni dalla morte. -A Milano con l'Inter ricordarono
l'anniversario del gemellaggio tra le due tifoserie: "07-01-1978
- 07-01-2002: 20 anni sono pochi per morire!!".
-In Lazio-Lecce dell'aprile scorso espongono "Storace
figlio di puttana",
presidente di AN della regione Lazio, che in una trasmissione disse di preferire
l'omosessualità alla fede laziale. Ma successivamente lui e i capi degli
Irriducibili si sono incontrati in un ristorante romano e si sono spiegati.
Storace è rimasto favorevolmente colpito: gli hanno spiegato che sono ultras
nel senso buono del termine, che si impegnano concretamente nel sociale, con
raccolte di fondi per gli scopi più nobili. -Prima dell'amichevole
precampionato Lazio-Juve scoppia la protesta della curva contro la cinica
politica di Cragnotti, che vende i prezzi pregiati Nesta e Crespo: la Nord viene
devastata e resa inagibile, danneggiati uffici del Coni, danni ingenti; i
Veterani espongono la scritta "...e
adesso vendi anche l'aquila!",
mentre in curva compare "...nonostante
tutto uniti in nome della Lazio".
-In Lazio-Milan del 29/09 scorso viene allestita una bella scenografia, su cui
campeggia la scritta "che
nessuno si tiri indietro...non si ceda neanche un metro".
Dedicati alcuni messaggi a Nesta, ex bandiera ora al Milan, tra i quali "hai
dato tanto hai ricevuto tutto e nonostante...da parte tua nessun saluto, lo
facciamo noi, ciao!!"
-Nel recente Torino-Lazio esposto il messaggio ai cugini romanisti "In
Champions, mejo non stacce...che fa' figuracce!".
-In Lazio-Chievo dello scorso settembre viene stesa sulla pista d'atletica una
grande maglia della Lazio col 12, e sulla vetrata "Curva
Nord unica vera bandiera"
e "chi
non ci crede resti a casa!".
-Lo scorso anno, in piena contestazione, tappezzarono la curva di cartoncini con
su scritto "Paolo
Di Canio",
idolo laziale ora al West Ham. -Hanno appoggiato la causa palestinese con
bandiere e striscioni quali "ma
quale terrorismo? Fermiamo il massacro in Palestina",
"Palestina
non mollare mai".
-La curva laziale è sempre stata all'avanguardia in quanto a coreografie, da
quelle targate Eagles ("Lazio
nel cuore")
al nuovo filone degli Irriducibili: "noi
vediamo solo biancazzurro",
"non
11 numeri ma 11 bandiere",
stendardi alla Kop; i "pianeti", in un derby di qualche anno fa,
ripresi anche dalla Coca-Cola; il maxi gagliardetto, la maglia a grandezza
naturale, il "non
mollare mai".-A
metà ottobre gli Irriducibili vengono accusati dell'aggressione ad un
marocchino, avvenuta nel quartiere Ostiense, dove hanno sede. Gli Irr
smentiscono il tutto con un comunicato ufficiale e in Lazio-Perugia di 3
domeniche fa espongono in curva un unico striscione: "colpevoli
di essere Irriducibili".
La Digos, durante la perquisizione nella sede, sequestra bastoni e mazze. -Clima
elettrico nel prepartita del derby di domenica scorsa. Alle 17 circa scatta
l'aggressione congiunta premeditata di laziali e romanisti alle forze
dell'ordine che vengono prese fra “due fuochi” dietro la Tribuna Tevere. La
battaglia lascia sul campo 18 feriti. Alla fine della giornata saranno una
dozzina gli arrestati per incidenti, avvenuti, violenti, anche in Tribuna
Tevere. Prima e durante la gara nella Sud romanista appaiono gli striscioni di
solidarietà agli Irriducibili arrestati per l'aggressione al marocchino: "oltre
i colori, libertà per gli ultras",
"divisi
dalla fede, uniti dalla mentalità, insieme contro il sistema"
e "noi
uniti con voi, come è unita la nostra mentalità".
La Nord laziale risponde con "la
mentalità arde più della rivalità...onore ai veri ultras",
"dignità
e onore non hanno divise"
e "Chicco
e Fusaia assenti forzati".
Questo oltre il solito corollario di sfottò: "Ilary-Totti:
una letterina per un'analfabeta",
"la
cinquina? Dattela in faccia!"
e, sponda romanista, "mass-media,
negozi, pubblicità...questa non è la nostra mentalità".
Inoltre, dalla Nord "coraggio
Pulici gli Irriducibili sono con te"
(Felice Pucili, ex portiere della Lazio, colpito da malattia).
Il
nostro giudizio:
Quella laziale è certamente una bella tifoseria, di spessore, originale per
iniziative e coreografie, che sembra aver ripreso vigore, anche se discutibile
per le forti connotazioni razziste e politiche, con pecche come il sostegno
umorale e, più delle volte, lo scarso apporto in trasferta. La mentalità
targata Irriducibili, anche se scomoda, è ben nota a tutti. In casa il pubblico
non è molto numeroso (38-40 mila spettatori la presenza media) ma la curva
comunque è sempre piena, modello "british style", con numerosi e
accattivanti stendardi (su tutti "eiaculazio").
7^ Giornata 08/11/1998
LAZIO -
EMPOLI 4-1 (Negro/Negro/Salas/Mancini/CARPARELLI)
4 pullman per una trasferta che fin dalla partenza non prometteva
niente di buono sotto il profilo del risultato, Poco male, non sono queste le
partite su cui dobbiamo puntare per salvarci. Infatti malgrado i gol laziali
siano venuti a grappoli noi imperterriti abbiamo continuato a tifare senza
sosta. Magari dà fastidio vedere che in campo i nostri giocatori erano già
rassegnati in partenza e non hanno opposto il cuore alla tecnica superiore degli
avversari. E' una cosa piccolina ma fà sicuramente piacere a dei tifosi,
soprattutto in trasferta, essere ripagati da un grande impegno, anche senza gli
sperati risultati. Da notare nuovamente la miriade di croci celtiche e naziste
che sventolavano nelle curve laziali. Noi come al solito abbiamo opposto le
nostre rosse con l'immagine del Che Guevara. La Polizia voleva che le nostre
fossero tolte (non si smentiscono mai) ma non ci sono riusciti...........come è
giusto.
25^ Giornata 14/03/1999
EMPOLI–LAZIO
0-0
E' un'invasione laziale nel vero senso della
parola. Circa diecimila arrivati dalla capitale. Occupano tutti i settori dello
stadio, anche dove non dovrebbero essere. Il fatto strano è che tutti sono
provvisti di regolare biglietto per la Curva Sud. Sono stati venduti molti più
biglietti di quelli regolari. Il loro tifo è invece piuttosto scialbo al
contrario del nostro che invece è vivace ed incessante per tutta la gara.
Potevamo vincere la gara e sarebbe successo un pandemonio a contatto come
eravamo con i nostri più numerosi avversari. Alla faccia dell'ordine pubblico.
Screzi fra tifosi con lancio di oggetti con gli Irriducibili in Curva Sud
(organizzatisi con corposo sventolio di vessilli fascisti e nazisti). Qualche
scazzottata anche al termine della gara davanti alla maratona. Sarebbe da
domandarsi perché oggi che serviva per mettersi in mostra i nostri hanno
giocato una splendida partita ed invece sono clamorosamente mancati in tutti
quegli scontri diretti che sarebbero serviti per salvarsi.
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