SIENA

I GRUPPI ULTRAS CALCIO AVVERSARI
a cura della VECCHIA GUARDIA EMPOLI 1976
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Serie C1/B 1982/83     Serie B 2000/01     Serie B 2001/02     Serie A 2003/04



(Serie A 2003/04)

La scheda dei tifosi avversari
SIENA
da FANZINE RANGERS N. 117 del 08/02/2004

Gruppo principale: Ultras Fighters 1979
Altri gruppi: Robur Alcool, UF San Prospero, Centro Storico, Fedelissimi Curva Robur, Fedelissimi, Gruppo d'Azione, Brigata Spendereccia, Guinness Dragoni, Inferno Bianconero, Angels, Quelli del Gotto, Robur Ghibellina, Orda Lorda, Gioventù Bianconera, Sbornia Bianconera, Coroncina Bianconera, Crew, 1726...e basta, Donne della Robur, Metal Style
Siti internet: www.tifonet.it/roburalcool ; www.sanprospero.tk ; www.sienaclubfedelissimi.it ; www.tiforobur.com  (archivio foto).
Politica: in prevalenza di destra
Settore: Curva Nord "Robur", tranne Fedelissimi e Donne della Robur, in Gradinata
Amicizie: Pistoiese, Monza
Rivalità: Fiorentina, Empoli, Livorno, Arezzo, Grosseto, Perugia, Modena, Crotone, Salernitana, Ternana, Lucchese.
Curiosità: -Gli Ultras Fighters nascono nel '79, dalla fusione di Fighters Black & White, Brigate Bianconere e Siena Club S.Prospero. Nei primi anni di vita il gruppo è composto per lo più da ragazzi provenienti dal popoloso quartiere San Prospero. All'inizio della stagione 83/84 viene sfornato il nuovo striscione, con la scritta "ad ossi". Per il ventennale hanno pubblicato il libro "Oltre la passione...20 anni di Ultras Fighters Siena". -La Robur Alcool nasce nel '97 da un distaccamento degli U.F., dovuto alla loro mentalità e al modo diverso di vivere la partita. Seguono una linea più goliardica, non propriamente ultras in quanto per loro la famosa mentalità ultras è morta e sepolta, non sentono l'obbligo di esserci comunque e ovunque, ma solo eccezionalmente saltano una trasferta. Sono legati alla tradizione della città e della squadra: Robur è appunto l'antica denominazione del Siena Calcio. -I Fedelissimi, nati nel '70, occupano la parte centrale della Gradinata; sono i "senatori" del tifo. Ottimo il rapporto con la curva, stampano la fanzine "Il Fedelissimo" e hanno pubblicato il libro "Noi e la Robur". -Il Centro Storico nasce nel 2000, ad opera di giovani e attivi contradaioli. -Fin dall'esordio casalingo nella massima serie, con l'Inter, esposto il nuovo striscione "Ultras Fighters Siena 1979" di 40 mt. Anche i Fedelissimi mostrano il nuovo striscione, dopo il vile furto del vecchio avvenuto la scorsa estate. -Nel dopogara del recente Siena-Modena, la carovana di pullman modenese è fatta oggetto di una sassaiola, in cui vengono feriti 2 modenesi, mentre uno viene aggredito prima della partita. A seguito dell'accaduto la polizia ha risposto con un arresto e 4 denunce. La domenica successiva, a Torino, per solidarietà ai 2 ragazzi ingiustamente diffidati, in quanto non presenti sul luogo degli incidenti, vengono osservati 20 minuti di sciopero del tifo. Un comunicato sul dopo Siena-Modena viene inviato, con preghiera di essere pubblicato per intero, ai tre quotidiani cittadini, ma "La Nazione", al contrario de "Il Cittadino" e de "Il Corriere di Siena", non ritiene giusto pubblicarlo. -I senesi presenti a Brescia per l'Epifania trovano subito un clima ostile: cori contro e momenti di tensione quando dalla Tribuna Laterale viene lanciata una bomba-carta, che esplode a pochi metri dai toscani. -Mezz'ora dopo la fine di Siena-Bologna, ultima gara del 2003, si è consumato un brindisi collettivo, con 4000 bottiglie di spumante offerte dal presidente De Luca, e assistito ai fuochi d'artificio per salutare un'annata piena di gioie. -In occasione di Siena-Juve, 8° di finale di Coppa Italia, in programma lo scorso 3 dicembre e anticipata al martedì alle ore 18,30, per il rinvio della sfida contro il Galatasaray della Juve (timide proteste del Siena per la data), la Robur espone la scritta "Lega: basta abusi, rispetto per i tifosi". -Davvero ben riuscite alcune coreografie realizzate quest'anno, da quella con l'Inter a quelle con la Lazio (cartoncini bianchi con un enorme cuore nero al centro in curva, bandierone e carta argentata in Gradinata); da quella col Bologna (un albero di Natale con sfondo di cartoncini bianchi) a quella, elaborata, con la Roma. In quella gara è apparso lo striscione "Ciao Simone, sarai sempre nei nostri cuori". Inoltre, un minuto di silenzio e un mazzo di fiori per ricordare questo giovane ultrà scomparso. Rissa in centro dopo la partita tra un gruppo di senesi e un'altro di romanisti, con gli ultimi che tirano fuori i coltelli; un senese accoltellato. -Molto bella anche la coreografia con l'Empoli all'andata: viene riprodotta la maglia storica a scacchi del Siena col n° 12 di colore rosso, e sotto lo striscione "Ore 18:00, mettetevi comodi inizia lo spettacolo!". A metà primo tempo esposto un'altro striscione: "Empoli 17-11-00 qui nessuno dimentica!", in riferimento agli incidenti di Empoli, in cui molti senesi furono diffidati per atti vandalici. Dopopartita agitato, ma nel complesso niente di grave. -Molti gruppi esistenti lo scorso anno (Gars 1260, Teste Matte, Onda d'Urto, Prosecco Boys, Reggae Boyz, Brigata Acquacalda, Incorreggibili) non espongono più lo striscione per vari motivi. Alcuni sono confluiti nei due gruppi principali, UFS e Robur Alcool, altri si sono sciolti o erano pseudo-gruppi. -Solido il gemellaggio coi pistoiesi, rivalità molto sentite con Empoli, Arezzo e Grosseto. Particolare la rivalità con Firenze, spinta più da ragioni storiche che calcistiche (non si sono mai incontrate a livello ufficiale). Con alcune tifoserie del Sud non corre buon sangue, per la partecipazione prolungata del Siena nel Girone B della C1 e per la difficile convivenza con gli universitari fuori sede. -Il Siena conquista (con 3 giornate d'anticipo) la certezza matematica della prima Serie A il 24 maggio scorso a Genova, celebrata con una grande festa allo stadio, al ritorno della squadra. Festa proseguita poi nell'ultima gara casalinga con l'Ascoli, in uno stadio stracolmo, tirato a lucido, in cui ogni settore sfoggia una coreografia particolare. La curva si presenta col nuovo bandierone copricurva. A fine partita giro di campo della squadra e, più tardi, un corteo di migliaia di persone attraversa il centro della città per confluire in Piazza del Campo. Le notti magiche senesi sono però turbate, almeno in parte, la domenica successiva, quando all'alba, in un tragico incidente stradale nei pressi di Piacenza, muore il "primavera" brasiliano Leonardo Taddei, 21 anni, fratello di Rodrigo, centrocampista e colonna del Siena di quest'anno, rimasto gravemente ferito. I due viaggiavano insieme a Pinga, ora in forza al Torino, e ad altri due amici brasiliani, diretti all'areoporto Milano-Malpensa, quando la macchina è sbandata all'improvviso. Quella sera in Piazza del Campo si sarebbero dovuti ritrovare 5000 tifosi per festeggiare la promozione in A del Siena -Da questa stagione la Curva Robur ha cambiato volto: non più settorini, ma una gradinata in ferro, alta e capiente (oltre 4000 posti), attaccata al campo. -La Brigata Spendereccia si ritrova dietro lo striscione "B.S.S.99".
Il nostro giudizio: La tifoseria senese non sta sfigurando all'esordio nella massima serie. Sicuramente aiutata dagli straordinari risultati della squadra negli ultimi anni, sta volando, comprensibilmente, sulle ali dell'entusiasmo, testimoniato dagli 8200 abbonamenti sottoscritti, dalla media spettatori piuttosto elevata, oltre 12000 unità, specie se si considera il ristretto bacino di utenza (Siena conta solo 60 mila abitanti), e dalla presenza più che buona in trasferta. Dobbiamo constatare che il tifo è notevolmente migliorato sotto l'aspetto numerico, organizzativo e coreografico, pur non brillando particolarmente. Le rivalità contradaiole sembrano  messe da parte. Rimangono delle lacune, soprattutto a livello canoro: in alcune partite l'apporto vocale è altalenante, discontinuo. La piazza senese è umorale, tendente a facili entusiasmi, come a rapide depressioni. Ad esempio, col Perugia, quando la squadra era sotto 1-0, tifo quasi inesistente, mentre dopo la rimonta nel finale, e in altre circostanze come i 4-0 con Empoli e Lazio, la curva è su di giri. Ricordiamo che negli anni bui della C, al Franchi c'erano meno di mille persone, tanti preferivano dedicarsi anima e corpo al Palio (si sa quanto esso sia importante a Siena), o appassionarsi al basket, seguendo la Mens Sana.

LE PARTITE DEL TIFO - SERIE A 2003/04

20 8/02/04 Empoli - SIENA 1-0 Rocchi  8.000 (1900) 16 16°

 

COMUNICATO ULTRAS EMPOLI
CONTRO IL SIENA  LO STADIO AZZURRO
La partita contro il Siena deve essere vissuta dagli empolesi come una sorta di rivincita: all’andata abbiamo subìto una batosta sul campo e l’ironia di uno stadio stracolmo che ci ha deriso. Ci siamo salvati solo noi ultras che gli abbiamo dimostrato come si canta per 90' in un derby pur perdendo 4-0 e girandoci i coglioni. Ora è il turno della città di Empoli e di tutti gli empolesi far vedere quanto vale il nostro orgoglio. Dimostriamo agli ultimi arrivati nel calcio che anche noi a Empoli sappiamo riempire lo stadio, che siamo orgogliosi dei nostri colori: il Castellani deve tornare per questa partita ad essere una bolgia come ai bei tempi che tutti ricordiamo.
Convincete i vostri amici a venire allo stadio e soprattutto portate tutti qualcosa di azzurro (bandiera, bandierina, sciarpa, maglia…). Una partita che vale un campionato da vivere col cuore.

Per l’onore di Empoli TUTTI ALLO STADIO PER TINGERLO DI AZZURRO!.
- - - - Ultras Empoli - - - -

RINGRAZIAMENTI ULTRAS EMPOLI
- - UN APPLAUSO A TUTTI - -
Vogliamo ringraziare tutti coloro che oggi hanno raccolto il nostro appello, presentandosi allo stadio con la convinzione giusta e con la carica per imporsi in questo derby:
La coreografia iniziale come abbiamo avuto modo di vedere è stata un vero SPETTACOLO. Tutto perfetto con la disponibilità di tutti i presenti affinchè andasse per il meglio. La caterva di striscioni ironici esibiti dalla maratona che i senesi hanno potuto leggere e apprezzare sicuramente hanno infarcito il derby del giusto campanilismo. Il tifo empolese è stato continuo per 90 minuti con alcuni cori di punta veramente altisonanti. La squadra ha giocato col cuore e ci ha creduto fino alla fine per regalarci questa gioia in questo sentito derby.
Una lezione ai senesi a tutto campo.

GRAZIE DI CUORE A TUTTI PER QUESTA SPLENDIDA GIORNATA AZZURRA.
ORGOGLIOSI DI ESSERE EMPOLESI

- - - - Ultras Empoli - - - -

VENDETTA, TREMENDA VENDETTA!!!     (dalla fanzine Rangers n. 117)
Archiviata con grande rabbia la trasferta di Reggio Calabria da cui siamo usciti ingiustamente sconfitti, soprattutto grazie allo sciagurato arbitro che ci ha negato due rigori, dandone due inesistenti ai reggini. Sono ben 43 partite ufficiali di campionato che non abbiamo un rigore a favore: un vero record. Ma gli occhi di tutti oggi sono puntati su questo derby col Siena. Mai come quest’anno il tifoso empolese dovrà affrontare questo confronto tirando fuori grinta, cattiveria ed orgoglio. Basta pensare alla partita di andata per capirne il motivo: sul campo Empoli umiliato dal punto di vista del gioco e del risultato ed uno stadio stracolmo che ci derideva. Solamente noi ultras salvammo la faccia dando, sul 4-0 per loro, una vera e propria lezione di tifo, malgrado i coglioni girassero a mille. Ecco perché tutto questo grida VENDETTA. VENDETTA perché non accettiamo che siano i senesi, ultimi arrivati, ad impartirci lezioni di calcio sul campo e presunte lezioni di tifo sugli spalti. Perchè sappiamo che anche noi possiamo riempire lo stadio e tingerlo del nostro colore (lo abbiamo fatto negli anni passati e siamo certi che possiamo farlo anche oggi) e soprattutto sappiamo che possiamo cantare a squarciagola per 90 minuti con qualsiasi risultato. VENDETTA perché anche la nostra squadra ora è diversa e può tranquillamente prendersi anche lei la propria rivincita sul campo e fare risultato pieno.
Per questa gara ci siamo attivati in una vera e propria campagna per caricare l’ambiente e creare un clima ideale, per convincere la gente a venire allo stadio, portando tutti quanti qualcosa di azzurro. Siamo convinti che i nostri appelli sono stati ascoltati: oggi questo derby lo dobbiamo vincere noi, sotto ogni aspetto. Dobbiamo attingere la nostra forza dalla convinzione che ci ha animato in questi preparativi, tirare fuori l’orgoglio per questa partita che vale un campionato e che va affrontata col cuore in mano. Perché oggi, su tutti i fronti, NOI VOGLIAMO QUESTA VITTORIA!!!


 

3 sa 20/09/03 -18,00 SIENA - Empoli 4-0 Chiesa (r) - Chiesa (r) - Chiesa - Flo   12.000 (1050) 1 16°
Siena - Empoli 4 - 0
Ancona - Modena 1 - 1
Bologna - Udinese 2 - 0
Brescia - Reggina 4 - 4
Inter - Sampdoria 0 - 0
Lazio - Parma 2 - 3
Lecce - Chievo 1 - 2
Perugia - Milan 1 - 1
Juventus - Roma 2 - 2

SIENA

Rossi 6, Cufre' 6 (21' st Cirillo 6), Delli Carri 6, Mignani 6, Foglio 6, Taddei 5 (11' st Lazetic 6), D'aversa 6.5, Ardito 6.5, Guigou 5.5, Chiesa 7.5, Ventola 7 (17' st Flo 6.5)

Panchina: Fortin, Argilli, Menegazzo, Rubino
Allenatore: Papadopulo

EMPOLI

Bucci 4.5, Belleri 5, Cribari 5, Pratali 5, Cupi 6 (33' pt Agostini 5.5), Busce' 6, Ficini 5.5, Giampieretti 5, Rocchi 6, Tavano 5 (47' pt Cassano 6), Di Natale 6 (19' st Lanzaro 5.5).

Panchina: Lucchini, Zanetti, Foggia, Gasparetto
Allenatore: DiBi

Spettatori:12.000 (1.050)
Angoli: 5-8  - Recupero 3' e 3'

Reti: 25'pt Chiesa (r) - 48'pt Chiesa (r) - 16'st Chiesa - 22'st Flo

Arbitro: De Santis (Roma) Ammoniti: Cufre', Mignani, Delli Carri  Espulso: Bucci
1-0 25' pt - Belleri cade su Ventola appena dentro l' area: rigore. Chiesa spiazza Bucci con un rasoterra alla sinistra del portiere.
2-0 48' st - Bucci, con una uscita scomposta e pericolosa, travolge in area Ventola che si era avventato su un pallone che Cribari aveva maldestramente indirizzato verso la propria porta. espulsione di Bucci e altro rigore. In porta va Cassano e Chiesa lo supera con un tiro identico al primo rigore.
3-0 16' st - Cufre' ruba palla a Giampieretti e lancia Chiesa che dal vertice sinistro dell'area con un tiro a girare mette all' incrocio piu' lontano.
4-0 22' st -
Lazetic crossa dalla destra, la difesa empolese rimane a guardare e Flo l'anticipa battendo Cassano con un colpo sotto.
Video arrivo empolesi a Siena Servizio partita su 90° minuto Biglietto stadio Incidenti sulla stampa partenza da Empoli arrivo a Siena fuori dallo stadio di Siena attesa della gara in curva empolese stendardo sbeffeggiante mani e bandiere empolesi al vento torciata iniziale torciata iniziale coreografia senese manata senese sciarpata senese
PARTITA DEL TIFO:  Il derby a Siena viene affrontato dagli ultras empolesi in treno e 3 pullman per i club. Tenendo conto che anche durante il tragitto (Castelfiorentino, Certaldo, Poggibonsi) molti altri tifosi salgono sul treno, la presenza empolese si aggira intorno alle 1050 unità. Appena arrivati allo stadio, notiamo subito la nuova curva senese, alta, a gradinata e subito dietro la porta. Poco prima dell’inizio della partita i senesi realizzano una ben fatta coreografia: prima svolgono un grosso striscione con scritto “Ore 18: tutti comodi. Inizia lo spettacolo”, dopodiché (dopo una scazzottata fra di loro, ma non era quello lo spettacolo) con cartoncini, a tutta curva, realizzano due strisce bianche e nere alternate su cui campeggia di colore rosso un “12”. Abbastanza semplice ma d’impatto e l’effetto visivo non è niente male. Inizia la partita ed insieme parte anche il confronto vocale tra le due tifoserie: ciascuna curva canta incessantemente facendosi sentire l’una all’altra. A metà primo tempo i senesi srotolano un altro striscione tenuto a mano: “Empoli 17-11-00. Qui nessuno dimentica”, in riferimento agli incidenti di Empoli – Siena di quella data con diversi diffidati per atti vandalici. Sul campo l’Empoli non gioca male; si manovra l’azione e poi al momento di concludere gli attaccanti si smarriscono. Dopodiché sono due rigori nel primo tempo a distruggere quel poco di buono da noi costruito. Sotto di due gol e con la squadra in 10, è in arrivo l’ennesima disfatta. E così è. Chiesa e Flo completano l’umiliazione nelle ripresa suscitando la gioia del popolo senese. Il Siena sembra addirittura fermarsi per non umiliarci ancora di più. Noi invece, come già era successo a Torino, dal quarto gol sino alla fine cantiamo a squarciagola e sventoliamo le nostre bandiere senza sosta. Sicuramente molti senesi si saranno stropicciati gli occhi nel vederci cantare con così grande intensità nonostante un passivo così pesante. Anzi, la sconfitta è stata senz’altro uno sprone a cantare di più proprio per dissociarci dalla prestazione della squadra e far vedere che noi lottiamo per 90 minuti. Prima di ripartire la polizia ci tiene un’ora intera dentro lo stadio. Quando siamo tutti fuori dallo stadio e pronti per ripartire ci sono alcune scaramucce con la polizia e vola anche qualche manganellata. Una volta tornata la calma veniamo accompagnati alla stazione dove prendiamo il treno alle 21.45. A Poggibonsi mentre il treno sta ripartendo dopo la fermata i primi vagoni sono stati oggetto di un lancio di sassi, viene tirato il freno e rincorsi gli autori del lancio che però nel frattempo riescono a dileguarsi. Ma il treno non riesce a ripartire. Siamo costretti ad aspettare due ore. Durante l’attesa ci sono stati altri problemi con la polizia che accorreva man mano alla stazione da Siena e subito iniziava a menare con gli empolesi che si difendevano. Ci sono stati lanci di pietre contro i celerini che hanno risposto con alcune mini-cariche che miravano a farci stare sul treno. Una volta ripartiti però il treno non è in condizioni di andare forte e ci muoviamo poco più che a passo d’uomo. L’arrivo ad Empoli è alle 1.45, quasi 6 ore dopo il termine della partita, e giocavamo a 70 Km. Trasferta da archiviare al più presto sia per il risultato che per l’interminabile viaggio di ritorno.
Vista dai senesi: Al Franchi c'è l'UNICO derby della stagione e proprio per questa occasione arriva la prima vittoria del Siena in serie A. La curva l'onora con una bella coreografia: con i cartoncini viene raffigurata la maglia storica del Siena a scacchi bianconera con sopra il numero 12. Il tifo è molto buono e certi errori fatti nella prima partita con l'Inter sembrano essere stati capiti e superati. Gli empolesi arrivano con il treno di linea e con 3 pulman per un totale di circa 700 unità, numero abbastanza deludente. A fargli compagnia ci sono anche perugini e montevarchini. Durante il primo tempo appaiono un pò spenti delusi anche dall'andamento della partita ma poi quando ormai il risultato è segnato definitivamente in nostro favore tirano fuori l'orgoglio e iniziano a tifare in modo più convincente. Nei minuti finali tutto il Franchi si esibisce in delle ole festanti. Il dopo partita, grazie anche al completo isolamento da parte della polizia dell'intero quartiere di San Prospero fila molto liscio, da segnalare solo qualche sassata. Gli empolesi invece sfogano la loro rabbia danneggiando i pullman che li trasportano alla stazione e facendo danni alla stazione di Poggibonsi. Qui a detta di loro la reazione è dovuta ad una sassaiola che l'ha colpiti poco prima della stazione. Voto agli empolesi: 6-.     (da roburalcool)
23 Settembre 2003 - Indagini sugli incidenti a Siena - A quarantotto ore dalla conclusione del derby Siena-Empoli c'è il primo tifoso denunciato. Si tratta di un supporter azzurro che secondo gli investigatori del commissariato di Empoli avrebbe danneggiato (un finestrino rotto) un autobus del Train dove era salito per raggiungere il «Franchi». Il giovane del quale non sono state fornite le generalità è verosimile che non rimarrà l'unico a finire nei guai. In queste ore infatti gli uomini della questura di Siena e i loro colleghi fiorentini stanno visionando una serie di filmati fatti durante la partita e alla stazione di Poggibonsi dove a notte fonda sono accaduti spiacevoli episodi quali una violenta sassaiola contro le forze dell'ordine e danneggiamenti alla vetrina di un ristorante che si affaccia sui binari e a un idrante. Anche in questo caso qualcuno ha eseguito delle riprese. Così come già nel pomeriggio di ieri la polizia ha iniziato a controllare, fotogramma dopo fotogramma, quanto registrato durante il derby. Gli investigatori stanno cercando di dare un volto e un nome ai tifosi che hanno lanciato nel corso dell'incontro di calcio dei fumogeni. Secondo le prime indiscrezioni saranno necessari ancora alcuni giorni per completare gli accertamenti in atto. Poi le informative verranno consegnate al questore e questi su input del giudice prenderà, se ci saranno gli estremi, provvedimenti di inibizione a manifestazioni sportiva.    (La Nazione)
Auto
dirigenti danneggiate - dirigenti danneggiate - Tensione in casa Empoli dopo l'inizio di stagione non certo positivo. Alcuni vandali si sono scatenati, danneggiando le automobili del presidente Corsi, del direttore sportivo Vitale e del tecnico Baldini, quest'ultimo invitato a fare le valigie.        (TelevideoRai)


(Serie B 2001/02)

La scheda dei tifosi avversari
SIENA
da FANZINE RANGERS N. 83 del 25/11/2001

Gruppo principale: Ultras Fighters 1979 
Altri Gruppi: Robur Alcool, Gruppo d'Azione, G.A.R.S.1260, Centro Storico, Prosecco Boys, Reggae Boyz, Fans, Brigata Acqua Calda, Brigata Spendereccia, Teste Matte, Orda Lorda, Guinness Draught, Fedelissimi, Pietriccio Presente, Mods, Robur Ghibellina, Sturm Truppen, The Firm, Quelli del Gotto, , Compagni di Sbornie.
Siti Internet: www.tifonet.com/roburalcool  (Robur Alcool), www.geocities.com/fedelissimi1970  (Fedelissimi), www.tifonet.it/gars1260  (Gars), http://utenti.tripod.it/ufsanprospero  (U.F.S.Prospero)
Politica: Su posizioni prevalentemente di destra 

Settore: Curva Robur (Nord), tranne Fedelissimi, SturmTruppen e Robur Ghibellina in Gradinata
Amicizie: Pistoiese, Como
Rivalità: In generale tutte le meridionali e toscane. In particolare: Fiorentina, Empoli, Crotone, Grosseto, Livorno, Salernitana, Ternana, Cosenza, Montevarchi, Spal, Reggiana, Lucchese
Curiosità: -Gli Ultras Fighters nascono nel '79, dalla fusione di Fighters Black & White, Brigate Bianconere e Siena Club S.Prospero; tra alti e bassi arrivano al ventennale, celebrato con la stampa del libro "Oltre la passione...20 anni di Ultras Fighters Siena 1979". Molto importante la sezione S.Prospero, composta nei primi anni '80 da una decina di ragazzi, tutti provenienti dal quartiere omonimo, e da circa 100 aggregati di altre zone della città. Non essendo ancora costruita la curva, il gruppo in quel periodo prende posto in gradinata. All'inizio dell'83/84 viene alla luce il nuovo striscione degli U.F. con la scritta "ad ossi", copiata in seguito dalle W.S.B. Cesena. -I G.A.R.S. 1260 (Gruppo Antica Repubblica Senese) nascono nel febbraio 2000, in Siena-Montevarchi. Come Robur Alcool e Centro Storico è in prevalenza composto da ragazzi di contrada. 1260 è l'anno della battaglia di Montaperti, che vide i Ghibellini, guidati dai senesi, sconfiggere i Guelfi fiorentini. Sono nati in Curva Robur, ma in seguito a dissidi e polemiche con elementi di altri gruppi sulle responsabilità in seguito ai vandalismi di Empoli del 2000 e le poche diffide (1 su un totale di 11), si spostarono nell'altra curva, salvo poi, tornare nella Robur, riallacciando e appianando i rapporti con gli altri gruppi. -La Robur Alcool nasce nel '97 da un distaccamento degli U.F., dovuto solo al modo differente di vivere la partita. Non si definiscono ultras in senso stretto perché, dopo tanti anni al seguito del Siena, hanno constatato che la famosa mentalità ultras è ormai morta e quindi seguono una linea più goliardica, passionale, ma senza il dover essere per forza ovunque, anche se è rarissimo che saltino una trasferta, avendo sempre ben presenti le tradizioni della città. Lo zoccolo duro è composto da circa 30 elementi, ma in molti si identificano col gruppo, che rappresenta un punto di riferimento per tanti tifosi senesi. -I Fedelissimi, che occupano la parte centrale della gradinata, nascono nel dicembre '70, fondati da 10 persone; molti sono gli iscritti, più di 300 le trasferte organizzate, bella e ampia la nuova sede, ottimo il rapporto con gli Ultras, sempre stato amichevole, trasferte organizzate insieme e riunioni per preparare coreografie e contestazioni. Stampano la Fanzine "Il Fedelissimo" e lo scorso anno dettero alle stampe il libro "Noi e la Robur". -Il Gruppo d'Azione, il cui nome testimonia la fede politica di questi giovani, nasce nel '90. -Le Teste Matte, nate del '99, sono la costola giovane degli U.F. -Il Centro Storico nasce nel 2000, ad opera di giovani e attivi contradaioli. -Dall'inizio del campionato nuovo assetto della curva bianconera: la Robur Alcool ha abbandonato il settore accanto alla gradinata, dopo i buoni risultati dello scorso anno, spostandosi alla destra degli U.F. -Nel derby Siena-Empoli dello scorso aprile furono proclamati 5 minuti di sciopero vocale contro gli incresciosi episodi che caratterizzarono la partita d'andata, quando alcuni ultrà senesi devastarono Empoli, scatenando la brutale reazione delle forze dell'ordine. Al centro della polemica il comportamento di quest'ultime e le numerose ingiuste diffide piovute sui senesi, che esposero lo striscione "17/11/2000: il nostro silenzio, la voce di chi oggi non c'è". Gli empolesi, circa 400, si unirono alla protesta, sistemati nel settore in cemento della Curva S. Domenico, in quanto il settore ospiti, in acciaio, era stato cosparso di colla “da ignoti”. I senesi lasciarono in curva 3 striscioni di club azzurri rubati di notte diversi anni fa, ma la restituzione non venne gradita dagli empolesi che li ributtarono in campo. Scialbo nell'occasione il tifo dei senesi. -Ironico lo striscione "31-03: Siena ghibellina festeggia la fine della Fiorentina!!", gioco di parole con la famosa bistecca e gli antichi rivali di sempre, esposto in SI-Torino della scorsa primavera. -Rinnovato domenica scorsa il solido gemellaggio coi pistoiesi, che hanno esposto a inizio gara lo striscione "Salutiamo i nostri fratelli senesi", applaudito da tutto lo stadio. Frequenti sono le visite reciproche fra le due tifoserie. -In Siena-Vicenza striscione al contrario degli U.F., che esprimono così il malumore nei confronti della Società. A fine gara parte la contestazione al presidente Leo Salvetti, che si dimette in serata. -Bellissimo lo striscione "In cielo brilla una stella in più ciao Francesco", apparso lo scorso anno in diverse gare casalinghe, per ricordarne la prematura scomparsa. In trasferta fu portato lo stendardo "Checco vive con noi". -Fino a 2 anni fa esisteva una sorta di gemellaggio coi pisani, rotto per futili motivi.
Il nostro giudizio: Il ritorno in Serie B dopo oltre 50 anni aveva riacceso l'entusiasmo intorno alla squadra, che ha raggiunto lo scorso anno una meritata ed esaltante salvezza, trascinata da un pubblico caloroso, che mai ha fatto mancare il suo apporto,sia in casa che in trasferta, dove il seguito è stato più che buono (2500 a Empoli, 1400 a Torino, 1200 a Venezia). Sono stati anche capaci di realizzare variopinte coreografie, come quella col Torino ("Robur 1904"), che ha coinvolto quasi tutti i settori dello stadio, e con la Sampdoria in notturna. Bisogna prendere atto di un miglioramento notevole del tifo sotto l'aspetto numerico e organizzativo, rispetto a qualche anno fa, anche se vocalmente sono piuttosto discontinui, certamente non aiutati dall’anomala conformazione della curva, dove molti ancora sono quelli che se ne stanno zitti. Il tifo quest'anno ha risentito della partenza ad handicap della squadra. Una tifoseria piuttosto umorale quindi, capace di andare in 2500 all'Olimpico in Coppa Italia con la Lazio (del resto chissà quando ci ritorneranno...), come di essere in appena 3000 in casa con la Pistoiese. La media spettatori è comunque buona se si considera il bacino d'utenza (Siena città conta solo 60 mila abitanti), la radicata mentalità contradaiola e la freddezza della provincia, restìa ad appassionarsi alle sorti del Siena.


LE PARTITE DEL TIFO - SERIE B 2001/02

Giornata 33 - Lun  29/04/2002      SIENA - Empoli - 1-1                           Di Natale / Argilli
Un derby spostato al Lunedì sera (“Pay-Tv v v Pay-Tv v v Pay-Tv v v vaffancuuulooo”) che ci crea problemi per l’organizzazione: c’è il problema che non ci sono treni per il ritorno fino alle 6 del mattino. Pullman non se ne trovano. Dopo innumerevoli viaggi al Commissariato, la Polizia ci assicura in via ufficiosa che ci sarà un treno per il ritorno. Iniziamo le prenotazioni. Il sabato però il Prefetto comunica che non ci sarà nessun treno per noi e invita tutti ad andare con le auto proprie. I giornali locali amplificano la notizia del “Viaggio senza ritorno fino alle 6 del mattino”. Noi non possiamo fare diversamente, impossibile organizzarsi in altro modo: andiamo lo stesso in treno sicuri come esperienza insegna che in qualche modo torneremo, almeno si spera. Chiaro però che con un battage pubblicitario così negativo chi aveva da andare al lavoro la mattina dopo non poteva rischiare. Le soluzioni sono o stare a casa oppure organizzare in auto la trasferta. Alla stazione siamo in 600 circa (altri 300 con i 6 pullman organizzati dall’Unione e gli altri in auto). Lungo le stazioni del tragitto raccogliamo altri ragazzi (Castelfiorentino, Certaldo e quelli di San Gimignano a Poggibonsi). Ci portano allo stadio su 8 pullman arancioni, pigiati come le sardine e superscortati. Circa 1200 empolesi per questa trasferta (alcuni sono entrati senza biglietto) non sono molti ma viste le difficoltà e il giorno feriale potevamo essere anche meno. Con noi gli amici di Montevarchi e del Perugia. Lo stadio di Siena è pieno (oltre 7.000 i senesi) per noi è in gioco la serie A e per loro la permanenza in serie B. La loro squadra è in salute (nelle ultime 7 partite 6 vittorie e un pareggio) e sperano nel colpaccio. In maratona una trentina di brasiliani scatenano una mini torcida pro Pinga e Jeda (brasiliani del Siena). Sempre in gradinata uno striscione con scritto: “Siena & Mens Sana: Il nostro pensiero non cambia” che esprime il malumore dei tifosi senesi del calcio verso la più blasonata squadra locale di basket. La curva senese organizza la coreografia distribuendo palloncini bianchi e mettendo al centro un bandierone nero con lo stemma del Siena e stendardi che formano “ROBUR 1904”mentre dietro vengono accese alcune torce. Ci mostrano lo striscione “Empolese ultrà da serie A…AH AH AH”. Noi rispondiamo con una bellissima torciata iniziale e con bandiere e stendardi. Il colpo d’occhio del nostro settore doppio è buono. Noi facciamo un buon tifo vocale, anche i senesi partono bene ma improvvisamente “Borda dentro” (come diceva uno stendardo nel nostro settore) passiamo in vantaggio. La gioia è grande, abbiamo ritrovato il nostro bell’Empoli. Loro spesso stanno in silenzio colpiti dalla paura di perdere. Si fanno notare per alcuni momenti di tifo che coinvolge tutto lo stadio, specialmente durante un “chi non salta è un empolese”. Nel secondo tempo siamo noi ad affievolirci un pò, la squadra torna ad essere spenta e ancora una volta irriconoscibile. Al pareggio del Siena, che aspettavamo da un momento all’altro, un loro giocatore, Cavallo, viene sotto di noi e ci sbeffeggia platealmente, qualcuno gli tira alcune torce accese che lui ributta verso il nostro settore. Alla fine il pareggio ci sta anche bene, manteniamo 5 punti dal Napoli (5°). La polizia impedisce a chi deve tornare in auto di uscire lasciando tutti nello stadio per oltre mezz’ora, finchè i senesi non sono tutti usciti. Il ritorno per chi è in auto si preannuncia pericoloso. Per noi ultras, come speravamo, invece fuori erano pronti 10 pullman per portarci a Empoli (un grazie al Comune di Siena) scortati con tutte le forze disponibili che dovevano tornare a Firenze. Le auto sono state invece lasciate al loro destino e molte sono incappati nei “posti di blocco”, nel frattempo organizzati lungo la strada. Non sarebbe successo niente se la Polizia li avesse fatti uscire prima (“Affari vostri” è stato risposto). Se avessimo dato retta a loro e fossimo venuti tutti in auto sarebbe successo un macello, da entrambe le parti, sarebbe stato impossibile controllare tutto e tutti con uno stadio messo così male in centrocittà. Molti si sono trovati in 30 contro 4, con danni alle auto e qualcuno anche personali, quasi tutti erano tifosi normali. Un bel gesto eroico dei nostri cuginetti, quasi quanto quello del furto degli striscioni dei club durante la notte nello stadio a Empoli. Quando passa la colonna dei 16 pullman superscortati volano alcuni sassi, qualcuno forza le portiere e scende, ma la numerosa Polizia, rimette tutti sui pullman e via verso Empoli.

        IL DERBY VISTO DAI SENESI Dal sito Roburalcool  www.tifonet.com/roburalcool
Quasi 9.000 spettatori fanno da cornice a questa partita che era per noi fondamentale per il raggiungimento della salvezza mentre per gli empolesi per la promozione in serie A. La coreografia preparata è stata semplice ma di buon effetto. Nei due lati della curva sono stati distribuiti 3.000 palloncini bianchi ,in mezzo troneggiava il bandierone nero con il simbolo del Siena mentre in alto sono state accese diverse torce. In gradinata oltre ai fumogeni era presente un bandierone del Brasile portatoci da un trentina di brasiliani venuti a Siena a trovare il connazionale Pinga. Gli empolesi sono arrivati metà in treno (pur non avendo il treno di ritorno) e metà in auto per un totale di 1.044 biglietti venduti (dato ufficiale). Presenti tra di loro anche i gemellati perugini e montevarchini. Vista la vicinanza della trasferta e l'importanza che rivestiva questo derby il numero è apparso assai esiguo ma ormai è noto che il pubblico empolese sta vivendo un momento non certo felice almeno per quel che riguarda le presenze. Gli empolesi si sono divisi nei due spicchi riservati ai tifosi ospiti ma solo uno ha tifato mentre l'altro è quasi sempre rimasto in silenzio. Nel complesso gli ultras hanno fatto un buon tifo per tutta la partita e ben riuscita è stata la sciarpata del II tempo.
A fine partita circa 200 senesi si sono appostati fuori dallo stadio ad attendere gli empolesi rimasti all'interno dell'impianto. Gli empolesi arrivati in treno sono stati trattenuti mentre gli altri (circa la metà) sono stati fatti uscire per raggiungere le loro auto. Proprio in questo frangente nonostante la scorta della polizia sono partiti gli agguati dei tifosi senesi verso le auto incolonnate degli empolesi. Molte le auto danneggiate e gli empolesi feriti, due dei quali sono stati ricoverati in ospedale. A farne le spese sono stati anche i gemellati perugini (che hanno perso una bandierina) ed i montevarchini). 
Per riuscire a far uscire dalla città le macchine empolesi la celere è dovuta intervenire in modo energico. A farne le spese sono stati 5 senesi che si trovavano dentro ad un bar che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso. La celere credendo di trovare all'interno del locale gli ultras senesi hanno caricato dentro al bar in modo violento ed indiscriminato ferendo persone che neanche erano presenti alla partita e che hanno poi fatto denuncia contro le forze dell'ordine. Gli ultras vista la scena si sono surriscaldati ed è iniziato un parapiglia con lancio di seggiole,tavolini,sassi e bottiglie al quale la celere ha risposto con il lancio di lacrimogeni. Durante gli scontri 4 poliziotti sono rimasti feriti. Altre cariche hanno disperso i tifosi senesi rendendo così possibile l'uscita degli empolesi arrivati in treno ma poi fatti ripartire in pulman. Ad attendere quindi il secondo scaglione di empolesi è rimasto solo un gruppetto di senesi che vedendo i pulman hanno iniziato una sassaiola. Qualche empolese ha tentato poi di scendere dai mezzi ma la celere li ha fatti subito rientrare senza problemi.

   
                                                                                                                     Voto agli empolesi: 6.5

1200 empolesi a Siena 2001/02

Giornata 14 - 25/11/2001    Empoli - SIENA     2-1                  Rocchi / Scalzo / Atzori
Ecco, il Siena per il secondo derby di quest'anno. E il pubblico finalmente sembra accorgersene: la maratona è piena più del solito. I senesi saranno all'incirca 400, divisi fra pulman, treno e auto; impossibile ripetere l'exploit dell'anno scorso quando vennero in oltre 2000. I senesi esordiscono con uno striscione con scritto: "Salutiamo la terza squadra di Firenze". La coreografia da parte nostra è molto semplice: vengono distribuite a tutta la maratona bandierine azzurre da sventolare all'ingresso delle squadre mentre i gruppi ultras alzano il maggior numero possibile di bandiere e stendardi assieme a torce e fumogeni. Vista da dentro sembra essere riuscita bene. I senesi deludono molto e non si sentono quasi mai, a volte sembrano assistere in rigoroso silenzio: complice sicuramente la posizione in classifica della loro squadra e la rassegnazione che trapela dai loro cori, nei quali loro per primi si danno già in B. La maratona invece freme sulle ali dell'entusiasmo del gol segnato e del Siena che gioca in 9. I senesi tolgono tutti gli striscioni, crediamo in segno di contestazione e sembrano in procinto di partire prima del termine della partita. Ma un gol inaspettato riaccende i loro entusiasmi fin lì sopiti e riprendono a tifare. Ma nemmeno noi riusciamo ad abbatterci e nell'ultimo quarto d'ora cerchiamo di sostenere a più non posso la squadra credendoci fino in fondo, anche se ormai non ci crediamo neppure noi. E proprio al 90° (come la precedente partita a Terni) il nostro sforzo viene ripagato col gol che fa esplodere letteralmente la maratona in un entusiasmo incontenibile coma da tempo non si vedeva. Una vittoria che ci proietta da soli in vetta alla classifica. Nel dopopartita, qualche empolese, in tutta tranquillità, è riuscito a penetrare nel piazzale del settore ospiti, ma dato l’intervento delle Forze dell’Ordine non è successo nulla.



(Serie B 2000/01)

Dal sito degli UFS. Prospero Siena
da FANZA UFSProspero del 14/04/2001

ACCIDEMPOLI!!

L’inimicizia con l’Empoli, di odio non si può proprio parlare, risale ad un campionato dei primi anni ottanta. Dopopartita un po’ agitato ad Empoli con qualche ceffone reciproco al novantesimo ed inevitabile risposta bianconera al ritorno. Quell’anno gli empolesi se lo dovrebbero ricordare ancora bene; difatti entrarono al Rastrello al grido di C2 C2 ed uscirono, chi ce la fece, un nanosecondo dopo di corsa battendosi i piedi nel culo. Gli scontri, anche se per parlare di scontri bisognerebbe parlare di due fazioni che si contrastano e così non fu, durarono anche durante la partita. Risultato: gli empolesi non attaccarono striscioni, si sparpagliarono dentro lo stadio, non esultarono ai loro due gol. Poi la rivalità è scemata, anche perché pur trattandosi di derby regionale, questa partita non è sentita dalla tifoseria bianconera come una di quelle “fondamentali”. Anzi, anche se sparisse questo derby nessuno ne sentirebbe la mancanza, al contrario di quelli con il Grosseto e l’Arezzo. Da ricordare la trasferta degli empolesi in 700/800 dei primi anni novanta e la partita di andata al Castellani, uno stadio che rivaleggia per antiesteticità con il Rastrello(!), Nostra in quasi tremila unità. Motivi di rivalsa non ne abbiamo verso i biancazzurri, visto che all’andata i ‘problemi’ li avemmo con la polizia e non con gli ultrà empolesi. Uniche due figure da tenere d’occhio sono l’ex giocatore del Siena Baldini, segnalatosi per l’antisportività all’andata, ed il suo degno compagno Bianconi che entrò su Cavallo a piedi uniti con il chiaro intento di far male. Chi invece si comportò da grande personaggio fu Silvio Baldini attuale allenatore dell’Empoli e stimato ex Trainer del Siena targato miseramente Paganini. Per tornare agli empolesi, l’ultima cosa che c’è da dire è che di solito in casa si trovano in maratona; forse perché il loro esiguo numero li spinge a fare massa in un settore dove comunque qualche altro sportivo trova posto. Si considerano Ultrà ma non vanno in curva: praticamente come uno che si proclama gran trombatore e si fa le seghe! Che tristezza supersonica! 
A parte questo la qualità dei pochi tifosi biancoazzurri è abbastanza alta, visto i trascorsi sportivi dell’Empoli Calcio, una squadretta di una piccola provincia che si è misurata con le metropoli del calcio italiano e che si è tolta anche grandi soddisfazioni.
Il Derby è tutto qui, un derby che ha portato dieci diffide a dei nostri amici che non le meritavano.

da FANZINE RANGERS N. 76 del 08/04/2001

NON FACCIAMO I SENESI!!

Sabato prossimo finalmente ci sarà il derby di ritorno a Siena. Un derby che mancava da molto tempo e che ha creato non pochi problemi di ordine pubblico ad Empoli nella partita di andata. Ci sembra doveroso fare un appello a tutti quelli che affronteranno la trasferta. Questo appello lo facciamo noi dei Rangers della Vecchia Guardia ma siamo sicuri che questa opinione è in gran parte condivisa anche dagli altri gruppi della maratona. NON FACCIAMO I SENESI. E’ logico che qualcuno abbia qualche animosità di rivalsa verso i cugini senesi dopo quello che hanno fatto (anzi disfatto) in città nella partita di andata. Ma l’importante secondo noi è non scendere sul loro stesso piano cercando di rendere questi danni. Siamo sicuramente contrari a questi infamanti gesti di distruzione indiscriminata. Di ultras non hanno niente, come niente hanno di eroico. Sono solo gesti da vigliacchi e da teppisti che non fanno certamente onore a chi osa definirsi come Ultras. Non fa parte della mentalità di un ultras distruggere cose che non possono difendersi come auto, vetrine, finestre, ecc. Un vero ultras se c’è da menare le mani non si tira certo indietro per difendere il proprio onore e la propria identità, ma altrimenti si comporta civilmente. Diamogli una lezione sotto tutti i punti di vista. Facciamogli vedere che noi Ultras Empoli siamo più maturi e con più mentalità di loro. Che noi siamo abituati a ben altre tifoserie che negli anni hanno imparato a rispettarci per il nostro valore e il nostro modo di essere Ultras. Dimostriamogli che noi siamo migliori di loro, sotto ogni aspetto. Sommergiamoli col nostro tifo. Affrontiamoli in uno scontro a viso aperto se c’è la possibilità. ….…ma per piacere NON FACCIAMO I SENESI!!


SIENA
da FANZINE RANGERS N. 70 del 17/11/2000

Gruppo principale: Ultras Fighters (1979)
Altri Gruppi: Robur Alcool ('97), Gruppo d'Azione ('90), Teste Matte ('99), G.A.R.S.1260 (2000), Centro Storico (2000), Uf S.Prospero, Prosecco Boys, Fedelissimi ('70), Robur Ghibellina, Sturm Truppen, Brigata Spendereccia, Brigata Acqua calda, Reggae Boyz, Mods, Compagni di Sbornie, Quelli del Gotta
lSiti Internet: www.tifonet.com/roburalcool  (Robur Alcool), www.geocities.com/fedelissimi1970   (Fedelissimi), www.tifonet.it/gars1260   (Gars), http://utenti.tripod.it/ufssanprospero   (UF S.Prospero)
Politica: su posizioni prevalentemente di destra
Settore: Curva Robur (Nord), tranne Fedelissimi, Robur Ghibellina e Sturm Truppen in gradinata 
Amicizie: Pistoiese, Como
Rivalità: In generale tutte le squadre meridionali e toscane. In particolare: Empoli, Crotone, Salernitana, Cosenza, Fiorentina, Livorno, Arezzo, Grosseto, Prato, Ternana, Ischia, Spal, , Reggiana.
Curiosità: -Per gli Ultras Fighters la scorsa stagione è coincisa coi festeggiamenti del ventennale e con la promozione in B. Il gruppo in concomitanza dei vent'anni ha stampato un libro celebrativo "Oltre la passione...20 anni di Ultras Fighters Siena 1979". Nati alla fine del '79 dalla fusione di Fighters Black & White, Brigate Bianconere e Siena Club S.Prospero, si sono fatti rispettare e stimare fino al 1985; poi, tra l'86 e l'88, conseguentemente alle numerose denunce dopo gli incidenti coi salernitani e alla retrocessione della squadra, il gruppo si sfalda e imbocca una strada oscura e difficile. Dopo la parentesi della Gioventù Ghibellina a tirar le fila della curva, i Fighters nel '93 vengono rifondati. Quella colonna di tifosi forma l'attuale direttivo, che ha un'età media di 26-27 anni. Negli anni '80 i Fighters erano tendenzialmente di sinistra. Caratteristico lo striscione coi caratteri ad ossa. -Il gruppo dei G.A.R.S.1260, composto da ragazzi di giovane età, è nato lo scorso febbraio: Gruppo Antica Repubblica Senese. 1260 è l'anno della battaglia di Montaperti, vinta dai ghibellini, di cui ogni senese conosce a memoria i minimi particolari. -Gars, Robur Alcool e Centro Storico sono prevalentemente composti da ragazzi di contrada. -Teste Matte (la costola giovane degli UF)e Fedelissimi hanno un'amicizia coi tifosi del Como. -Il Robur Alcool, nato da un distaccamento degli UF, coi quali hanno mantenuto un buon rapporto, è composto da ragazzi dai 22 ai 33 anni. Come Gars e Centro Storico non si definiscono ultras, ma goliardici tifosi. Lo zoccolo duro può contare su circa 30 elementi. Il gruppo ha raggiunto in curva lo stesso peso degli UF. -Robur Alcool, Centro Storico e Gars occupano il settore nuovo, a sinistra della zona centrale con l'intenzione di far cantare anche i tifosi meno caldi. -Recentemente è stato costituito il Coordinamento della Curva, al quale aderiscono tutti i gruppi, anche quelli di contrada. -Tra senesi e pistoiesi esiste uno dei gemellaggi più inossidabili del panorama ultras. -In Siena-Venezia del 1/11/00 erano presenti i pistoiesi, gemellati con entrambe le tifoserie: il "1982", non più in sintonia con la curva senese, è andato coi veneziani; il resto dei gruppi arancioni coi senesi. -Nel dopopartita di Montevarchi-SI dello scorso anno, tre tifosi bianconeri furono denunciati con l'accusa di tentato omicidio e danneggiamento aggravato, per aver tentato di bruciare un'auto, cercato di investire il proprietario che si era ribellato, e lanciato una rudimentale bottiglia incendiaria. -Due anni fa, prima di Siena-Livorno, assaltarono il pullman dei giocatori amaranto, ferendone alcuni. -Il concerto in occasione del giorno della promozione è stato pagato dalla curva, che a volte fa le veci della Società. -La curva da quest'anno è dotata di impianto stereofonico. -In SI-Livorno dello scorso anno esposero lo striscione "Onore alla tigre Arcadio", parafrasando il famoso "onore alla tigre Arkan" dei laziali. -L'avversione per le squadre meridionali deriva dalla presenza nella città di migliaia di studenti universitari provenienti da quelle zone. -Gli UF S.Prospero rappresentano la vecchia guardia. -I Fedelissimi, che varcano la prestigiosa soglia dei trent'anni, stampano la fanzine "Il Fedelissimo".
Il nostro giudizio: La tifoseria senese negli anni passati non ha mai brillato per partecipazione, passionalità e presenza, risultando scialba, disunita e quasi inconsistente. Bisogna però prendere atto che negli ultimi tempi, grazie soprattutto alla bella galoppata dell'anno scorso, culminata con la promozione, il tifo è notevolmente migliorato sotto l'aspetto numerico, organizzativo, vocale e coreografico, pur non raggiungendo ancora livelli ragguardevoli. Infatti il tifo non è continuo e molti sono ancora quelli che se ne stanno zitti in curva durante la partita. C'e da dire che la divisione della curva in settori non aiuta e che non deve essere facile essere ultrà in una città che mette il Palio avanti a tutto, dove le istituzioni contradaiole fanno parte della cultura politica e sociale di Siena. La presenza in trasferta ultimamente è buona, basti pensare ai 2.000 di Pisa e Lucca dello scorso anno e ai 1.400 di Torino di due domeniche fa


PROVERBIO TOSCANO
 SIENA DI TRE COSE E' PIENA - DI TORRI, CAMPANE E FIGLI DI PUTTANE


17/11/2000  Empoli - Siena (2-0)
Dal sito dei G.A.R.S. 1260 Siena www.tifonet.it/gars1260/ - (di Lorenzo) - Per questo sentitissimo derby, che mancava dal 1994/95, ci presentiamo ad Empoli in più di 2500 (treno + diversi pullman + molte auto). All'entrata allo stadio lo spettacolo è enorme: circa 5500 sono gli empolesi (quasi esaurita la Maratona, 3000 biglietti gratuiti distribuiti nelle scuole...). Ovviamente non mancano numerosi cori offensivi tra le due tifoserie, che all'entrata in campo non presentano alcuna coreografia. Striscioni provocatori dei locali ("C'è voluta la B per vedervi qui" - Si, ma loro verranno in 500?), e uno ricopiato da uno dei livornesi ("Senese improvvisato ultrà, il Palio la tua sola realtà"), che l'anno passato scrissero ai varesini in tono simile. Dicono del Palio, per lo meno a noi porta soldi, a Empoli che avranno se non qualche pollaio e qualche gelateria? Noi rispondiamo con dei due-aste goliardici ("Oh senza targa!", "Maccarone? Tu me provochi. E io te magno" e l'immancabile "Forza Arno"). Il tifo è ottimo da parte nostra, anche se al gol dell' 1-0 ci spegniamo un po', gli empolesi si distinguono per qualche batti mani e qualche coro lungo, visto l'andamento della gara noi non riusciamo ad esprimerci al meglio. Nel complesso sono buoni. La cosa che comunque ha fatto di più incazzare noi Senesi è stato il comportamento della celere, praticamente vergognosa, e di qualche esagitato, che aveva scambiato la trasferta di Empoli per una "compagna di Attila". Abbiamo raccolto diverse testimonianze da semplici tifosi, più o meno giovani, che sintetizziamo in un breve riassunto: "Il viaggio in treno, all'andata, si svolge regolarmente, anche se verremo a sapere dai quotidiani dei giorni successivi che è stato commesso  qualche danno, ma senza degenerare. All'altezza di Certaldo, come accade ogni volta che andiamo a Empoli, qualche "simpaticone" (forse le botte di qualche anno fa non gli erano bastate) decide di scagliare sassi all'indirizzo dei vagoni. Nessun ferito, solo un po' di paura. All'arrivo alla stazione empolese si verifica la prima carica della polizia: ad attendere i 1500 tifosi in treno ci sono solo 4 pullman!!!! Poco male, se ci fosse la disponibilità al dialogo da parte dei celerini (a Pisa, l'anno scorso, furono elogiati), non sarebbe successo nulla. Invece, una volta che i pullman si riempiono di tifosi, stipati dentro come sardine, le forze dell'ordine manganellano quelli rimasti fuori, intimandogli di salire: la reazione porta all'arresto di un ultrà ed al fermo di un altro tifoso. Riusciamo a salire con enorme difficoltà nei pullman, dove qualche facinoroso compie immotivatamente dei danni. Durante la prima fazione di gioco alcuni Senesi si sono fogati al cancello che divide il settore ospiti dal campo di gioco, lasciato scioccamente aperto dagli addetti dell'Empoli F.C. Tentativo rientrato grazie all'intervento delle forze dell'ordine. Alla fine del primo tempo qualche tifoso sparge la voce che verso la parte sinistra della Curva qualcuno vuole rubare gli striscioni (ma le cause sono molteplici); diversi ultras accorrono a vedere cosa stia accadendo e la celere si schiera; inizia una rissa che dura circa 10 minuti, alla fine sono una decina i Senesi contusi e un'altra decina i poliziotti feriti, dei quali 5 in modo serio. La vergogna non è stata la carica della polizia al gruppo dei Senesi che si era schierato (una volta che era stato constatato che gli striscioni erano al sicuro, nessuno voleva far baldoria), ma la carica a donne, ragazzi giovani e anziani. Alcuni giovani, mentre i poliziotti correvano a sedare la rissa, si erano fermati in fondo alla tribuna con le mani in alto, ma sono stati violentemente percossi!!!! Finita la gara, il corteo riparte (questa volta a piedi) per recarsi alla stazione, ma il corteo è troppo poco compatto e non c'è polizia dalle parti, di modo che qualche teppista può fare il bello ed il cattivo tempo indisturbato. Arrivati ad uno slargo le forze dell'ordine non intimano ai tifosi di fermare la marcia visto che il treno non era ancora arrivato; una volta che i tifosi si fermano, ripartono le manganellate!!!! Incredibile!!!!! Ovvio ma assolutamente non giustificabile che i tifosi, giunti ai limiti della pazienza, reagiscono e provocano gravi danni (in ogni caso da condannare) ad abitazioni e veicoli in sosta vietata non rimossi (!). La guerriglia dura a lungo, e numerose sono le cariche della polizia. Gli empolesi, in mezzo a tutto questo casino, non si fanno mai vedere. Anzi, una decina tentano di fare capolino, ma appena gli viene rivolta una "fogata" se la danno a gambe anche alla svelta... che eroi!!!! Per fortuna il treno riparte presto e non si verificano altri danni a persone e cose. All'arrivo alla stazione di Siena qualche facinoroso ha devastato completamente alcuni vagoni del treno, che le Ferrovie dello Stato saranno costrette a dismettere. Una notte che farà discutere a lungo. Ci chiediamo perché la polizia ha manganellato e provocato noi Senesi, che come molti ci riconoscono, siamo una tifoseria molto tranquilla, senza trascurare il pericolo sassaiole al treno. 
Voto agli Empolesi: 7

Dal sito dei Robur Alcool Siena www.tifonet.com/roburalcool/   Una guerra. Quella che doveva essere una partita calda si è trasformata in una vera serata di violenza. Da Siena sono partiti in 2700 (tanti i biglietti venduti ai senesi) divisi tra quelli venuti in treno (più della metà), quelli in pulman (circa 600) e quelli in auto. Gli incidenti sono iniziati subito dopo poco il nostro arrivo ad Empoli. Qui abbiamo trovato solo 3 pulman a nostra disposizione per caricarci e portarci allo stadio. Appena abbiamo accennato una protesta la celere ci ha caricato colpendo alla cieca. Questo ha provocato una reazione vigorosa da parte dei senesi tanto che la polizia si è trovata veramente in difficoltà ed in molti di essi abbiamo scorto uno sguardo di paura. La celere di Firenze è arrivata a dire che erano ormai 10 anni che non vedeva ad Empoli una difoseria così difficilmente controllabile. Arrivati allo stadio ci accorgiamo che in pratica metà dello stadio è occupato da senesi e se non fosse per i 3000 biglietti omaggio distribuiti nelle scuole, non tutti sfruttati, gli empolesi sarebbero stati in numero piuttosto esiguo (gli spettatori paganti sono 5000). Tra gli empolesi erano mescolati anche i montevarchini ed i perugini con lo stricione "Ingrifati". Il confronto canoro è nettamente vinto da noi tanto che gli empolesi sono costretti a cantare nei nostri momenti di silenzio. Inizialmente fanno una buona figura ma con il passare del tempo a cantare rimane solo la parte centrale della tribuna. All’inizio della partita espongono uno striscione “c’è voluta la B per vedervi qui” tanto ridicolo quanto bugiardo. Infatti in passato nonostante noi fossimo sempre nelle ultime posizioni non abbiamo mai disertato (se pur non in grandissimo numero) la trasferta di Empoli mentre loro pur sempre nelle sfere alte della classifica davano spettacoli non all’altezza della situazione.  Da registrare che durante il I° tempo c’è un tentativo di invasione di campo da parte senese, un cancello viene sfondato, che costringe la polizia ad effettuare una carica all’interno della curva bianconera. La polizia riesce a bloccare l’invasione ma è costretta ad uscire dalla curva. Nonostante la sconfitta a fine partita salutiamo la squadra cantando la Verbena. Il tragitto di ritorno stadio-stazione è caratterizzato da durissimi scontri tra senesi e forze dell’ordine. Purtroppo avvengono anche atti vandalici, oltretutto commessi da giovani alle prime armi, vandalismo che noi ci sentiamo di condannare in quanto considerato un gesto vile ed infantile che non rispecchia la nostra mentalità. Durante il ritorno un centinaio di senesi riesce ad uscire dal cordone della polizia alla ricerca degli empolesi che una volta raggiunti fanno una fuga da centometristi. Solo con l’arrivo della polizia trovano il coraggio di farsi avanti ma ormai la loro occasione per farsi rispettare era passata. Complimenti! Alla fine della nottata si contano 5 poliziotti feriti, 10 senesi contusi, due denunciati e danni al paese incalcolabili.
Voto agli empolesi: 6-

RASSEGNA STAMPA SUGLI INCIDENTI

Cori e sfottò prima e dopo la «battaglia» (Nazione -  Sport)
«C'è voluta la B per vedervi qui». E' empolese il primo atto del derby fra le tifoserie, vibrante come quello fra le squadre. Decine di fumogeni accolgono i giocatori in campo, mentre la voce dei tifosi ospiti all'inizio è più alta di quelli di casa. Poco dopo però il gol di Maccarone fa esplodere il «Castellani» e zittisce gli ospiti. E' il momento in cui la tensione al cancello fra la curva dei senesi e la pista di atletica raggiunge il culmine. Le forze dell'ordine impiegano diversi minuti per impedire un tentativo di invasione. Poi torna la calma e lo striscione "Senese improvvisato ultrà, il palio è la tua vera realtà" esposto nell'intervallo, restituisce un po' d'ironia agli spalti.

Maccarone segna la prima rete al 5' e mette a tacere gli oltre 2000 senesi

Tafferugli, ferite 10 persone   (Il Tirreno Nazionale)
Serata di scontri, in città e allo stadio. Il derby di calcio tra Empoli e Siena ha acceso gli animi degli ultrà senesi fin da quando hanno messo piede a Empoli. Anzi addirittura prima, in treno. Il convoglio che li ha portati a Empoli (sono arrivati intorno alle 19,30) alla stazione è stato in gran parte danneggiato: gli estintori divelti e gettati dai finestrini; scompartimenti e bagni rotti. Poi gli scontri sono avvenuti quando, scesi dal treno, sotto l'occhio vigile di quasi duecento agenti (a dar man forte alla polizia c'erano carabinieri e guardia di finanza, oltre ai vigili urbani) sono saliti sui pullman e sono stati portati nella zona sportiva. Infine dentro lo stadio dove s'è verificata un tentativo di invasione. Alla fine il contro dei feriti è di almeno dieci persone: cinque tifosi (uno portato all'ospedale) e cinque agenti, colpiti da monetine. Tutti, per fortuna, di lieve entità.

GLI INCIDENTI DEL DOPO DERBY (Il Tirreno - Empoli)
Un fermato e 10 feriti nella «guerriglia» degli ultrà
- - In via Roma e piazza Vittoria vetri rotti alle auto e cassonetti ribaltati
Auto danneggiate, cassonetti rovesciati; le transenne dei lavori in piazza della Vittoria divelte. Il bilancio dei danni del dopo derby non si ferma qui: c'è da mettere in conto una decina di feriti, tutti lievi e un fermato dalla polizia. Poi i danni in via Roma, alle auto e alle case. E al treno - che ha portato i tifosi a Empoli e che li ha riportati a Siena - danneggiato in più parti. Dalle 19,30 di ieri in città si è respirato aria di guerriglia urbana. I primi incidenti si sono verificati proprio sul convoglio ferroviario che ha portato gli ultras senesi a Empoli: danni ai bagni e estintori divenlti e gettati dai finestrini. Poi i primi scontri con le forze dell'ordine: in piazza don Minzoni quando gli agenti di polizia (oltre un centinaio), i carabinieri e la guardia di Finanza (un altro centinaio) hanno cercato di far salire su alcuni autobus della Lazzi i gruppi dei tifosi senesi. C'è stato un po' di parapiglia; uno scontro fra pullman. Poi, per fortuna, tutto è filato liscio, fino allo stadio. Ma dopo poco più di mezz'ora, trascorsa tra i soliti cori e striscioni offensivi, s'è riaccesa la mischia. Forse per colpa di quel che stava succedendo in campo (le espulsioni di Vitale, Sala e Traversa si erano appena verificate). Complice anche un cancello che, misterioramente s'è aperto in curva Sud: qualcuno ha cercato di fare invasione di casmpo e gli agenti della polizia sono stati costretti a caricare per far cambiare loro idea. Tre giovani tifosi sono rimasti feriti. Il più grave (un taglio al cuoio capelluto) è stato portato al pronto soccorso da un'ambulanza della Misericordia, per i punti di sutura. Sono rimasti contusi anche alcuni agenti, almeno tre, feriti sotto il lancio di monetine e di pietre. Alla fine della gara si sono riaccesi gli animi. I tifosi senesi sono stati accompagnati a piedi alla stazione (il treno partiva intorno alle 11,45). Lungo il tragitto, noncuranti del cordone di polizia, hanno ripetutamente continuato a fare danni. Prima nel parcheggio di via Bisarnella (un vetro del palazzo della Lince è stato mandato in frantumi). Poi in via Carducci, dove una decina di auto parcheggiate sono state prese a calci a bastonate: carrozzerie ammaccate e vetri rotti. In piazza della Vittoria altri danni: sono state prese di mira le autovetture lasciate incautamente in sosta (nonostante i cartelli di divieto); i cassonetti ribaltati le transenne che delimitano la zona dove si stanno effettuando i lavori. E la scena si è ripetuta anche lungo via Roma dove la polizia è stata costretta a caricare nuovamente. E dove i tifosi hanno risposto con il lancio di pietre e di bastoni. Altri due ragazzi sono rimasti feriti e sono stati portati all'ospedale. Anche in questo caso, per fortuna, se la caveranno in pochi giorni. In via Roma sono state rotte i vetri di un paio di portoni; A mezzanotte è avvenuta la partenza, sotto un fitto lancio di monetine. E con la preoccupazione che altri danni si scopriranno oggi.

SQUADRACCE FASCISTE ORGANIZZATE FRA I SENESI
Fra le mille vicende che hanno colorito la notte di fuoco del 'dopo derby' col Siena, ce n'è una che nasconde un aspetto sicuramente inquietante. A narrarla è il dirigente del commissariato, dottor Bruno D'Agostino. «Comprendo bene che questa possa, o meglio debba essere solo una nota a margine — esordisce colui che ha diretto l'ordine pubblico nel tumultuoso venerdi notte — ma non posso non ricordare come la stragrande maggioranza dei tifosi più violenti non si fregiasse tanto dei colori bianconeri del Siena, ma avessero il collo avvolto in sciarpe nerissime, vivacizzate soltanto da una fiamma tricolore. Non vorrei aggiungere altro, anche se un corredo simile pare emblematico di una tifoseria che è arrivata a Empoli intenzionata a solo seminare violenza, come ben dimostrano i fattacci che hanno accompagnato la carovana senese sia nel viaggio di andata che di ritorno.

 incidenti all'arrivo alla stazione dei senesi Incidenti all'arrivo alla stazione dei senesi
 Scontri in Curva Sud fra Polizia e senesi La FACILE violenza del corteo dei senesi contro le transenne e le auto in Piazza della Vittoria Un senese ferito allo stadio dopo gli scontri con la polizia
IL BILANCIO -   Danni a oltre trenta auto e motorini (Il Tirreno - Empoli)
Oltre venti le auto danneggiate per milioni, decine di biciclette e motorini rovinati. Questo è il primo bilancio dei danni ai mezzi lasciati lungo le strade dove è passato il corteo dei tifosi e dove, comunque, era stato messo il divieto di sosta proprio per il timore di episodi vandalici. Il passaggio dalla città dopo la fine della partita è stato deciso perché i tifosi erano aumentati rispetto all'arrivo e non entravano più tutti dentro i pullman messi a disposizione. Anche i bagni dello stadio sono stati distrutti. Tra i tifosi senesi è stato denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale P.L., 26 anni. Per lui verrà emesso anche il Daspo, il provvedimento per cui il giovane non potrà assistere alle partite per un anno. Aveva già avuto analoga restrinzione fino al giugno scorso. Un altro giovane, V.M., 29 anni, è rimasto ferito alla testa durante il tentativo di invasione di campo. Verrà denunciato per danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Anche per lui scatterà il Daspo. Ci sono stati poi altri cinque feriti sempre tra i sostenitori del Siena. Tra gli agenti ci sono stati cinque feriti, uno tra questi è di Empoli e gli hanno tirato una monetina vicino a un occhio. Il più grave ha una prognosi di 28 giorni per una frattura alla mano destra. Decine e decine di tifosi senesi sono stati, poi, già identificati dalla Questura di Siena. Oltre alla polizia in servizio c'erano carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani. Ai danni a Empoli vanno aggiunti quelli delle sei carrozze del treno che ha riportato i tifosi a casa, circa trecento milioni.

Un'ora di violenza dei «tifosi» senesi (Il Tirreno - Empoli)
Decine di giovani devastano il centro dopo la fine della partita
La voglia di violenza c'era già prima della partita, prima di sapere chi fosse il vincitore del derby Empoli-Siena. Quando sono arrivati a Empoli, alle 19 di venerdì, decine di tifosi bianconeri avevano già danneggiato il treno su cui viaggiavano e, alla stazione, hanno lanciato un estintore contro la polizia. Stesso trattamento per il pullman che li ha accompagnati al Castellani. Durante la partita, hanno rotto un lucchetto di un cancello per tentare di invadere il campo. Finisce il derby e la violenza riesplode. Il trasferimento dei circa mille tifosi alla stazione avviene a piedi. Dura un'ora, un'ora di guerriglia ingaggiata da decine di giovani coperti da sciarpe con una fiamma tricolore. Sul ponte della zona sportiva colpiscono con i sassi una vetrina della banca Fideuram poi intonano cori venati di razzismo. «Empolesi cinesi, empolesi albanesi, empolesi terroni». Qualcuno protesta per il milione mezzo che prende di stipendio. C'è chi si affaccia al terrazzo di casa e viene offeso. Dalle finestre, però, alcuni «rispondono» lanciando vasi dal terrazzo. All'incrocio tra via Bisarnella e via Carducci, il corteo si vuol dividere e c'è uno scontro con la polizia. Poi i tifosi vengono incanalati in via Carducci. I gruppi più facinorosi tirano calci alle porte e le macchine vengono martoriate. Passa uno e infierisce sullo specchietto. Un altro dopo di lui si accanisce su una fiancata prendendola a pedate. Un terzo sradica il tergicristallo. E così di seguito. Cercano di togliere i pali dei segnali stradali. Sempre in via Carducci vengono scagliati sassi contro una finestra. Tutto questo avviene senza alcun commento sulla partita, sulla squadra del cuore o sull'arbitro. Piuttosto si parla di spostamenti da una parte all'altra della strada per cercare lo scontro con la polizia. E questo arriva. In piazza della Vittoria un tifoso empolese fa uno sberleffo ai senesi. Un gruppetto parte all'attacco e viene subito bloccato. Decine di giovani buttano giù i cancelli che delimitano il cantiere. Poi agguantano i sassi in terra e li tirano. Imboccata via Roma la situazione si fa più tesa. A gruppi si scagliano contro gli agenti che rispondono riattacando. Una ragazza comincia a urlare. Di fronte alla Camera del lavoro una quindicina di giovani vengono atterrati e immobilizzati al centro della strada. Poi il cammino riprende con macchine danneggiate per milioni, motorini semidistrutti. «Questa era una biciclietta nuova, era...., era....., ora non è più», dice un ragazzo poco più che ventenne, vestito nemmeno tanto ultras con un giaccone blu tipo marinaio mentre piega le ruote di una bicicletta da donna. Altri si accaniscono contro i campanelli con i sassi. Alle 23,30 arrivano alla stazione. Ad attenderli il treno che, però, parte solo a mezzanotte. Una mezz'ora che serve per bagnarsi con l'acqua della fontana ferite sulla testa e sugli occhi (tanto che viene chiamata di nuovo l'ambulanza). Altri prendono di mira l'interno delle locomotive spezzando porte e poltroncine. A mezzanotte partono lanciando monetine. A Siena il treno arriverà semidistrutto.

Ultras senesi scatenati: guerriglia e feriti (Nazione -  Empoli)
Mai come col Siena i colori azzurri hanno trionfato appieno. Sia perché sul campo capitan Baldini e soci hanno vinto meritatamente il derby, con Maccarone che ha aperto le marcature e Di Natale che le ha chiuse con una gran prodezza balistica. Ma anche perché sugli spalti i tifosi di casa hanno pensato solo a sostenere i propri beniamini, lanciandosi assai di rado e senza perfidia in cori anti ultras senesi. E la cronaca di una stracittadina avrebbe dovuto fermarsi qui, se invece non fosse necessario ricordare le 'prodezze' dei tifosi in arrivo dalla città del Palio. Hanno preso a 'guerreggiare' con le forze dell'ordine fin sul treno che li portava a Empoli.
Incredibile il lancio in mezzo alla nostra stazione di un estintore il cui liquido era già stato lanciato fra gli scompartimenti. Erano un migliaio gli ospiti e per farli accomodare sui pullman destinazione stadio sono stati raccolti nella zona del deposito merci. Non era facile tenerli buoni e farli salire sui bus. E infatti... non è accaduto, perché fra tanti giovanotti assai vivaci — simpatico eufemismo per dir scatenati — e le forze dell'ordine è scoppiata la più classica delle guerriglie urbane, con qualche manganello che volava e le aste delle bandiere che facevano altrettanto. Poi è stato difficile stiparli nei bus, perché in qualche attimo di maggior vertigine collettiva le manovre di autisti e uomini dell'ordine non si sono coordinate al meglio. Ammesso e non concesso che fosse possibile. Una volta allo stadio i senesi hanno incitato i loro per pochi minuti. Il gol di Maccarone li ha annichiliti e quello di Di Natale li ha stesi. Solo che poi non era possibile farli risalire sui pullman per cui è prevalsa la scelta di farli tornare alla stazione ferroviaria a piedi. E così, soprattutto quelli che più degli altri avevano ecceduto nelle libagioni prima hanno combinato guai seri in piazza della Vittoria — ma lì è difficile dire se i danni maggiori li abbiano fatti loro o la ditta che doveva renderla più bella — e spaccato specchietti e cofani alle auto in via Roma. Un senese fermato, qualcun altro sorpreso nel tentativo di rubare nelle case di via Bisarnella. E nella notte paura anche sul tragitto del ritorno, alle stazioni di Ponte a Elsa, Granaiolo, Castello e Certaldo.
Comunque le «belve» dell'arrivo, ore 19.50, alla partenza, ore 24, s'erano tramutate quasi in agnellini. La conta finale parla di 10 feriti (cinque senesi, un empolese e tre poliziotti). Oggi la verifica dei danni.

«I danni? C'è chi li paga»
Le auto danneggiate e gli altri danni subiti da parte dei tifosi senesi possono essere risarciti. In soccorso dei cittadini danneggiati infatti, oltre al codice penale, arrivano anche le norme federali. Da alcuni anni infatti è stato introdotto il concetto di 'responsabilità oggettiva'. Una società di calcio infatti è responsabile per i danni commessi dai propri tifosi, anche fuori dallo stadio.
Riguardo ai fatti di venerdì poi anche le forze dell'ordine potrebbero aver identificato i responsabili di alcuni episodi precisi. Tutti coloro (pare che fossero numerosi) che hanno subito dei danni dunque hanno qualche speranza di veder pagati i ' brutti torti' subiti.

'Diffide' e Daspo in arrivo a decine (Nazione -  Empoli)
Collaborazione strettissima tra la Questura di Siena e il commissariato empolese per smascherare i tifosi che si sono resi responsabili degli atti vandalici commessi prima, durante e dopo la partita di ieri. E' in atto una conta dei danni che sarebbero stati provocati, mentre agenti della Digos stanno controllando attentamente i filmati relativi alle fasi degli incidenti. Si parla di diverse persone già identificate. «Non spetta a me parlare di fatti – dice il Questore di Siena Salvatore Festa — che sono accaduti in un territorio di non mia competenza. Fatti - aggiunge - che non conosco nei dettagli. Aspettiamo di vedere il materiale per ricostruire gli eventi». Il Questore si mostra molto amareggiato per l'accaduto. Non si esprime. Ma da uomo di calcio sa che certi riprorevoli episodi, commessi da persone che con lo sport hanno davvero poco a che fare, rischiano di rovinare l'immagine di una tifoseria che nel complesso pensa solo a sostenere la squadra. Ecco perché le forze dell'ordine stanno facendo di tutto per dare un nome e cognome agli autori confidando in questo senso anche nella tifoseria sana. Dopo tutto quello che è accaduto non mancheranno i provvedimenti. Ci saranno molti diffidati, altri inibiti. In tutto a Siena si parla di decine di persone. Di certo la mano di chi ha la responsabilità dell'ordine pubblica sarà dura. Ed è giusto così. Qualcuno nella città del palio ha detto che il peggio sarebbe accaduto quando all'arrivo del treno con i tifosi bianconeri alla stazione è nato un parapiglia perché c'erano soli tre pulman per il trasporto allo stadio (niente di più falso, è stato scelto volontariamente di fare tre viaggi ma i mezzi erano più che sufficienti). Anche gli inquirenti senesi dunque rinunciano a capire quale sia stata la molla che ha spinto la tifoseria bianconera a provocare danni gravi (si parla di centinaia di milioni). Tra domani e dopo domani la Questura senese dovrebbe essere in grado di aver identificato gran parte dei più facinorosi. Inutile dire che per questi scatteranno le conseguenze penali del caso. 

Mai come l'altra notte una tifoseria ospite ha lasciato il segno. Non a caso ieri erano numerosi gli empolesi costretti a 'leccarsi le ferite' di una guerriglia assurda, con una conta dei danni piuttosto pesante e amara. Infatti nel corso della guerriglia diversi sono stati costretti a farsi medicare al pronto soccorso — e fra questi anche cinque poliziotti — mentre per un paio di ultras bianconeri sono stati denunciati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, il Daspo (quel provvedimento che impedirà loro di seguire la squadra del cuore per almeno un anno) pare certo. E il bello è che uno dei più agitati fra i supporters senesi il derby non l'ha neppure visto. Infatti L.P., 26 anni, operaio e contradaiolo del Bruco, è stato fermato e accompagnato in commissariato già all'arrivo della carovana ospite ben prima del match, allo scoppiare della prima guerriglia alla stazione ferroviaria. Là dove i senesi avevano già messo in mostra tutta la loro ira funesta, visto che avevano ridotto male uno scompartimento del treno che li aveva portati a Empoli, dopo aver 'segnato' con spry nero diverse piccole stazioni incontrate lungo il percorso. E tanto per far subito intendere le loro intenzioni, una volta sotto le pensiline empolesi, avevano pensato bene di 'scaricare' un estintore e lanciarlo poi contro le forze dell'ordine pronte ad accoglierli. Devastati poi anche i pullman della Lazzi sui quali sono stati stipati per arrivare in fretta allo stadio e lì accomodarsi in Curva Sud. Ma a un tratto la Curva stessa deve essere parsa loro troppo stretta, visto che una pattuglia di facinorosi ha semidistrutto un cancello nel chiaro intento di entrare in campo a far giustizia sommaria di un match che stava tradendo i loro sogni di gloria. Ma i guai più grossi sono arrivati al ritorno dallo stadio alla stazione. I novecento che erano arrivati alle 19,50 erano lievitati a oltre 1.100 (molti infatti avevano fatto il viaggio d'andata su altri treni) per cui, secondo chi aveva il compito di organizzare il servizio d'ordine, a ben poco sarebbero serviti i pullman dell'andata. E dunque... tutti a piedi, lungo via Bisarnella, via Tinto da Battifolle, piazza della Vittoria, via Roma e naturalmente piazza stazione. Il guaio è stato che, nonostante i divieti di sosta sistemati fin dal mattino lungo il tragitto — quando il ritorno a piedi era ipotizzato, ma ancora non certo — alcuni empolesi e non avevano comunque lasciato le auto parcheggiate. E per queste — almeno una trentina — è suonato a morto. Una Bmw in via Bisarnella è stata letteralmente distrutta, ma anche altre in piazza della Vittoria e una in via Roma non hanno goduto di miglior sorte, con specchietti strappati, fiancate 'disegnate' e ruote bucate. Senza dimenticare qualche fioriera tesa ad abbellire gli ingressi di qualche bar e alcuni negozi. Anche quelle hanno fatto una brutta fine. Così come non è andata meglio a un altro senese — M.V., 29 anni — caricato sulla via del ritorno, costretto a farsi medicare all'ospedale per una ferita al cuouio capelluto e denunciato per danneggiamento aggravato. Per lui, per il primo e per un altro bel po' di senesi — tutti ben fotografati o ripresi in tv da uomini del controllo tifosi della Digos di Siena — è facile prevedere un futuro 'lontano' dagli stadi in cui giochi il Siena, in casa e fuori.
E il curioso è che il primo fermato — quello bloccato alla stazione e tenuto al commissariato durante il derby — era uscito dal provvedimento restrittivo proprio nel giugno scorso. Per cui di questo bel campionato del suo amato Siena godrà ben poco.
Chiudendo coi feriti fra le forze dell'ordine, quattro erano col reparto mobile — prognosi di 28 giorni per il più grave, con una mano rotta — e uno della scientifica empolese, al quale una moneta ha 'chiuso' un occhio.

(La Nazione - cronaca di Siena)
La «distruzione» e le ragioni del tifo
(Nazione cronaca di Siena)
«Siena perde ma incute paura e distrugge».
E' la triste epigrafe di una tristissima serata, muta testimonianza lasciata sulla vetrata di un treno semidistrutto. La sintesi di qualche ora di follia e di vandalismo che Siena e la sua orgogliosa tifoseria fin qui non avevano mai conosciuto. E che, per fortuna, resta ancora ai margini di una maggioranza che anche a Empoli ha seguito la Robur con passione genuina. Il bilancio è pesantissimo, in termini di danni materiali e feriti. Nel mezzo c'è finito anche chi non c'entrava niente, travolto da una reazione durissima della polizia. Nonostante questo, c'è chi si fa vanto di «incutere paura e distruggere».
Due carrozze semidistrutte durante il viaggio di ritorno
Danni ingenti alle carrozze del treno che venerdì sera ha portato i tifosi del Siena verso Empoli e poi li ha ricondotti a casa. Sono stati sfasciati numerosi sedili nelle ultime due vetture, mentre in una terza è stato rotto il tubo dell'acqua del bagno e quindi si è allagato tutto lo scompartimento. Infranti alcuni vetri di altrettanti finestrini e rovinato il pavimento e l'imbottitura dei sedili con oggetti appuntiti e taglienti. Un vero e proprio sfacelo che costringerà le ferrovie ad eliminare (viste le condizioni in cui sono state ridotte) le due carrozze di coda e a riparare le altre. I danni non sono stati ancora quantificati, ma già si parla di alcune decine di milioni di lire. E in questo contesto da sottolineare che alcuni degli occupanti del treno hanno gettato numerosi oggetti del treno durante la sua corsa. Questo è accaduto durante il tragitto del ritorno a casa. Dai finestrini rotti sono stati buttati i portacenere del treno che erano stati divelti dalla loro sede naturale. Gettati dai finestrini anche bottiglie di vetro e lattine. Dalla notte di venerdì il convoglio è fermo su un binario della nostra stazione. Dovrà essere visionato dai tecnici delle Ferrovie dopo l'accurato sopralluogo fatto dagli uomini della polizia ferroviaria di Siena.
All'arrivo tutti «angioletti»
Venerdì, ore 23.45. Di solito il treno Empoli-Siena è deserto. Non come quello che ha riportato a casa i tifosi senesi dal derby di Empoli. Delusi dal risultato ma comunque allegri, come accade quando si segue la squadra del cuore. «S'era in tanti a cantare, c'hanno sentito!» dice uno agli amici, stipati sul corridoio del vagone dei più focosi come su un autobus all'ora di punta. Scherzi, urla dai finestrini, invettive alle fermate nelle stazioni valdelsane, porte aperte durante la corsa del treno. Per chi non frequenta gli stadi è un'esperienza. Ci sono molti giovanissimi, diverse ragazze, con l'aria stanca e assonnata. I loro miti sono lì, sul treno, di pochi anni più vecchi. Portano i segni degli scontri con la polizia come medaglie all'onore. E' lo spirito del branco, ben oltre la goliardia e l'esuberanza da allegra brigata. Ma ecco che suona un cellulare.   «No, tutto a posto. Non è piovuto, non ti preoccupare — risponde il "bordellotto" dalla rada peluria sul viso —. Siamo a Castellina. Mi vieni a prendere alla stazione? Grazie mamma».
E via col freno di emergenza.

Tifosi Robur picchiati e fermati 
Doveva, e poteva essere una grande festa. Duemila tifosi al seguito del Siena, roba da squadre di serie A. Purtroppo i soliti ignoti, quelli che con il calcio hanno davvero poco a che fare, e un servizio d'ordine non impeccabile, hanno «macchiato» la grande trasferta con atti di teppismo, con danni provocati ad una carrozza del treno che li ha portati ad Empoli.  La «miccia»sarebbe stata accesa quando i tifosi senesi sono giunti ad Empoli. In treno ne sono arrivati oltre mille. Ad attenderli la Polizia e…tre pulman (secondo la versione dei sostenitori bianconeri) riservati per il trasferimento dalla stazione allo stadio. E' chiaro che in tre pulman non possono certo entrare mille persone. E' iniziata la protesta, i tafferugli. Ci sarebbe stata una prima carica della Polizia, con bastoni. Testimoniata dalle foto. Poi a metà del primo tempo il tentativo di una invasione di campo. Altra carica, qualche ferito mentre il grosso dei tifosi (grandi tifosi) sosteneva la squadra in grande difficoltà. Il grido «Forza Siena» ha incantato lo stadio Castellani. Ad un tratto pareva di essere al Franchi. Peccato per quegli episodi che non vorremmo vedere mai. E anche alla fine della partita, mentre il pubblico «sano» applaudiva i loro beniamini, a testimonianza di aver apprezzato la gruinta, la voglia di recuperare della squadra, ci sono stati altri scontri. Il deflusso è stato, purtroppo, macchiato da altri incidenti. A questo punto il nervosismo era alle stelle. A tarda ora è stato allertato anche il Questore di Siena che ha disposto un accurato servizio per attendere il ritorno dei bianconeri alla stazione. Poche le notizie sui feriti. Fino a tarda ora erano sempre al pronto soccorso dell'ospedale empolese. Uno di loro sarebbe rimasto ferito a seguito dello scoppio di un grosso petardo.
Anche alcune stazioni della linea Empoli-Siena sono state oggetto delle 'attenzioni' dei tifosi senesi. Le forze dell'ordine avevano predisposto un servizio d'ordine capillare per tutto il viaggio di ritorno. Il cammino dell'ultimo treno della sera verso Siena dunque si è svolto sotto scorta, sia sul treno che alle stazioni dove si fermava. Nonostante ciò a Granaiolo alcuni tifosi scesi dal convoglio hanno ricoperto di scritte i muri della stazione. Qualche problema anche a Ponte a Elsa. Poi col susseguirsi delle stazioni gli animi dei bianconeri si sono placati e il viaggio si è svolto tranquillamente.

PROVVEDIMENTI PENALI IN ARRIVO
Collaborazione strettissima tra la Questura di Firenze e quella di Siena per smascherare i tifosi (chiamiamoli così!) che si sono resi responsabili degli atti vandalici commessi prima, durante e dopo la partita di Empoli. E' in atto una vera conta dei danni che sarebbero stati provocati, mentre gli agenti della Digos stanno controllando attentamente i filmati relativi alle fasi degli incidenti. Si parla (ma la notizia non è è suffragata dall'ufficialità) di diverse persone già identificate. «Non spetta a me parlare di fatti — dice il questore di Siena Salvatore Festa — che sono accaduti in un territorio provinciale di non mia competenza. Fatti che non conosco ancora nei dettagli. Aspettiamo di vedere tutto il materiale filmato per ricostruire con esattezza gli eventi. Solo allora potrò esprimere un giudizio compiuto su quanto è successo ad Empoli». Il questore si mostra profondamente amareggiato per quanto è accaduto ma non si esprime. Ma da uomo di calcio (è un amante, un intenditore di football) sa che certi riprorevoli episodi, commessi da persone che con lo sport hanno davvero poco a che fare, rischiano di rovinare l'immagine di una tifoseria come quella senese che, nel suo complesso, pensa solo a sostenere (e lo fa con il cuore, con il sentimento) la squadra. Concetti che ha rimarcato venerdì sera stessa ai tifosi, quando alla stazione ha atteso il rientro del treno da Empoli. Quando accadono fatti come questi si corre il rischio che si finisca per fare di ogni erba un fascio. Ecco perché le forze dell'ordine fanno bene a dare un nome e cognome agli autori dei fatti incriminati; per questo confidano proprio nella tifoseria «sana», ritenendola «ideale alleata» verso una comune battaglia, finalizzata a sconfiggere chi attraverso lo sport, vuole solo commettere atti teppistici. Dopo tutto quello che è accaduto non mancheranno i consequenziali provvedimenti. Ci saranno molti diffidati, questo appare sicuro. Di certo la mano di chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico sarà dura. Ed è giusto così. Tra le varie versioni dei fatti ce n'è una secondo la quale la miccia, il peggio, sarebbe accaduto quando all'arrivo del treno con i tifosi bianconeri alla stazione di Empoli è sorto un parapiglia perché c'erano soli tre pullman per il trasporto allo stadio. Ma tutto questo può davvero essere sufficiente per far scatenare tanti danni (si parla di centinaia di milioni di lire) provocati a fine partita? No signori. Siamo certi di interpretare il pensiero dei tantissimi tifosi bianconeri che intendono lo sport, il tifo, in altro modo. Una partita di calcio, un derby sentito quanto si voglia, non può scatenare certi episodi. Ci sono dei feriti, ci sono persone denunciate, ci sono cittadini che, ignari di tutto, incolpevoli di tutto, ieri mattina hanno trovato auto e moto ammaccate. Non è da senesi, non è da sportivi. Tra domani e dopodomani la Questura dovrebbe condurre a termine l'identificazione di gran parte dei più facinerosi. Inutile dire che per questi scatteranno le conseguenze penali del caso.
Quel cancello lasciato «socchiuso» che ha causato gli scontri allo stadio
C'è anche un cancello, tra le micce che hanno innescato uno dei momenti di maggior tensione della serata. L'unico, a dire la verità, all'interno dello stadio. E' successo intorno alla mezz'ora del primo tempo, quando alcuni senesi hanno spalancato il cancello che separava la curva dalla pista d'atletica. Difficile pensare a una reale volontà di invasione di campo. Fatto sta che da lì sono partiti nuovi duri scontri con le forze dell'ordine. Una leggerezza, quella di un cancello così poco sicuro, che poteva benissimo essere evitata.La trasferta del Siena a Empoli si chiude con un bilancio (provvisorio) pesantissimo: danni che si aggirano sul mezzo miliardo, dieci feriti, due tifosi bianconeri denunciati. E' la conseguenza di una lunga serie di scontri, iniziati all'arrivo del treno dei senesi alla stazione di Empoli e conclusi dal danneggiamento del convoglio al ritorno. Ora è il momento delle indagini: per i prossimi giorni sono annunciati pesanti provvedimenti, con una sfilza di diffide dal frequentare gli impianti sportivi.
Duro il giudizio del presidente Leo Salvietti: «Non salvo nessuno, in campo e fuori». Prendono posizione anche i club organizzati della tifoseria, condannando i vandalismi gratuiti ma invitando le forze di polizia a individuare i veri responsabili «senza pescare nel mucchio». Sotto accusa anche la gestione dell'ordine pubblico, giudicata dai tifosi non all'altezza della situazione.

«Isoliamo i facinorosi»
Non ci stanno, i sostenitori senesi. Non ci stanno a passare per una tifoseria violenta e incivile. E' il messaggio che arriva, accompagnato da tanta amarezza, dai responsabili dei maggiori club organizzati. A partire da quello storico dei Fedelissimi: «Purtroppo — dice il presidente Lorenzo Mulinacci — una parte dei senesi ha perso la testa. Non riesco a capire cosa possa aver scatenato tutto quello che è successo, in altre trasferte numerose non era successo niente. Mi auguro solo che la polizia punisca davvero i responsabili senza pescare nel mucchio. Il vero problema è rappresentato dalla grande massa al seguito, perché i gruppi organizzati si sono dati da fare per mantenere la tranquillità. E forse qualche errore c'è stato anche nella gestione dell'ordine pubblico». «La grande maggioranza dei senesi — aggiunge Massimiliano Ermini, addetto stampa dei Fedelissimi — si è comportata benissimo. C'è invece chi ha cercato e voluto gli scontri. Ora chi ha sbagliato si assuma le sue responsabilità: non criminalizziamo tutti, anche perché c'è chi è stato preso a manganellate mentre divideva». Anche dai gruppi della curva arriva un invito a «leggere» bene quanto accaduto: «Ci siamo prodigati al massimo — dice Duccio Barsanti della Robur Alcool — perché tutto filasse liscio, anche all'interno del treno. Poi si è creata una reazione a catena per quanto accaduto al nostro arrivo e qualcuno si è fatto prendere la mano». Il trasferimento allo stadio «a rate» e il fermo di un tifoso hanno scatenato la reazione: «Non è una giustificazione — prosegue — ma qualcosa non è andato anche nella gestione da parte delle forze dell'ordine. Questo non giustifica, comunque, le esagerazioni soprattutto durante il ritorno alla stazione». Infine Stefano Ricci, Ultras Fighters, che sottolinea la pericolosità di certi frangenti: «Quando la polizia ha caricato durante il ritorno — dice — ho rivisto le immagini dell'Heysel, con tanta gente caduta e calpestata. E' stato un rischio tremendo, bastava che la polizia predisponesse anche dei cordoni laterali». E sulla gestione dell'ordine pubblico Ricci ha qualcosa da ridire: «Premesso che è indubbio che qualcuno abbia perso la testa — dice — la prima sorpresa per noi è stata all'arrivo alla stazione, dove c'erano quattro autobus per 1000 persone. E' stata la prima scintilla del nervosismo che ha fatto subito partire le cariche della polizia». Problemi analoghi allo stadio: «Quando hanno portato via un tifoso — prosegue — le forze di polizia sono entrate nella curva brandendo i manganelli e colpendo chiunque trovassero sulla propria strada, anche dei giovanissimi che stavano solo incitando la squadra. Ci siamo sforzati al massimo per non far degenerare la situazione, ma per cento persone su oltre duemila che si sono lasciate andare, non è stato usato il metro più adatto».



(Serie C1 girone B 1982/83)

UN PEZZO DELLA NOSTRA STORIA

28 Novembre 1982  -   Empoli-SIENA   2-1    (Scontri vecchia maniera)
     I senesi arrivano con un pullman che lasciano davanti al palazzetto. Il settore ospiti è il parterre dove ora c'è la maratona (una mini tribuna di tubi di 20 metri per tre gradini e un piazzale enorme). Noi siamo posizionati in tribuna inferiore. Fra le due tifoserie c'è un pò di ruggine di qualche anno addietro per una trasferta a Siena. Ci sono i soliti sfottò. Ci gridiamo a vicenda che ci si vede dopo, e così è. Li aspettiamo nel piazzale davanti alle biglietterie, devono passare per andare al pullman. Naturalmente come era normale per quei tempi non erano scortati e non c'erano forze dell'ordine in giro. Non siamo neppure in tanti, una trentina. Arrivano, in molti indossano la mimetica militare. Appena ci sono vicino siamo decisi e entriamo nel mezzo e attraversiamo il loro mini corteo. I senesi dopo un attimo di stupore, forse non se lo aspettavano, reagiscono. Inizia una scazzottata e alcuni attimi di confusione: gente che si picchia, gente che corre al pullman. Molti cazzotti li diamo, qualcuno lo prendiamo, nel parapiglia riusciamo a conquistare anche un pò di vessili "nemici", qualche sciarpa e altro. Tempo un paio di minuti e sono già tutti sul pullman e non ne vogliono sapere di scendere. Noi siamo tutto intorno, non lo facciamo partire e cerchiamo di salire. Vola anche qualche sasso contro i vetri dei finestrini. Nel frattempo giungono un paio di carabinieri che iniziano a chiamare qualcuno di noi per nome, naturalmente ci allontaniamo e il pullman può ripartire per Siena.



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