ARCHIVIO NEWS EMPOLI 1998-1999
Le notizie
importanti passate dalla home page dei Rangers nel campionato di serie A
1998-1999
relative alla squadra e ai tifosi dell'Empoli Calcio nonchè altre ritenute
importanti per gli empolesi
In questo spazio vengono inserite tutte le notizie apparse sul nostro
sito nell'anno in corso
in modo che non vadano perse e affinchè possano essere
lette anche in futuro.
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25/02/1999
LA LEGGE NON E' UGUALE PER TUTTI!!
LA VERGOGNA 3
Cari veneziani, potete esultare perchè non vi hanno fatto niente ma non potete
certamente essere contenti come tifosi perchè mentre voi date l'anima per tifare, vedere
che i giocatori in campo quando raggiungono la vittoria sono tutto fuorchè felici, vuol
dire che vi hanno preso per il culo e che sicuramente non si meritano il vostro
attaccamento. I baresi poi che si sono fatti migliaia di kilometri per venire a vedere un
pareggio pattuito devono essere meno contenti che mai. Voi veneziani dovete ringraziare
che implicata con voi c'era una squadra potente come il Bari con Matarrese, altrimenti
sicuramente non ci avrebbero pensato due volte con un fatto così evidente a condannarvi.
Oggi ha perduto un'altra volta il calcio, quello vero, che aveva la possibilità di darsi
una ripulita di tutto lo sporco che ha accumulato negli ultimi tempi, e invece si è
ricoperto di merda più che mai. Non lamentiamoci se in futuro vedremo sempre più partite
concordate perchè il risultato sta bene ad entrambi. Un mondo pieno di soldi e di
ipocrisia che non viene smascherato nemmeno di fronte a prove e fatti evidenti. A
tesserati che si permettono di prendere per il culo tutti (Maniero: questo è il nostro
modo di esultare..si..come nella partita contro l'Empoli ...avrebbe volato se avesse
potuto) Un mondo che ripudia le piccole squadre come la nostra che non portano denaro
sonante e che pur non facendo niente di male si vedono penalizzare perchè qualcuno si
inventa qualcosa (e quel qualcuno non c'entra niente neppure con l'Empoli) ed eravamo noi
che dovevamo provare la nostra innocenza. Adesso al contrario è venuto fuori che non
c'erano prove di colpevolezza ......tranne quello che milioni di persone avevano
visto.......e sentito ......veneziani e baresi compresi (possono dire quello che vogliono
ma anche loro la loro idea sicuramente se la sono fatta e sicuramente non era
innocentista).
Il fatto che poi noi forse sul campo si sarebbe retrocessi ugualmente non conta, almeno
avremmo avuto l'onore e la dignità di aver combattuto e perduto onestamente. Invece hanno
voluto anche macchiare l'orgoglio di una città con un'accusa fasulla condannandola per
fatti non commessi prendendola poi per il culo quando si è trattato di usare lo stesso
metro di misura con altre squadre più potenti.
Non ce l'abbiamo con i tifosi veneziani e baresi, anche loro come noi unica componente
passionale di un mondo corrotto e mercenario, ma con chi continua sempre di più a gestire
il calcio tenendo conto solo degli interessi dei potenti e calpestando ogni criterio di
giustizia e lealtà sportiva.
Invitiamo chiunque ami il calcio ad inviare alla Lega Calcio (all'attenzione del Sig. Porceddu) lettere di protesta contro la decisione di insabbiare l'illecito consumato il 24/01/99 da Venezia e Bari
A noi per un presunto tentativo di condizionamento fatto da una persona qualsiasi, estranea alla società empolese, e basato non su prove ma su una convinzione dell'arbitro Farina ci hanno dato due punti di penalizzazione. Non potevano sputtanare un arbitro che poi per premio è diventato internazionale.
In Venezia-Bari l'illecito era stato reale e coinvolgeva tesserati di entrambe le squadre, il tutto era documentato da chiarissime immagini TV viste da milioni di italiani, da parole sentite da tutti e da una confessione chiara rilasciata a caldo (poi ritrattata) dal giocatore veneziano Tuta e registrata su un nastro. Tutto insabbiato perchè pestare i piedi a persone importanti come Matarrese è dannoso per la carriera.
I vostri sfoghi e le vostre incazzature vanno indirizzate:
alla Giustizia Sportiva lnpgiustiziasport@lega-calcio.it
e alla Segreteria della Lega Calcio lnpsegreteria@lega-calcio.it .
15/02/1999 (Il Tirreno) Empoli - Salernitana 2-3
Dopo la fine della partita inizia la contestazione
EMPOLI - Hanno atteso la fine
della partita, poi hanno perso la pazienza. Così, per la prima volta dopo anni e anni di
soli applausi, l'Empoli ha lasciato il «Castellani» tra i fischi. La tribuna aveva
iniziato a metà ripresa a manifestare il proprio dissenso, la Maratona, come sempre, ha
invece continuato ad intonare cori per tutti i 90 minuti. Poi, al triplice fischio di
Rossi, sono partiti i fischi. Ma non è finita, perché molti, 300 sostenitori circa,
hanno raggiunto la tribuna e hanno contestato i giocatori all'uscita degli spogliatoi.
Naturalmente non si è andati oltre i classici cori «andate a lavorare» e
«vergognatevi», ma a vigilare sull'incolumità dei tesserati sono rimasti almeno dieci
agenti.
Più tardi, intorno alle 18,30, i tifosi - erano arrivati i gruppi ultras della Maratona -
hanno fermato prima Baldini poi il presidente Corsi per manifestare - in maniera peraltro
civilissima - il loro disappunto e per chiedere lumi sul futuro. Capitano e presidente
dell'Empoli sono stati in pratica circondati dai sostenitori. Prima della loro uscita, tra
l'altro, gli addetti allo stadio avevano fatto chiudere la porta sotto la tribuna laterale
nord che immette negli spogliatoi e in sala stampa. Come detto, però, i tifosi volevano
soltanto parlare e sono stati accontentati. Comunque per stare è in programma
un'assemblea degli ultras (Rangers, Desperados e Brigate) che cercheranno di analizzare
la situazione. Di sicuro è partita la contestazione. Contestazione che riguarda un po'
tutti: giocatori, allenatore, ma anche i dirigenti. Soprattutto perchè a loro non piace
l'atteggiamento dei giocatori in campo che vogliono vedere impegnarsi al massimo (non
importa il risultato) come loro fanno sulle gradinate a tifare.
18/01/99
Il Tirreno 18/01/99
Danneggiato anche il pullman in sosta in un'area di servizio
Tifosi azzurri aggrediti da juventini
Momenti di paura per i tifosi empolesi che avevano seguito la squadra a Udine. E' successo al ritorno, nel tardo pomeriggio, nell'area di servizio autostradale di Arino Ovest, in provincia di Venezia. Quando il pullman degli ultras azzurri è arrivato, nel piazzale erano già parcheggiati due bus turistici di juventini che erano stati a Venezia. I supporters torinesi erano scortati dalla polizia e tra l'altro nei piani non dovevano neppure fermarsi lì. Fatto sta che quando una decina di empolesi sono scesi e si sono diretti verso i bagni, sono stati respinti dai bianconeri. E subito dopo circondati da una settantina di persone, che hanno cominciato a gridare e a spingere. Qualcuno pare abbia tirato fuori anche dei coltelli, mentre altri hanno preso quattro estintori della pompa di benzina e li ha gettati sul pullman empolese, frantumando i finestrini. L'intervento della polizia ha riportato la situazione alla normalità. Nessun tifoso azzurro sarebbe rimasto ferito.
UN RICORSO IN APPELLO FARSA PER UN PROCESSO FARSA
LA VERGOGNA 2
Il Tirreno 15/01/99I | |
Empoli,
basta solo un minuto per decidere llecito sportivo. Ricorso respinto a tempo di record: il -2 in classifica ora è definitivo Corsi: «Una giustizia ingiusta» |
Le accuse di Porceddu, le repliche di Cantamessa, la trepidante attesa di Empoli. Poi
la grande delusione
Il sindaco Bugli è sorpreso e i tifosi promettono di stare ancora più vicini alla
squadra
IL PROCESSO FARSA
VERGOGNA
Il Tirreno 04/12/98 Empoli, le motivazioni della Disciplinare
Farina più credibile del sindaco
Repetto
Ecco i motivi che hanno spinto la
Disciplinare a condannare l'Empoli per illecito sportivo
E' arrivato, finalmente, il dispositivo di
sentenza della Commissione Disciplinare. Quello che condanna l'Empoli al -2 in classifica
che deve (o dovrebbe) spiegare i motivi che hanno portato a ritenere la società azzurra
responsabile di violazione del codice di giustizia sportiva per responsabilità presunta in
tentativo di illecito.
Tredici pagine per spiegare i motivi che hanno portato alla penalizzazione dell'Empoli. E'
stato reso noto ieri, finalmente, il dispositivo della sentenza della Commissione
Disciplinare della Lega calcio (il comunicato ufficiale è quello numero 195): i dirigenti
azzurri hanno ricevuto l'atto nel primo pomeriggio e lo hanno trasmesso immediatamente ai
legali Stefano Artini e Leandro Cantamessa. Ora ci sono 7 giorni di tempo per preparare e
presentare il ricorso alla Caf. Ma, tra una cosa e l'altra, è quasi certo che la
Commissione d'Appello Federale esaminerà il «caso»-Empoli nei primi giorni di gennaio.
Intanto il dispositivo della sentenza chiarisce alcuni aspetti. Ad esempio è fin troppo
chiaro, nel comunicato è spiegato per circa 10 pagine, che l'Empoli è stato penalizzato
perché la Disciplinare ha dato - totalmente - credito alle dichiarazioni dell'arbitro
Farina, accusando Repetto, sindaco di Castelletto d'Orba, di essere un bugiardo.
Si legge, infatti, a pagina 5 che «non appare affatto condivisibile l'assunto della
difesa secondo cui si tratterebbe di due deposizioni avanti la medesima rilevanza ed
identico peso probatorio». Si dice poi che Repetto ha palesato momenti di disagio nel
confronto con Farina che c'è stato in sede dibattimentale. Eppure era stato proprio
Farina ad alzare la voce tanto da essere ripreso da Repetto prima («non faccia
l'arbitro») e dallo stesso presidente Artico poi («è un po' vivace»). In sostanza è
dato per certo, nonostante ci siano pochi elementi, che Repetto volesse condizionare
Farina. Ed è dato per certo proprio perché la tesi di Farina e le sue dichiarazioni sono
considerate attendibili ed inattaccabili. In effetti tutti i fatti-chiave del processo si
prestano ad una doppia lettura, ma la vera e sola differenza a svantaggio dell'Empoli l'ha
fatta il diverso grado di credibilità che la Commissione ha dato alle testimonianze di
Repetto e Farina.
In pratica è come se la condanna fosse stata scritta in partenza. Anche perché la
Disciplinare, e lo dice chiaramente a pagina 10, ha considerato poco attendibili anche le
dichiarazioni dei dirigenti dell'Empoli. La società azzurra, infatti, aveva presentato
una linea difensiva subordinata, secondo la quale, Repetto avrebbe sì tentanto di
condizionare Farina, ma non su richiesta. «Trattandosi da dichiarazioni - si legge nel
dispositivo di sentenza in riferimento alle testimonianze di Lucchesi e Ghelfi - rese da
tesserati dell'Empoli..., il valore probatorio alle stesse ascrivibili non appare di
consistenza tale da giustificare l'insorgenza di un serio e fondato dubbio sulla
consapevolezza da parte della società in ordine all'iniziativa di Repetto».
Un altro punto particolare, della sentenza, arriva a pagina 11. La Disciplinare ritiene
che l'Empoli, per dimostrare la proria estraneità al fatto, avrebbe dovuto fornire come
prova i tabulati della Telecom (dimostrando così di non aver chiamato di recente
Repetto). La stessa Disciplinare, però, si contraddice quando, poghe righe sotto, spiega
che «quei tabulati non avrebbero fornito la prova certa dell'inesistenza di contatti
telefonici tra l'Empoli e Repetto». Quindi: l'Empoli è colpevole perché non ha prodotto
i tabulati telefonici, ma se anche lo avesse fatto non sarebbe stato assolto. Il fatto,
poi, che Repetto abbia iniziato dal lunedì (cioé prima del sorteggio) a cercare Farina,
secondo la Disciplinare non conta perché il sindaco avrebbe, in un secondo momento, avuto
una richiesta dall'Empoli per ammorbidire l'arbitro.
Ma nel lungo dispositivo c'è anche un momento «comico». E' a pagina 12, dove si parla
della testimonianza di Spalletti. La Disciplinare, infatti, dice che seguendo la tesi
difensiva (l'amicizia Corsi-Spalletti), il presidente dell'Empoli avrebbe comunque potuto
inquinare lo svolgimento della gara fino a «rinunciare alla vittoria con la Sampdoria,
dato che tale risultato avrebbe posto in serio pericolo la panchina dell'amico
Spalletti». Insomma, può darsi anche che Corsi abbia chiesto a Repetto di contattare
Farina perché non facesse vincere l'Empoli...
Ironici striscioni dei tifosi
contro la penalizzazione
La guerra degli striscioni. C'era da aspettarsi, nella curva dei tifosi ospiti,
che venisse esposto quel solito «messaggio», più indirizzato alle forze dell'ordine empolesi che non alla tifoseria avversaria. Ricorda un episodio avvenuto giusto sei anni
fa, proprio il 29 novembre del 1992. Si era giocato un Empoli-Vicenza e, nel dopopartita,
ci furono degli scontri tra polizia e tifosi veneti. Risultato: furono esplosi alcuni
colpi, due vicentini furono feriti. Per tutti questi anni, quando c'è l'Empoli di mezzo o
nel giorno dell'anniversario, quello striscione riappare. ieri, nella curva del
«Castellani» il lungo messaggio diceva: «Empoli 29/11/92: Chi non muore, si
rivede».
Una buona dose di ironia. Che, però, è stata superata da quella messa in campo dai
supporters dell'Empoli. La battaglia, a suon di striscioni, la vincono loro, i tifosi
azzurri. Se non altro perché avevano materiale su cui sbizzarrirsi: la sentenza della
Commissione Disciplinare.
E infatti, sugli spalti, ironia e rabbia si sono mescolate per lanciare un messaggio al
mondo sportivo.
«Vergogna, noi piccoli ma onesti» «Orgogliosi
di essere empolesi» campeggiava in Maratona superiore. E ancora, con il
passare dei minuti e soprattutto dopo il gol, sono tornati in mostra quelli (Farina
Aids devi morire e Lega = Mafia), che forse
all'inizio, erano stati tolti per paura di recar danno alla società: è di poche
domeniche fa, infatti, quello striscione - anch'esso ironico - che diceva « Per
salvarci noi abbiamo Pane, non ci serve Farina», che a metà settimana fu
multato, ben cinque milioni, dalla Commissione disciplinare per comportamento antisportivo
dei tifosi empolesi..
Così, tra un coro e l'altro, prima è apparso un «Porceddu e Farina: la
giustizia che inquina», poi un grosso «Vergogna»
e infine il più criptico, quel «Pronto, pronto o pronto Repetto»,
che si rifà a una delle fasi del processo e a una telefonata indirizzata al sindaco
piemontese e contestata ai dirigenti dell'Empoli.
Tutto qui. A suon di slogan, la tifoseria cerca di annullare rabbia e amarezza. E, a dar
loro una mano, questa volta ci ha provato anche la squadra. L'Empoli visto con il Vicenza
è l'immagine della concretezza: grinta e determinazione fino al gol, poi grande
attenzione a non concedere spazi agli avversari. Così sono arrivati tre punti, importanti
per la classifica e anche per il morale. Con questa vittoria, pur con la penalizzazione,
la squadra di Sandreani ha già fatto meglio di quanto era stato fatto, un anno fa, alla
stessa giornata di campionato.
Se si pensa che oggi la società di piazza Matteotti presenterà ricorso alla Caf e che,
quei due punti che adesso sono stati tolti potrebbero anche tornare a rimpinguare la
classifica dell'Empoli, non c'è che da essere contenti.
Lunedi 23/11/98: L'istruttoria del processo per presunta corruzione dell'arbitro Farina da parte del Sindaco di Castelletto d'Orba Repetto. La sentenza ci sarà venerdi 27/11/98 dalle ore 15.