Le partite del Tifo - SERIE A  2007/2008
Campionato girone di ritorno

   - TIFO REPORTAGE -
Cronache, resoconti, risultati, tabellini, classifiche, notizie, foto, video filmati gol e altro sul tifo e sulle partite di calcio
a cura della
VECCHIA GUARDIA EMPOLI 1976

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CAMPIONATO DI SERIE A 2007/2008 - RITORNO

 

38 Dom 18/05/08 - 15,00 EMPOLI - Livorno 2-1 BUSCE' - SAUDATI - Diamanti 6858 (100)  36 18°
Atalanta

-

Genoa 2 - 0
Cagliari - Reggina 2 - 2
Catania - Roma 1 - 1
Empoli - Livorno 2 - 1
Lazio - Napoli 2 - 1
Milan - Udinese 4 - 1
Parma - Inter 0 - 2
Sampdoria - Juventus 3 - 3
Siena - Palermo 2 - 2
Torino - Fiorentina 0 - 1

EMPOLI

Bassi; Raggi, Marzoratti (54' Marianini), Pratali, Tosto (73' Vanigli); Buscé, Marchisio, Budel, Antonini; Vannucchi; Saudati (63' Giovinco).

A disposizione: Balli, Piccolo, Moro, Abate.

Allenatore: Luigi Cagni

LIVORNO

De Lucia; Knezevic (46' Pavan), Melara, Giannichedda; Sidny, Filippini (62' Diamanti), De Vezze (58' Krstic), Loviso, Bergvold; Rossini, Bogdani.

A disposizione: Amelia, Piscopo, Vailatti, Tavano.

Allenatore: Fernando Orsi

Spettatori  6858 (100)
Angoli
: 3-3  - Recupero 0' e 2'

Reti: 10' Buscé - 56' Saudati - 84' Diamanti

Arbitro: Trefoloni (Siena)   Ammoniti: Buscé, Tosto

Leggi On Line la fanzine Rangers contro il Livorno   1-0 (Buscé)   2-0 (Saudati)   2-1 (Diamanti)

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37 Dom 11/05/08 - 15,00 Reggina - EMPOLI 2-0 Barreto - Amoruso 23248 (51) 33 19°
Fiorentina

-

Parma 3 - 2
Genoa - Lazio 0 - 2
Inter - Siena 2 - 2
Juventus - Catania 1 - 1
Livorno - Torino 0 - 1
Napoli - Milan 3 - 1
Palermo - Sampdoria 0 - 2
Reggina - Empoli 2 - 0
Roma - Atalanta 2 - 1
Udinese - Cagliari 0 - 2

REGGINA

Campagnolo; Lanzaro, Valdez, Cirillo, Costa; Barreto, Tognozzi, Modesto; Cozza (71' Vigiani), Brienza (80' Cascione); Amoruso (87' Stuani).

A disposizione: Novakovic, Alvarez, Ceravolo, Missiroli

Allenatore: Nevio Orlandi

EMPOLI

Bassi; Buscé, Marzoratti, Raggi, Tosto; Abate, Moro (80' Giacomazzi), Marchisio, Antonini (46' Marianini); Vannucchi (55' Saudati), Giovinco.

A disposizione: Balli, Pratali, Vanigli, Piccolo.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  23248 (51)
Angoli
: 5-6  - Recupero 0' e 3'

Reti: 68' Barreto - 79' Amoruso

Arbitro: Saccani (Mantova)   Ammoniti: Abate, Cascione, Giacomazzi, Valdez, Marianini

Il biglietto di Reggina-Empoli   1-0 (Barreto)   2-0 (Amoruso)

PARTITA DEL TIFO - Ultima trasferta dell’anno, scontro diretto, forse l’ultima possibilità di giocarsi la salvezza. Insomma, la partita dell’anno. Ci mettiamo in viaggio in una cinquantina pigiati in un unico pullman, partendo a mezzanotte in punto: noi sì che lo sentiamo questo evento! Non è la prima volta che percorriamo queste distanze, quindi si può tranquillamente dire che siamo “anestetizzati” ai viaggi così lunghi in pullman, e li viviamo tranquillamente. Il viaggio di andata ci riserva un imprevisto. Poco dopo una sosta in autogrill infatti veniamo accostati da due volanti che ci intimano di seguirle addirittura uscendo dall’autostrada. Inizialmente pensiamo ad un controllo dei documenti del bus anche se la procedura è un po’ strana. Invece non è così. Ci viene detto che hanno ricevuto una segnalazione dall’autogrill dove eravamo fermi in cui qualcuno del nostro bus avrebbe “imbrattato con bombolette spray e danneggiato i servizi igienici”. Il tutto sarebbe stato ripreso dalle telecamere e per questo motivo vengono richiesti i documenti a tutti. In realtà, niente di tutto questo è successo, al massimo qualcuno ha fatto delle scritte con un pennarello, una bischerata rispetto a quello che ci viene contestato, ma dal momento in cui viene presa una lista di nomi, non sappiamo in che modo questa possa essere usata. Alla fine chi ha fatto le scritte decide di ammetterlo per non mettere di mezzo gli altri. Malgrado l’intoppo  raggiungiamo il Granillo più di un’ora prima delle 15, per qualcuno anche il tempi di riposarsi un po’ disteso sulle gradinate…. Lo stadio alla fine è veramente pieno, ci sono un po’ di bandiere ovunque, più o meno grosse e l’interrogativo che ci poniamo è per quale motivo a noi non le abbiano fatte passare. Ancora una volta, due pesi e due misure. Benché stanchi ed insonni per il lungo viaggio, la voglia di farci sentire è tanta:ci compattiamo dietro gli striscioni e tutti insieme riusciamo a farci vedere con le mani sempre alte e soprattutto nell’impresa di farci sentire. Spesso infatti, si levano fischi nei nostri confronti, pubblico reggino francamente snervante oggi: continui “Serie B Serie B” nei nostri confronti (tanto che vuoi, loro sono in Champions League…) con immancabile gruppo puppa-puppa che fa versi per tutto il tempo, facendoci spesso perdere la pazienza. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, ma se oggi abbiamo gli occhi sul campo, le orecchie sono tese alle radioline, in attesa dei risultati delle rivali. Il Parma è sotto ma il disastro è il vantaggio del Catania a Torino. Dobbiamo vincere, la strada si fa in salita. Invece, arriva il gol dei padroni di casa che ci apre il baratro e lancia loro verso la salvezza. A niente servono i disperati tentativi di pareggio: nel giro di dieci minuti arriva il cinico raddoppio e la B si materializza improvvisamente. Mentre lo stadio fa festa e la curva srotola il polemico striscione “In 300 vi abbiamo sostenuto e in 30000 oggi per ringraziarti” la nostra disperazione prende il sopravvento su qualsiasi velleità di tifare. Siamo in serie B. Invece no!!! Del Piero segna e la Juve pareggia, non siamo retrocessi, no non lo siamo!!! Apriamo i calendari: l’Inter non ha ancora vinto lo scudetto (grazie Materazzi per il rigore sbagliato) e domenica andrà a Parma ma la Roma è sempre in corsa e deve andare a Catania per vincere. La lotta scudetto si intreccerà con quella salvezza. E’ questa ultima speranza a spingerci verso il fondo delle gradinate ad incoraggiare i nostri ragazzi: abbiamo ancora una possibilità, ce la possiamo fare!!! Per quanto riguarda il tifo reggino questo è stato di ottima fattura per quasi tutti i novanta minuti, sicuramente aiutati dal risultato che stava maturando e in diverse occasioni dal resto del pubblico che, a quanto pare mai quest’anno così numeroso, ha dato una mano sostenendo i cori della curva. Le prese per il culo sono continuate al fischio finale quando c’è stata l’invasione di campo (invasione che in altri campi non sarebbe neanche permessa) ed un folto gruppo di reggini si sono diretti in massa sotto al nostro settore gridando il solito “Serie B Serie B”. E’ bastato guardarli in faccia per capire che si trattava soltanto di ragazzini, non di ultras che invece durante la settimana sul nostro muro hanno fatto pervenire le loro scuse per l’accaduto. Scuse accettate, ma in questi casi bisogna essere in grado di mantenere il controllo della situazione. Ripartenza dopo quasi tre quarti d’ora di attesa e rientro a casa per le cinque del mattino, poche ore di sonno e via a lavorare per la stragrande maggioranza di noi. OLTRE OGNI OSTACOLO, ULTRAS!!!

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36 Dom 04/05/08 - 15,00 EMPOLI - Udinese 0-1 Quagliarella 7257 (321) 33 19°
Atalanta

-

Livorno 3 - 2
Cagliari - Fiorentina 2 - 1
Catania - Reggina 1 - 2
Empoli - Udinese 0 - 1
Lazio - Palermo 1 - 2
Milan - Inter 2 - 1
Parma - Genoa 1 - 0
Sampdoria - Roma 0 - 3
Siena - Juventus 1 - 0
Torino - Napoli 2 - 1

EMPOLI

Balli; Raggi, Piccolo (68' Giacomazzi), Marzoratti (53' Volpato), Tosto; Buscé, Budel, Moro (53' Marchisio), Antonini; Vannucchi; Giovinco.

A disposizione: Bassi, Adani, Vanigli, Pratali.

Allenatore: Luigi Cagni

UDINESE

Handanovic; Zapotocny, Coda, Zapata; Mesto, Inler, D'Agostino (73' Pinzi), Dossena; Pepe, Quagliarella (84' Floro Flores), Di Natale (53' Isla).

A disposizione: Chimenti, Colombo, Eremenko, Moreno.

Allenatore: Pasquale Marino

Spettatori  7357 (321)
Angoli
: 10-2  - Recupero 3' e 5'

Reti: 17' Quagliarella

Arbitro: Damato (Barletta)   Ammoniti: Vannucchi, Piccolo, Budel, Giovinco, Pepe, Dossena

Leggi On Line la fanzine Rangers contro l'Udinese   0-1 (Quagliarella)

PARTITA DEL TIFO - La vittoria di Genova ha riacceso le speranze: oggi con l’Udinese non ci si gioca tutto, ma una buona parte di possibilità di salvezza. L’ostacolo è di quelli duri ma se si gioca come sappiamo possiamo farcela. Prezzi molto bassi (addirittura 2 € per la Maratona ) e la giornata piuttosto calda potrebbero agevolare l’afflusso allo stadio ma non è così: un po’ più di gente rispetto a tutto l’anno si vede, ma siamo lontani dalle grandi cifre di fine stagione del passato. Il tifo empolese parte piuttosto bene: la posta in palio è notevole e fin da subito si cerca di sostenere a più non posso i giocatori azzurri che partono bene ma subiscono un gol fortuito a causa di una clamorosa papera di Balli. Improvvisamente si riaprono le porte dell’inferno: dopo qualche minuto di sbigottimento però riusciamo a ritrovare la voce, tanta è la voglia di rientrare in corsa. La squadra reagisce bene e da questo momento comincia l’assedio che durerà per il resto del primo tempo e per il resto della partita ma che alla fine non porterà a niente. Il nostro tifo è continuo e, a momenti, si accende in potenti fiammate che possano dare la scossa decisiva. Scossa che purtroppo non arriva e le nostre speranze si infrangono sul rigore sbagliato da Giovinco che avrebbe potuto davvero voler dire tanto. Il tutto mentre le altre concorrenti stanno facendo punti. Una superba prova dell’Empoli che ha fatto la partita ma, immeritatamente, non riesce a fare nemmeno un punto: pali, ribattute e miracoli del portiere ci hanno sbarrato la strada. Nello scoramento generale troviamo ancora la forza per riempire di applausi i ragazzi incoraggiandoli con un intenso “Dai ragazzi noi ci crediamo”. Domenica a Reggio Calabria servirà l’impresa. Non ci dimentichiamo naturalmente dei tifosi udinesi, presenti in 320, un buon numero. Nucleo piuttosto compatto quelli degli ultras che con bandierine del Friuli hanno colorato il proprio settore facendosi anche sentire in qualche occasione dando quindi una ottima impressione visiva. Una delle tifoserie meglio giudicabili in trasferta piuttosto che quando sono in casa.

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35 Dom 27/04/08 - 15,00 Genoa - EMPOLI 0-1 ABATE 23885 (250) 33 17°
Fiorentina

-

Sampdoria 2 - 2
Genoa - Empoli 0 - 1
Inter - Cagliari 2 - 1
Juventus - Lazio 5 - 2
Livorno - Milan 1 - 4
Napoli - Siena 0 - 0
Palermo - Atalanta 0 - 0
Reggina - Parma 2 - 1
Roma - Torino 4 - 1
Udinese - Catania 2 - 1

GENOA

Rubinho; Konko, Lucarelli (69' Vanden Borre), Criscito; Rossi, Milanetto, Juric (75' Di Vaio), Fabiano; Sculli, Borriello, Leon (36' Figueroa).

A disposizione: Scarpi, Santos, Danilo, Wilson.

Allenatore: Gian Piero Gasperini

EMPOLI

Balli; Buscé, Marzoratti, Piccolo, Tosto; Abate (58' Marianini), Moro, Budel (81' Vanigli), Antonini; Vannucchi, Giovinco.

A disposizione: Bassi, Pratali, Adani, Giacomazzi, Volpato.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  23885 (250)
Angoli
: 5-4  - Recupero 1' e 2'

Reti: 15' Abate

Arbitro: Gava (Conegliano)   Ammoniti: Vannucchi, Fabiano, Moro, Abate, Figueroa, Rossi  Espulsi: Di Vaio (88')

Il biglietto di Genoa-Empoli   0-1 (Abate)

PARTITA DEL TIFO - Ultime quattro partite di campionato, ultime partite della speranza. Adesso è davvero è arrivato il momento di giocarsi il tutto per tutto. Per tornare a sperare nella salvezza questa partita deve essere vinta in tutti i modi, costi quel che costi. O la va o la spacca. Il pubblico empolese finalmente capisce questa cosa e risponde abbastanza bene mettendosi in viaggio con circa 250 tifosi, che di questi tempi non sono per niente male. Tre pullman e molte automobili, tra i quali moltissimi bambini e famiglie al seguito per l’iniziativa dei club genoani a cui hanno aderito i club. Anche se posizionati in tribuna è ugualmente positiva la loro presenza. Sul pullman degli ultras siamo pigiati come sardine, purtroppo il pullman Rangers è saltato all’ultimo istante ed in fretta e furia abbiamo dovuto aggregarci a quello Desperados. Gli empolesi in auto, ci raccontano, hanno dovuto soffrire non poco per raggiungere lo stadio, alla ricerca di un parcheggio ospiti introvabile. A chi è riuscito ad arrivare direttamente al piazzale del settore ospiti, da sottolineare, totalmente vuoto, è stato impedito di lasciare la macchina nel settore costringendoli a tornare alla ricerca del fantomatico parcheggio per poi essere accompagnati allo stadio col bus navetta. Fossimo stati qualche migliaio avremmo capito ma con questi numeri… Continuano i misteri dei servizi d’ordine negli stadi. Col clima da ultima spiaggia riusciamo fin da subito a dare un’ottima prova di compattezza ed unità di tifo, con una potenza di tifo che già dalle ultime trasferte sta cominciando a farsi sentire. Lo vedete che se si va in di più riusciamo anche a fare una degna figura? Il gol di Abate ci rafforza ulteriormente e per tutto il resto della partita riusciamo a mantenere forza e costanza nel nostro tifare. Noi sì che ci crediamo, e lo dimostriamo, sostenendo i ragazzi anche nei momenti più difficili in cui si devono difendere. La Nord genoana è partita molto bene, nel loro perfetto stile, colorandosi totalmente di rossoblu anche grazie a dei grossi e bei bandieroni. L’intensità del tifo crolla nettamente alla distanza lasciandosi andare a molte pause e grandi silenzi da noi ben sfruttati. Una vittoria importantissima che riapre nuovamente il discorso salvezza che torna prepotentemente alla ribalta: abbiamo dimostrato ancora una volta che ci siamo anche noi ……. e venderemo cara la pelle fino all’ultimo!!!

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34 Dom 20/04/08 - 15,00 Cagliari - EMPOLI 2-0 Acquafresca - Fini 11000 (50) 30 18°
Atalanta

-

Juventus 0 - 4
Cagliari - Empoli 2 - 0
Catania - Lazio 1 - 0
Fiorentina - Palermo 1 - 0
Milan - Reggina 5 - 1
Parma - Napoli 1 - 2
Roma - Livorno 1 - 1
Sampdoria - Udinese 3 - 0
Siena - Genoa 0 - 1
Torino - Inter 0 - 1

CAGLIARI

Storari; Pisano, Lopez, Bianco, Agostini; Biondini, Conti, Fini; Foggia (54' Matri, 90' Larrivey), Jeda; Acquafresca (80' Ferri).

A disposizione: Capecchi, Delgrosso, Magliocchetti, Mancosu

Allenatore: Davide Ballardini

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti (56' Abate), Vanigli (46' Giovinco), Tosto; Antonini, Marchisio, Budel; Giacomazzi (64' Volpato), Vannucchi; Saudati.

A disposizione: Bassi, Moro, Marianini, Buscé

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  11000 (50)
Angoli
: 3-4  - Recupero 1' e 6'

Reti: 9' Acquafresca - 64' Fini

Arbitro: Saccani (Mantova)   Ammoniti: Foggia, Fini, Budel, Vannucchi, Raggi, Marchisio, Pisano, Saudati  Espulsi: Fini (65'), Pisano (78')

Il biglietto di Cagliari-Empoli   1-0 (Acquafresca)   2-0 (Fini)

PARTITA DEL TIFO - Ci risiamo, siamo arrivati come tutti gli anni alla trasferta più entusiasmante di tutte, l’unica in traghetto. Partiamo da Empoli alle 13 in una quarantina  con le auto in direzione Civitavecchia, dove alle 18.30 parte il traghetto per Cagliari. Arriviamo con largo anticipo nella città laziale e dopo aver sbrigato le pratiche di imbarco, occupiamo come accade negli ultimi anni l’intero e unico salone diventando  i “padroni” della nave. Il viaggio scorre benissimo tra allegria e chi dopo qualche ora decide di riposarsi un po’, e arriviamo al mattino seguente  nella città sarda senza quasi accorgercene. Cagliari per noi oltre ad essere la trasferta più divertente è anche una delle più ostiche poiché non corre buon sangue tra noi e loro, comunque appena arrivati con la nave ci sono come sempre le forze dell’ordine ad attenderci e punti movimenti in giro. Dopo averci fatto attendere quasi due ore sotto un gazebo al porto ci conducono allo stadio alle 11.30, visto che ancora l’impianto è chiuso ci fanno sostare nel piazzale del settore ospiti permettendoci dopo un po’ di tempo di usufruire di una specie di bar dove vendono roba orribile a prezzi indecenti. Giunta quasi l’ora della partita entriamo ed attacchiamo i nostri striscioni  rivolgendo subito i primi cori ai ragazzi che stavano effettuando il riscaldamento. Con l’inizio della partita cominciano anche i cori di reciproci insulti tra noi e loro. Il nostro tifo è buono fatto di cori continui e sventolio di bandierine fino al termine quando rivolgiamo un applauso di incoraggiamento ai ragazzi anche dopo l’ennesima sconfitta che però li ha visti lottare e dare il massimo per 90 minuti. La curva di casa ci è apparsa un po’ sottotono rispetto agli ultimi anni, privi di striscioni e con poco colore hanno alternato buoni cori a diverse pause. Terminata la partita ripartiamo quasi subito per il porto poiché alle 18 parte la nave e non è proprio il caso di perderla visto che la prossima ci sarebbe stata il giorno dopo. Arriviamo al porto precisi con la partenza della nave senza vedere nessuno in giro, e ci apprestiamo a vivere un'altra notte di poco sonno che ci conduce a Civitavecchia alle 11.30 del giorno dopo, dove riprendiamo le nostre auto e ripartiamo alla volta di Empoli con tanta stanchezza addosso ma orgogliosi anche questa volta di aver portato il nome di Empoli in giro per l’Italia.

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33 Dom 13/04/08 - 15,00 EMPOLI - Parma 1-1 Lucarelli - GIOVINCO 5938 (70) 30 18°
Empoli

-

Parma 1 - 1
Genoa - Torino 3 - 0
Inter - Fiorentina 2 - 0
Juventus - Milan 3 - 2
Lazio - Siena 1 - 1
Livorno - Cagliari 1 - 2
Napoli - Atalanta 2 - 0
Palermo - Catania 1 - 0
Reggina - Sampdoria 1 - 0
Udinese - Roma 1 - 3

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Piccolo (31' Antonini), Tosto; Abate, Marianini (69' Moro), Budel, Giovinco; Vannucchi, Saudati (56' Giacomazzi).

A disposizione: Bassi, Vanigli, Adani, Volpato.

Allenatore: Luigi Cagni

PARMA

Bucci; Couto (59' Zenoni), Paci, Falcone; Dessena (64' Reginaldo), Morrone, Cigarini, Castellini; Gasbarroni; Budan, Lucarelli (77' Corradi).

A disposizione: Pavarini, Antonelli, Mariga, Morfeo.

Allenatore: Hector Raul Cuper

Spettatori  5938 (70)
Angoli
: 5-2  - Recupero 2' e 5'

Reti: 7' Lucarelli - 30' Giovinco

Arbitro: Morganti (Ascoli Piceno)   Ammoniti: Piccolo, Abate, Antonini, Moro, Paci, Dessena

Leggi On Line la fanzine Rangers contro il Parma   0-1 (Lucarelli)   1-1 (Giovinco)   Ultras parmigiani ed empolesi insieme in Maratona (Matteo Papini)   Sciarpata empolese (Matteo Papini)   Striscione per Matteo 1 (Matteo Papini)   Striscione per Matteo 2 (Matteo Papini)   Gruppo Boys (Matteo Papini)

PARTITA DEL TIFO - Festa dai toni smorzati oggi, non è la solita festa che si conviene ogni qualvolta che due tifoserie gemellate da lungo tempo si ritrovano. La tragica morte di Matteo prima e l’assurda decisione dell’osservatorio di vietare la trasferta ai nostri fratelli di Parma hanno creato un’atmosfera brutta, non proprio l’ambiente giusto per una situazione gioiosa e di allegria. Il settore ospiti chiuso non permette quindi ai nostri gemellati di presentarsi in grande numero, soltanto una 70ina i presenti, che faranno il loro ingresso con noi in Maratona, grazie ai biglietti che in settimana abbiamo potuto procurare loro, in barba a qualsiasi divieto idiota. Prima della partita c’è il consueto pranzo tra le due tifoserie; inizialmente avrebbe dovuto svolgersi al parco di Serravalle ma il maltempo ci costringe a spostare il tutto nel pallone del sussidiario. Ed è proprio questo frangente ormai a rappresentare il rinnovo del gemellaggio visto che ormai le sbandierate in campo sono proibite da assurdi decreti che impediscono di colorare in qualsiasi modo possibile uno stadio. Quando arriva il momento della partita ci pare commovente l’aspetto della Maratona, colorata di bianco-giallo-blu, due tifoserie amiche, l’una accanto all’altra, a tifare ognuna la propria squadra del cuore, pur sapendo che il risultato di oggi è di vitale importanza per entrambe. Ed è molto bello e forte allo stesso tempo il coro con cui i nostri fratelli esordiscono sugli spalti: “Ultras Parma sempre presenti”. In campo la partita ha veramente poco da dire: un gol per parte ed un secondo tempo da sbadigli per una pareggio che non serve a nessuno. Per quanto riguarda il tifo da entrambe le parti: molto buono, proporzionandolo al numero ovviamente, quello dei ragazzi di Parma che si sono fatti sentire con continuità, mani alte e bandierine sventolate senza sosta, ma la qualità del loro tifo non lo scopriamo certo oggi. Di ottima fattura, come sempre. Buona anche la prestazione da parte empolese, sicuramente il fatto di avere accanto una tifoseria amica avrà senz’altro svegliato anche quelli che di solito sono intorpiditi, forse vedere i nostri gemellati li ha stimolati a dare di più. Bene così. Due striscioni alzati a mano da parte nostra durante la partita in ricordo di Matteo: “Il tuo sorriso nei nostri ricordi… Ciao Matteo” e “Un ultras un fratello uno di noi Ciao Bagna”. Molto intensi inoltre i momenti in cui urliamo insieme la nostra amicizia gridando “Empoli e Parma alè” e in cui ricordiamo chi non c’è più. Un’altra grande dimostrazione di quelli che siamo e dei valori che portiamo avanti: gli unici vincitori di oggi sono gli ultras! Dopo la partita il tempo di fare un’altra bevuta tutti insieme e poi salutiamo i nostri fratelli dandoci appuntamento alla prossima occasione. Ancora una volta EMPOLI E PARMA ALE’!!!

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32 Dom 06/04/08 - 15,00 Torino - EMPOLI 0-1 VANNUCCHI 18750 (100) 29 17°
Atalanta

-

Inter 0 - 2
Catania - Napoli 3 - 0
Fiorentina - Reggina 2 - 0
Milan - Cagliari 3 - 1
Palermo - Juventus 3 - 2
Parma - Lazio 2 - 2
Roma - Genoa 3 - 2
Sampdoria - Livorno 2 - 0
Siena - Udinese 1 - 1
Torino - Empoli 0 - 1

TORINO

Sereni; Motta, Di Loreto, Dellafiore, Pisano; Diana, Zanetti, Barone (52' Corini), Rosina (74' Malonga); Stellone, Recoba (52' Di Michele).

A disposizione: Fontana, Lanna, Rubin, Bottone.

Allenatore: Walter Alfredo Novellino

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Piccolo, Tosto; Buscé, Marchisio (55' Marianini), Budel, Antonini (74' Giovinco); Vannucchi; Saudati (64' Volpato).

A disposizione: Bassi, Vanigli, Moro, Abate.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  18750 (100)
Angoli
: 6-4  - Recupero 1' e 4'

Reti: 88' Vannucchi

Arbitro: Damato (Barletta)   Ammoniti: Budel, Stellone, Barone, Vannucchi

Il biglietto di Torino-Empoli   0-1 (Vannucchi)

PARTITA DEL TIFO - In settimana scossone: via Malesani, ecco il ritorno di Gigi Cagni, per cercare di dare l’ultima scossa decisiva ad una stagione che sta davvero rischiando di diventare disastrosa. E chissà che non sia stato proprio il ritorno del Mister ( la M maiuscola non è casuale) a convincere un po’ di gente a tornare in trasferta. E’ proprio così, dopo tempo immemorabile i bus a mettersi in movimento da Empoli sono due, più alcune automobili, raggiungendo la buona cifra di 100 tifosi al seguito (quanto era che non scrivevamo tre cifre). Bene così, ma da qui fino alla fine speriamo di continuare ad aumentare. Il destino ha voluto che, ad una settimana di distanza dalla tragica scomparsa di Matteo, noi empolesi percorressimo quel maledetto tratto di strada in cui il nostro amico ha perso la vita. E com’è giusto che sia, tutti uniti nel suo ricordo, facciamo sosta all’area di servizio Crocetta deponendo, in un mesto e rispettoso silenzio, sciarpe e lasciando messaggi di ricordo. Il nostro silenzio è stato interrotto soltanto da un lungo applauso. Una volta giunti all’Olimpico ci rendiamo sempre di più conto di come i “servizi d’ordine” stiano cambiando sempre di più negli stadi: ormai le forze dell’ordine hanno solo il compito di accompagnare i mezzi di trasporto dei tifosi allo stadio, il resto tocca agli steward. Questo lo diciamo perché oggi ci troviamo di fronte una novità quasi……. piacevole. Diversi steward sono in realtà donne (dovremmo allora chiamarle hostess?) e le perquisizioni vengono effettuate proprio da loro. In molti uomini hanno avuto quindi la “fortuna” di essere ispezionati da ragazze. Che dire…… se fosse sempre così. Scherzi a parte però, il nostro unico motivo di presenza si chiama Empoli e non abbiamo bisogno di distrazioni. Ben compatti dietro gli striscioni dei gruppi (non dimentichiamoci però anche di “Ciao Matteo” appeso ancora una volta) per tutti i novanta minuti riusciamo a fare un buon tifo, sventolando bandierine e riuscendo anche a dare una maggiore continuità nei cori rispetto alle ultime uscite. Sicuramente il numero raddoppiato ci dà una mano. Il tifo granata si distribuisce su due curve: quella accanto a noi segue quasi sempre i cori della Maratona, facendone anche alcuni per conto suo, utilizzando bandieroni per dare colore. La Maratona ha ottime potenzialità, sfruttandole per tutto il primo tempo: cori forse non molto continui ma possenti e mani sempre alte. Crollano notevolmente nel secondo tempo spegnendosi del tutto al gol vittoria di Vannucchi, gol che ci fa esplodere in un entusiasmo incontenibile. Mamma mia ragazzi, quanto era che non si provava una gioia così! E la vittoria riapre ogni discorso salvezza: si può fare!!! Al triplice fischio urliamo la nostra gioia chiamando i giocatori sotto la curva che alla fine vengono e danno anche le maglie, ma quanta fatica per farceli venire, sembrava che nemmeno oggi volessero venire. Capofila nel trascinarli sotto di noi, manco a dirlo, Vittorio Tosto. Sempre il più grande da questo punto di vista. Rientro a Empoli piuttosto rapido e con tanto, tanto entusiasmo in corpo come era tanto che non succedeva. Il morale è alle stelle, bene così, ora che la partita si fa dura ce n’era veramente bisogno.

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31 Dom 30/03/08 - 15,00 EMPOLI - Sampdoria 0-2 Sammarco - Marzoratti (a) 7066 (2000) 26 20°
Cagliari

-

Roma 1 - 1
Catania - Torino 1 - 2
Empoli - Sampdoria 0 - 2
Genoa - Reggina 2 - 0
Juventus - Parma 3 - 0
Lazio - Inter 1 - 1
Livorno - Siena 0 - 0
MIlan - Atalanta 1 - 2
Napoli - Palermo 1 - 0
Udinese - Fiorentina 3 - 1

EMPOLI

Bassi; Raggi, Marzoratti (28' Volpato), Piccolo, Antonini (86' Moro); Buscé, Marchisio, Budel (67' Musacci); Abate, Giovinco, Vannucchi.

A disposizione: Balli, Vanigli, Tosto, Caturano.

Allenatore: Alberto Malesani

SAMPDORIA

Castellazzi; Lucchini, Gastaldello, Accardi; Maggio, Sammarco, Palombo (88' Ziegler), Franceschini (75' Volpi), Zenoni; Delvecchio, Bonazzoli (70' Kalu).

A disposizione: Mirante, Sala, Miglionico, Ferrari.

Allenatore: Walter Mazzarri

Spettatori  7066 (2000)
Angoli
: 4-5  - Recupero 1' e 4'

Reti: 6' Sammarco - 16' Marzoratti (a)

Arbitro: Trefoloni (Siena)   Ammoniti: Franceschini, Bonazzoli, Marchisio, Gastaldello, Zenoni

Leggi On Line la fanzine Rangers contro la Sampdoria   0-1 (Sammarco)   0-2 (Marzoratti autorete)

PARTITA DEL TIFO - Una giornata nera, triste, drammatica. Mai avremmo voluto vivere una domenica così ed invece purtroppo è stato così. Tutti sappiamo che cosa è successo in questa maledetta domenica e ce lo porteremo dentro per sempre. Forse, non sarebbe nemmeno il caso di riviverla ma, per onor di cronaca, proviamo ugualmente a farlo anche se è dannatamente difficile. Manca poco alle una, i gruppi come sempre sono già nei dintorni dello stadio, pronti a sostenere i propri colori per quella che potrebbe essere la partita del riscatto: si pensa soprattutto alla partita. Arrivano però alcune telefonate da parte di ragazzi di Parma e la notizia che ci viene data è agghiacciante: Matteo, un ragazzo dei Boys, un nostro fratello gialloblu, che in tanti conoscono, che abbiamo rivisto anche di recente è morto. E’ rimasto investito da un pullman di tifosi juventini all’autogrill di Crocetta nel tragitto dei tifosi del Parma verso Torino. Un tragico e terribile incidente. Il nostro stato d’animo, com’è normale che sia, cambia di colpo e tristezza, sgomento ed incredulità prendono il sopravvento: non è assolutamente concepibile preoccuparsi di calcio mentre un tuo amico fraterno se n’è andato così, improvvisamente e tragicamente. In breve tempo viene presa la più giusta delle decisioni: via tutti gli striscioni dei gruppi dalla Maratona e 90 minuti di assoluto silenzio in segno di lutto. Nel frattempo veniamo anche raggiunti da una delegazione degli ultras della Doria, anch’essi gemellati col Parma, facendoci sapere che anche loro in segno di lutto non entreranno dentro lo stadio. Sconcertati, cerchiamo di saperne di più tramite radio ma quando manca poco alle tre, le notizie che arrivano sono solo frammentarie nonostante sia già accaduto da due ore: più che altro viene puntata l’attenzione sul fatto che Juve-Parma non sarà disputata, mentre su tutti i campi sarà osservato un minuto di silenzio. Ed il silenzio sarà assoluto a Empoli, in una Maratona raccolta nel ricordo del suo amico: un drappo fatto sul momento lo ricorda “Ciao Matteo” e resterà esposto per tutta la partita. Si gioca quindi in un clima surreale ma il risultato del campo oggi non è neanche l’ultimo dei nostri pensieri. Poco importa se arriva un’altra batosta che fa precipitare l’Empoli sempre di più: oggi non c’è tempo per pensare a queste cose. Nonostante tutto c’è stato chi ha voluto trovare il modo di farsi notare intonando un contestatorio “Andate a lavorare”. Qualcuno è anche libero di pensarlo se lo vuole ma era proprio il caso visto che, comportandosi in questo modo si può screditare un’intera tifoseria che ha preso una linea e che, soprattutto, oggi non è proprio il caso di preoccuparsi di questo tipo di problema? Proprio per questo a fine partita, mentre quasi tutto lo stadio fischiava, gli ultras hanno voluto rompere il silenzio gridando “Siamo sempre con voi” per far capire che noi ci siamo e ci saremo e che ci crediamo nonostante tutto. Il dopopartita è stato comunque necessario per sistemare questa questione e riappianare le divergenze.

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30 Sab 22/03/08 - 15,00 Roma - EMPOLI 2-1 Tonetto - GIOVINCO - Panucci 31392 (53) 26 19°
Atalanta

-

Catania 0 - 0
Fiorentina - Lazio 1 - 0
Inter - Juventus 1 - 2
Palermo - Genoa 2 - 3
Reggina - Napoli 1 - 1
Roma - Empoli 2 - 1
Sampdoria - Cagliari 1 - 1
Siena - Parma 2 - 0
Torino - Milan 0 - 1
Udinese - Livorno 2 - 0

ROMA

Doni; Cassetti, Ferrari, Panucci, Tonetto; De Rossi, Pizarro (76' Brighi); Giuly (53' Vucinic), Perrotta, Mancini (64' Taddei); Totti.

A disposizione: Curci, Cicinho, Antunes, Esposito.

Allenatore: Luciano Spalletti

EMPOLI

Bassi; Raggi (72' Volpato), Marzoratti, Piccolo, Antonini; Buscé, Budel (80' Giacomazzi), Marchisio (50' Moro); Abate, Giovinco; Vannucchi.

A disposizione: Balli, Vanigli, Tosto, Marianini.

Allenatore: Alberto Malesani

Spettatori  31392 (53)
Angoli
: 7-4  - Recupero 0' e 5'

Reti: 36' Tonetto - 50' Giovinco - 63' Panucci

Arbitro: Gava (Conegliano Veneto)   Ammoniti: Raggi, Panucci, Piccolo, De Rossi, Abate, Vucinic  Espulsi: Perrotta (57')

Il biglietto di Roma-Empoli   1-0 (Tonetto)   1-1 (Giovinco)   2-1 (Panucci)   Anche se pochi cerchiamo di farci sentire   ... e farci vedere   Striscione giallorosso in una Sud piuttosto vuota   Striscione Rangers adagiato sui seggiolini   Squadre schierate: pronte alla battaglia!!!   Ecco il risultato dell'attuale politica delle società calcistiche italiane...

PARTITA DEL TIFO - Appena tre giorni dopo il turno infrasettimanale con la Juve (siamo alla vigilia di Pasqua), è di nuovo campionato ed è di nuovo trasferta, stavolta si va a Roma. E’ l’ultima partita del ciclo terribile, poi comincerà il momento delle partite cruciali, da non fallire. Da Empoli ci mettiamo in movimento col solito pullman, ma anche qualche auto ci darà man forte stavolta: il numero complessivo che raggiungeremo sarà di 53; stavolta non regge neanche l’alibi del periodo vacanziero, tanto siamo sempre gli stessi da inizio anno. Causa alcuni intoppi partiamo con ritardo pazzesco, tant’è che abbiamo il terrore di arrivare in ritardo veramente stavolta. Aboliamo perfino la sosta per recuperare il tempo perduto, e alla fine riusciamo nell’impresa di arrivare all’Olimpico ad un quarto alle tre, anche grazie alla scorta che permette al nostro bus con 35 occupanti di congestionare il traffico romano per farci passare. Alla grande così! Lo spettacolo offerto dallo stadio è a dir poco deprimente: curva Nord deserta, grandi spazi vuoti in Tevere, enormi in Monte Mario. Perfino la Sud non è piena, si vedono moltissimi seggiolini vuoti. La grande industria del pallone, quella che porta biglietti d’ingresso a prezzi spropositati (basti pensare che noi oggi abbiamo pagato 25 €) e partite in tv a prezzi irrisori, sta perfettamente riuscendo nel suo intento. Se anche poi a Roma, dove c’è sempre stato un grande calore e stadi sempre pieni, si arriva ad una situazione del genere, significa che il collasso è sempre più dietro l’angolo. Il nostro sparuto gruppetto è una macchiolina nell’enorme settore: cerchiamo di dare colore sbandierando con continuità e riusciamo a farci sentire in qualche occasione sfruttando delle pause della Sud. Sud che, nonostante la situazione instabile, è riuscita a dare una discreta prova di tifo, soprattutto nel secondo tempo. Bandieroni sempre al vento, niente striscioni solo stendardi dei gruppi appesi ed uno striscione alzato a mano (“19/03/08 Alberto, Daniele, Francesco imparate da noi”). Il giudizio è abbastanza positivo tenuto conto la situazione di quest’oggi per una Sud neanche lontana parente di quella non diciamo vent’anni fa, ma anche di soltanto cinque anni fa. Dal campo arriva un’altra sconfitta immeritata e che ci lascia ancora una volta l’amaro in bocca, ma se si gioca così le speranze di riuscire nell’impresa finale sono più che concrete. Rientro a casa alle 21 senza alcun intoppo di traffico, pericolo concreto visto il periodo di esodo pasquale.

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29 Mer 19/03/08 - 20,30 EMPOLI - Juventus 0-0   8719 (3900) 26 18°
Cagliari

-

Atalanta 1 - 0
Catania - Siena 0 - 0
Empoli - Juventus 0 - 0
Genoa - Inter 1 - 1
Lazio - Roma 3 - 2
Livorno - Reggina 1 - 1
Milan - Sampdoria 1 - 2
Napoli - Fiorentina 2 - 0
Parma - Palermo 2 - 1
Torino - Udinese 0 - 1

EMPOLI

Bassi; Buscé, Marzoratti, Piccolo, Antonini; Abate, Musacci (70' Budel), Marchisio, Moro (77' Giovinco), Giacomazzi (57' Vannucchi); Volpato.

A disposizione: Balli, Vanigli, Tosto, Caturano.

Allenatore: Alberto Malesani

JUVENTUS

Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro (74' Grygera); Camoranesi (82' Nedved), Nocerino, Tiago (61' Trezeguet), Salihamidzic; Iaquinta, Del Piero.

A disposizione: Belardi, Stendardo, Sissoko, Palladino.

Allenatore: Claudio Ranieri

Spettatori  8719 (3900)
Angoli
: 2-7  - Recupero 1' e 4'

 

Arbitro: Rizzoli (Bologna)   Ammoniti: Molinaro, Marzoratti, Moro, Giacomazzi, Camoranesi, Grygera, Budel

 

PARTITA DEL TIFO - Ritorna dopo un anno di assenza una partita di campionato contro la Juventus e stavolta si gioca di mercoledì sera: questo calcio moderno ormai non si pone più limiti, si gioca tutti i giorni e a tutte le ore, e poco importa se il prossimo turno di campionato sarà giocato dopo appena tre giorni per la vigilia di Pasqua. La precedente partita di Coppa Italia non faceva testo, nelle ore successive alla partita si parla di stadio esaurito con pochi posti rimasti disponibili. Non ci sarebbe da stupirsene, la Toscana , ma in particolar modo anche la nostra Empoli, è sempre stata fucina del tifo gobbo ed è facile immaginarsi un sacco di gente proveniente dalle zone limitrofe in più ai soliti “vergognosi di essere empolesi”. Lo stadio in realtà non è esaurito, però insomma c’è parecchia affluenza, tutto come già detto dovuto alla rappresentanza gobba che ci pare rinforzata rispetto agli anni passati. Non si ricorda infatti una così massiccia presenza di juventini che spuntano da tutte le parti, tranquillamente con le loro sciarpe e magliette in bella vista anche in Maratona. Anche oggi è facile pensare ad una disfatta, invece vedi un Empoli che non ti aspetti lottare ad armi pari contro una Juve forse un po’ sottotono. Le emozioni scarseggiano è vero, ma a noi basta vedere grinta e cuore per essere soddisfatti ed il punto conquistato oggi fa morale anche se non serve per un balzo in classifica. Stranamente però, il tifo di stasera appare piuttosto blando ed è un vero peccato perché avremmo potuto accompagnare questo grande risultato con un tifo degno del momento ed invece non è stato così e questo è inspiegabile. Ragazzi, si deve cantare sempre. Brutto e visivamente antiestetico il tifo dei gobbi: gli striscioni dei gruppi sono presenti al gran completo ma mai dalla curva Sud si alza un coro degno di essere chiamato così. Sicuramente penalizzati da un mancato supporto da parte dei soliti tifosi occasionali. In chiusura un ringraziamento ai gemellati di Perugia e Montevarchi che sono passati a salutarci in questa serata.

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28 Dom 16/03/08 - 15,00 Atalanta - EMPOLI 4-1 Langella - Doni - Padoin - VANNUCCHI - Padoin 9220 (58) 25 18°
Atalanta

-

Empoli 4 - 1
Cagliari - Torino 3 - 0
Fiorentina - Genoa 3 - 1
Inter - Palermo 2 - 1
Juventus - Napoli 1 - 0
Livorno - Parma 1 - 1
Reggina - Siena 4 - 0
Roma - Milan 2 - 1
Sampdoria - Catania 3 - 1
Udinese - Lazio 2 - 2

ATALANTA

Coppola; Belleri, Rivalta, Talamonti (75' Capelli), Manfredini; Ferreira Pinto, Tissone, Guarente (63' De Ascentis), Langella (54' Padoin); Doni; Floccari.

A disposizione: Forsyth, Fissore, Paolucci, Muslimovic.

Allenatore: Luigi Delneri

EMPOLI

Bassi; Piccolo (31' Abate), Marzoratti, Pratali, Antonini; Buscé, Marchisio (82' Moro), Budel, Giovinco (82' Tosto); Vannucchi; Saudati.

A disposizione: Balli, Vanigli, Giacomazzi, Volpato.

Allenatore: Alberto Malesani

Spettatori  9220 (58)
Angoli
: 2-11  - Recupero 3' e 4'

Reti: 19' Langella - 27' Doni - 77' Padoin - 83' Vannucchi - 84' Padoin

Arbitro: Bergonzi (Genova)   Ammoniti: Talamonti, Pratali, Manfredini, Padoin

Il biglietto di Atalanta-Empoli   1-0 (Langella)   2-0 (Doni)   3-0 (Padoin)   3-1 (Vannucchi)   4-1 (Padoin)   Articolo da Il Nerazzurro sulla tifoseria empolese   Gruppo empolese in trasferta senza striscioni   La nord atalantina chiusa per l'ultima volta   ...ma gli ultras "squalificati" sono in sud accanto a noi e fanno il loro tifo   Qualcuno si predispone per il lancio delle maglie ma agli steward viene indicato di disporsi in assetto "da battaglia". Continua la serie "Tutto proibito"...

PARTITA DEL TIFO - Trasferta piuttosto insidiosa ma nel frattempo importante quella di oggi; la prestazione col Milan ha riacceso un po’ le speranze: potremmo anche fare un bel risultato. Importante o no, in viaggio si mette il solito pullman di ultras, stavolta quasi pieno: è tutto l’anno che siamo sempre gli stessi, ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. Stavolta però a dare man forte ci sono alcune macchine e la solita folta rappresentanza di tifosi del nord, che in queste occasioni non mancano mai. Durante il viaggio di andata, ad un’area di servizio incontriamo una decina di supporters veronesi in viaggio verso Busto Arsizio. Qualche attimo di fronteggiamento e reciproca prudenza ma alla fine non accade niente: noi eravamo un pullman loro due macchine, inoltre noi abbiamo la scorta. L’ambiente bergamasco è diverso dal solito ma lo sapevamo già: la curva nord è ancora chiusa al pubblico dopo gli ormai noti fatti dell’11 novembre, ma qualsiasi divieto viene aggirato poiché gli ultras di casa si trovano nell’altra curva, la Sud , accanto a noi. All’ingresso problemi per lo striscione Desperados che non viene fatto passare (a sentir loro per non essere ignifugo, continua ancora una volta l’applicazione a cazzo dei regolamenti, non c’è uno stadio in cui si comportino ugualmente). Noi Rangers, in segno di solidarietà, decidiamo di non appendere il nostro e nel settore faranno sfoggio uno stendardo ed una bandierina a rimarcare la presenza dei due gruppi. In attesa che cominci la partita possiamo ingannare l’attesa leggendo: ci sono infatti arrivate alcune copie della rivista ufficiale “Nerazzurro” che viene distribuita allo stadio ed è molto interessante leggerci sopra un articolo che riguarda da vicino la nostra tifoseria con un’intervista ad un noto esponente. Davvero una bella idea e ben sviluppata. Quella che avrebbe potuto essere la partita del riscatto però, si trasforma ben presto in una colossale disfatta. A dare più che altro noia non è stato il risultato ma lo scarso impegno dei giocatori e la totale assenza di una reazione: un’immagine che fa veramente male vedere per chi, come noi, continua a credere nella salvezza. Perplessi, cerchiamo di farci vedere più che sentire, vista l’enorme delusione che ci attanaglia ma il risultato purtroppo è piuttosto scadente. Come sempre, ottimo il tifo atalantino che ha offerto il solito eccezionale spettacolo. Grandi come sempre bisogna riconoscerlo. Ritorno tranquillo senza alcun incontro spiacevole, ma con parecchia rabbia in corpo: questa debacle potrebbe anche essere una svolta, ma, ahinoi, in negativo.

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27 Dom 09/03/08 - 15,00 EMPOLI - Milan 1-3 Pato - BUSCE' - Ambrosini - Kakà 9532 (4500) 25 17°
Catania

-

Cagliari 2 - 1
Empoli - Milan 1 - 3
Genoa - Juventus 0 - 2
Inter - Reggina 2 - 0
Lazio - Livorno 2 - 0
Napoli - Roma 0 - 2
Palermo - Udinese 1 - 1
Parma - Sampdoria 1 - 2
Siena - Fiorentina 1 - 0
Torino - Atalanta 1 - 0

EMPOLI

Bassi; Raggi (63' Tosto), Piccolo, Pratali, Antonini; Marchisio, Budel; Buscé, Abate (51' Marianini), Giovinco (57' Giacomazzi); Saudati.

A disposizione: Balli, Adani, Vannucchi, Volpato.

Allenatore: Alberto Malesani

MILAN

Kalac; Oddo (46' Bonera), Maldini, Kaladze, Favalli; Gourcuff (46' Brocchi), Pirlo, Ambrosini; Kakà; Pato, Gilardino (79' Paloschi).

A disposizione: Fiori, Digao, Simic, Emerson.

Allenatore: Carlo Ancelotti

Spettatori  9532 (4500)
Angoli
: 3-1  - Recupero 1' e 3'

Reti: 19' Pato - 23' Buscé - 86' Ambrosini - 89' Kakà

Arbitro: Farina (Novi Ligure)   Ammoniti: Pratali, Saudati, Favalli  Espulsi: Malesani (24')

Leggi On Line la fanzine Rangers contro il Milan   0-1 (Pato)   1-1 (Buscé)   1-2 (Ambrosini)   1-3 (Kakà)

PARTITA DEL TIFO - Ecco ripresentarsi il filotto di quattro partite terribili: per fare qualche punto in questo periodo bisognerà davvero dare il massimo. Come sempre avviene in queste occasioni, contro gli squadroni blasonati spuntano come funghi i tifosi avversari, tra i quali moltissimi “vergognosi di essere empolesi”, tuttavia la partecipazione dei tifosi milanisti non è massiccia come in passato, anzi: sono più quelli sparsi in tutto lo stadio che quelli presenti in curva Sud, che presenta ben due interi tronconi completamente vuoti e gli altri due nemmeno pieni. E’ abbastanza sconfortante sapere che da Milano si sono messi in viaggio appena 2 pullman; (solo 2 pullman da Milano?!?) Se anche una tifoseria come quella milanista, che da sempre ha avuto un ottimo seguito anche dalla città che rappresenta, arriva a questi scarni numeri, significa veramente che la situazione ultras in Italia è palesemente alla frutta. Finalmente una giornata di pioggia per testare la nuova, iperpubblicizzata copertura della Maratona che dovrebbe anche coprire il nostro pezzo……. infatti, come ai bei tempi, torneremo a casa bagnati fradici, come piace a noi, come è sempre stato e sempre dovrà essere. In campo una partita giocata all’arrembaggio dai nostri, letteralmente con il cuore, cuore che purtroppo non è bastato contro una squadra che è riuscita a vincere casualmente solo negli ultimi minuti. Almeno il punto ce lo saremmo guadagnato. A metterci del suo anche l’odiato Farina che continua a sbagliare sempre a nostro sfavore: dopo tutti questi anni non può più essere una coincidenza, non ci crediamo proprio. Il suo atteggiamento ha contribuito a rendere l’ambiente particolarmente caldo ed imbestialito nei suoi confronti, infiammando spesso il pubblico. Il che può essere visto come un bene, anche perché sono quelle situazioni che fanno anche bene al tifo, tifo che oggi è stato di ottimo livello, come da tempo non succedeva, con cori continui ed intensi, forse anche aiutati dal ritmo della partita. Lo stesso non si può dire dei rossoneri, tifo pessimo, molto discontinuo, accendendosi solo dopo i gol. A cantare saranno si e no un centinaio, sicuramente quelli dei due pullman di ultras, cercando di dare il massimo offrendo però un risultato piuttosto scadente. Anche se pochi, il giudizio è negativo soprattutto per la presenza così risicata che non può essere nel loro stile.

VISTA DA Sport People - Dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano dell’Arsenal, il Milan trova sulla sua strada, questa volta nella versione campionato italiano, il piccolo Empoli che, se assomiglia ai Gunners per la peculiarità di scoprire giovani talenti da poter lanciare nel grande calcio, resta comunque un avversario decisamente alla portata della squadra di mister Ancelotti. C’è chi dice che senza la Champions i tanti campioni del Milan siano demotivati e perciò più facilmente vulnerabili, ma c’è chi dice, e a mio avviso a ragione, che senza la coppa, la squadra si potrà dedicare solo sul campionato giocando, finalmente, una sola partita la settimana e facendo allenamenti mirati per recuperare, quei giocatori, e non sono pochi, un po’ giù di tono. I tifosi rossoneri chiedono fin da questa sfida un chiaro messaggio dalla squadra, una vittoria che possa rilanciare il grande Milan alla rincorsa di un quarto posto, alla rincorsa, cioè, di un piazzamento che consentirebbe il prossimo anno di giocare, magari ancor più da protagonisti, l’ennesima Champions League; del resto sarebbe alquanto strano vedere gente come Kakà, Nesta o Pirlo, tanto per indicare tre campioni dell’immensa e ricca rosa del Milan, giocare la “misera” Coppa Uefa che incredibilmente tutti snobbano, ma, quando arriva alla fase finale, resta sempre una buona occasione per non gettare al vento un’intera stagione. Anche se non impossibile da battere, comunque l’Empoli resta una squadra che si deve definire in salute e, malgrado le recenti sconfitte, Siena a parte, ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutti. La sua rincorsa alla salvezza è irta di ostacoli, vedi il calendario non proprio agevole, ma dalla propria parte ha comunque un’ intelaiatura di gioco decisamente buona con l’aggiunta di qualche giocatore dotato di un ottima tecnica individuale (il giovane Giovinco, ma anche l’inossidabile Vannucchi). Gara importante, perciò, per entrambe le formazioni e pubblico che risponde abbastanza bene. E’ logico sottolineare che ogni qual volta arrivano gli squadroni ad Empoli, parte del pubblico presente è costituito da curiosi e sportivi dell’interland che hanno la possibilità di vedere dei campioni facendo solo pochi chilometri di strada. Questo genere di persone, a prima vista, sembra essere in netto calo in questo pomeriggio, infatti i cosiddetti settori “neutri” come la curva nord o la curva Cambiano, sono praticamente vuoti, popolati solo da un centinaio scarso di tifosi “armati” di macchinette digitali e fedele quotidiano rosa sotto braccio. Quale può essere la causa di questo flop di presenze!? Senza dubbio la pay-tv che invece di portare le famiglie allo stadio, sembra portare a l’esatto opposto, cioè quello di farle stare sedute davanti ad un freddo schermo televisivo dove perdere del tutto le emozioni che si possono vivere sui gradoni. Ottimo colpo d’occhio, invece, della Maratona che sembra più piena del solito anche se alla fine la zona più agitata e colorata risulta essere sempre quella dietro gli striscioni Desperados e Rangers ma, almeno questo pomeriggio, non si registrano i consueti vuoti laterali. Dei quattro settori riservati agli ultras milanisti, solo due sono popolati mentre il resto rimane vuoto e funge da zona cuscinetto; anche qui occorre fare una distinzione, infatti larga parte dei presenti dei due settorini non sono catalogabili alla parola ultras ma sono semplici sportivi della zona o comunque non provenienti da Milano. Fin dalle prime battute si capisce che la parte che racchiude i gruppi della Sud, si trova sopra lo striscioncino “Curva Sud”, a parte i Commandos Tigre che stazionano sopra il drappo con il loro simbolo. Fin dal riscaldamento della squadra milanista, i cori verso i singoli giocatori si sprecano, vengono alzate un paio di bandiere a due aste per “marcare” il territorio prettamente ultras mentre alla squadra di casa vengono riservati i classici fischi. Ad inizio partita niente da segnalare se non lo sventolio di bandiere in Maratona inferiore e qualche due aste che si alza nel settore destinato agli ospiti. Il tifo milanista si concentra nella zona occupata dallo striscione “Curva Sud” che è “spalleggiato” dagli stendardi di Brigate, Guerrieri, Avanguardia, Pittbull, Panthers e Commados. Accanto al drappo dei GU fa bella mostra di sé il leone simbolo della Fossa dei Leoni: non so se è un (personalmente gradito) ritorno, oppure solo l’iniziativa di un singolo, resta il fatto che rimane in bella evidenza ed in posizione sicuramente non defilata. Il tifo dei rossoneri è continuo: poche pause e cori che incitano a più riprese la squadra che viene invitata a non mollare mai. Qualche coro per i singoli giocatori ed alcune bandiere a due aste danno colore al settore che, malgrado la buona presenza, non sembra mai coinvolgere tutti i presenti, così il tifo alla squadra viene delegato a quel centinaio di ragazzi che si sgola per tutta la partita. Da parte empolese, il colore è assicurato dalle bandiere mentre il sostegno vocale subisce qualche pausa ma riesce, in alcuni momenti, ad essere veramente coinvolgente. Nel secondo tempo, quando si scatenerà un bel temporale, a cantare rimarrà la zona più calda del tifo azzurro, quella per intendersi presidiata dal duo Rangers e Desperados incitando una squadra che terrà testa ad un Milan non troppo spettacolare ma estremamente efficace. Da parte milanista cambia poco, pioggia o no, gli irriducibili della Curva Sud restano fedeli alla squadra e proseguono nel proprio incitamento: un paio di ragazzi restano a torso nudo e spronano i presenti a cantare. Le due tifoserie si scambiano qualche coro offensivo, con i milanisti che augurano agli azzurri la serie B, e con questi ultimi che attaccano un paio di volte anche il presidente Berlusconi oltre che la squadra, e la tifoseria, del Milan in generale. Sul terreno di gioco la partita è piacevole e l’Empoli tiene testa i più quotati rivali ma Pato, Ambrosini e Kakà fissano il risultato sull’1-3. Tifosi milanisti che festeggiano la vittoria, non del tutto scontata visti i valori in campo, e pubblico empolese che comunque applaude una squadra che, pur giocando un buon calcio, non riesce a racimolare punti.

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26 Dom 02/03/08 - 15,00 EMPOLI - Siena 0-2 Portanova - Riganò 6139 (800) 25 16°
Cagliari

-

Genoa 2 - 1
Empoli - Siena 0 - 2
Juventus - Fiorentina 2 - 3
Livorno - Catania 1 - 0
Milan - Lazio 1 - 1
Napoli - Inter 1 - 0
Reggina - Palermo 0 - 0
Roma - Parma 4 - 0
Sampdoria - Torino 2 - 2
Udinese - Atalanta 2 - 0

EMPOLI

Bassi; Buscé, Marzoratti, Pratali, Tosto; Marianini, Marchisio (81' Volpato), Budel (50' Moro); Vannucchi (46' Abate), Giovinco; Saudati.

A disposizione: Balli, Piccolo, Vanigli, Antonini.

Allenatore: Alberto Malesani

SIENA

Manninger; Bertotto, Portanova, Loria, De Ceglie; Kharja, Codrea, Coppola (93' Rossettini); Forestieri (83' Rossi); Frick, Maccarone (89' Riganò).

A disposizione: Eleftheropoulos, Alberto, Ficagna, Porta.

Allenatore: Mario Beretta

Spettatori  6139 (800)
Angoli
: 9-2  - Recupero 2' e 4'

Reti: 33' Portanova - 94' Riganò

Arbitro: Orsato (Schio)   Ammoniti: Codrea, Giovinco, Saudati, Coppola, Marzoratti, Bertotto, Rossi  Espulsi: Moro (92')

Leggi On Line la fanzine Rangers contro il Siena   0-1 (Portanova)   0-2 (Riganò)

PARTITA DEL TIFO - Terza partita nel giro di una settimana, seconda consecutiva in casa nel giro di 7 giorni. Il calcio moderno non si ferma proprio mai. Arriviamo a questa sfida con molto ottimismo viste gli ultimi risultati positivi nonostante la sconfitta di Palermo; un altro scontro diretto molto importante con l’opportunità di allontanarci dalla zona calda. Per di più è il derby contro i rivali di sempre senesi e quindi il desiderio di rivalsa è tanto. Sappiamo in partenza che ci saranno diversi senesi rispetto ai loro standard di quest’anno, 800 i bianconeri previsti a Empoli. Buon segno, oltre la rivalità: almeno loro per i derby si smuovono in parecchi di più, gli empolesi neanche in quelli… Sotto lo stadio tutto si mantiene tranquillo, tant’è che 45 minuti prima delle tre siamo già quasi tutti dentro lo stadio, con noi ci sono anche alcuni gemellati dei Boys Parma, che ringraziamo per visita. Proprio in quel momento arriva una notizia, di lì a poco confermata: un gruppo di ultras senesi, si stanno dirigendo in corteo, con aste in mano e qualche torcia accesa, verso il Castellani senza scorta. Hanno lasciato la macchina ai Cappuccini, nei pressi del camposanto, e senza essere intercettati raggiungono il loro settore tranquillamente (il tutto è documentato da un paio di video comparsi su YouTube il giorno dopo, vedere per credere). Bisogna essere onesti, il numero gli è riuscito alla perfezione anche se però bisogna tenere conto che è stato effettuato in un’ora  in cui quasi tutte le tifoserie sono ormai allo stadio e non sono più a giro e sicuramente se lo aspettavano, ma senz’altro erano pronti allo scontro. Nessuna tifoseria, in tempi recenti sia chiaro, era riuscita in un’impresa di questo tipo. Sugli spalti per tutti i novanta minuti offriamo uno spettacolo abbastanza decente, il tifo è abbastanza buono e continuo, noi non abbiamo niente da rimproverarci. Quello che lascia sbigottiti è la squadra senza grinta che è scesa in campo rimediando una orribile e meritata batosta, lasciando ancora una volta atterriti tutti i tifosi azzurri che proprio non si aspettavano un debacle del genere, non un’altra volta. Stavolta i senesi lasciano una ottima impressione: non sono moltissimi a cantare ma gli vediamo una continuità ed una grinta che in questi ultimi periodi sembravano avere smarriti. Mani sempre alte e cori piuttosto secchi e decisi che abbiamo sentito spesso e questo fin dal primo minuto, cioè da molto prima che si concretizzasse il risultato. Molto bello anche l’inno senese cantato durante i loro festeggiamenti da tutta la curva. Subito dopo la partita un buon numero di empolesi si sposta ai Cappuccini e vicino alla stazione ma, inspiegabilmente, nessun senese viene mai incrociato. Attesa che si rivela vana: probabilmente le macchine sono state scortate da tutt’altra parte per evitare contatti, visto che allo stadio lo speaker aveva chiaramente detto il luogo dove le vetture erano state lasciate. Quando si dice ordine pubblico… In effetti scopriremo in seguito com’è andata effettivamente: quelli del corteo sono scesi dalle macchine nei pressi della stazione facendola tutta a piedi mentre nel frattempo chi aveva la macchina la stava posteggiando direttamente allo stadio. Ci sono comunque stati due diffidati tra i senesi per aver sputato addosso ad uno steward.  

VISTA DA Sport People - È un derby sottotono quello che si gioca al Castellani fra Empoli e Siena. Forse le precarie posizioni in classifica delle due squadre hanno spinto i tifosi da entrambe le parti a concentrarsi molto più sul risultato in campo che sulle rivalità di curva. Infatti anche i minuti precedenti il fischio di inizio, di solito dedicati allo scambio di battute fra tifosi, sono stati invece riservati ai cori di incitamento per i giocatori, come accade ormai per tante curve. I tifosi senesi hanno riempito due spicchi del settore ospiti ma i numeri non sono quelli di altre volte. Anche gli sportivi della domenica sembrano non aver seguito la Robur nella vicina Empoli, seppur il match sia di quelli importanti. Il pubblico empolese invece risponde abbastanza bene e la Maratona si presenta piena, ma come sempre poco incline al canto e al tifo diretto da Rangers e Desperados che colorano i loro spazi con bandiere e stendardi alzati al fischio di inizio. Nel settore si alzano alcuni palloncini colorati e due bandieroni con i simboli della città del Palio. A partire con buon ritmo sono stati gli azzurri, che hanno dato il massimo con diversi cori e battimani ben fatti, forse i migliori della stagione. I tifosi bianconeri invece, ci hanno messo un po’ a carburare e solo con il passare dei minuti sono riusciti a proporre alcuni cori degli di nota e dei battimani compatti. Anche per loro problemi simili ai cugini azzurri, infatti buona parte del settore non ha mai partecipato al tifo se si escludono le due sciarpate discretamente realizzate. Come già detto, la rivalità fra le due curve è sembrata sopita a favore delle sorti del risultato sul campo. I tifosi si sono concentrati sull’incitamento ai propri colori, tralasciando lo scambio di battute con i dirimpettai. Qualche coro offensivo si è sentito, a dire la verità, esclusivamente da parte senese però, ed anche in questo caso la querelle non è partita e poche sono state le risposte degli azzurri. Così le attenzioni maggiori sono andate al campo di gioco che in compenso ha offerto uno spettacolo più che dignitoso. Le squadre si sono affrontate a viso aperto nonostante la paura di perdere abbia frenato un po’ le manovre. Comunque agonismo e rivalità sono uscite fin dall’inizio e nessuno ha fatto o avuto sconti. La frenesia degli allenatori in panchina ha riassunto la tensione del gioco. A passare in vantaggio è il Siena con Portanova nel primo tempo, con un colpo di testa che ha beffato la difesa azzurra. Nonostante alcune buone occasioni l’Empoli non è riuscito a pareggiare ed il Siena non ha comunque mai smesso di cercare il raddoppio. Sul finire della gara è arrivata la ciliegina per i tifosi della Robur, ossia il raddoppio con l’ex Riganò che, incurante dei trascorsi azzurri e magari stizzito da alcuni fischi al suo indirizzo, è corso a festeggiare sotto il settore bianconero. Al fischio dell’arbitro festa finale con tutti i giocatori senesi al lancio delle magliette e con i loro tifosi entusiasti per la vittoria e più inclini allo sfottò nei confronti degli amareggiati tifosi azzurri, che hanno risposto seppur crucciati per la sconfitta che inguaia il cammino degli azzurri.

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25 Mer 27/02/08 - 20,30 Palermo - EMPOLI 2-0 Simplicio - Rinaudo 22897 (24) 25 14°
Atalanta

-

Sampdoria 4 - 1
Catania - Milan 1 - 1
Fiorentina - Livorno 1 - 0
Genoa - Napoli 2 - 0
Inter - Roma 1 - 1
Juventus - Torino 0 - 0
Lazio - Reggina 1 - 0
Palermo - Empoli 2 - 0
Parma - Udinese 2 - 0
Siena - Cagliari 1 - 0

PALERMO

Fontana; Zaccardo, Barzagli, Rinaudo; Cassani, Tedesco (56' Guana), Migliaccio, Simplicio (82' Caserta), Balzaretti; Cavani (66' Bresciano), Amauri.

A disposizione: Agliardi, Miccoli, Jankovic, Biava.

Allenatore: Francesco Guidolin

EMPOLI

Bassi; Antonini, Marzoratti (60' Tosto), Pratali, Raggi; Moro, Marchisio (46' Abate), Budel; Buscé, Vannucchi; Saudati (84' Volpato).

A disposizione: Balli, Rincon, Marianini, Musacci.

Allenatore: Alberto Malesani

Spettatori  228797 (24)
Angoli
: 7-2  - Recupero 1' e 5'

Reti: 14' Simplicio - 38' Rinaudo

Arbitro: Banti (Livorno)   Ammoniti: Cavani, Migliaccio, Moro

Il biglietto di Palermo-Empoli   1-0 (Simplicio)   2-0 (Rinaudo)   Empolesi al Barbera, grandi!!! (Gabriele Maltiniti)   Gruppo (Gabriele Maltiniti)

PARTITA DEL TIFO - Ci ritroviamo alle 2 di martedì notte davanti alla curva Sud. Siamo in 21, partiamo entusiasti per le tre vittorie consecutive e per il fatto di affrontare la trasferta infrasettimanale più lunga di quest’anno. Pochi ma ultras! Il viaggio prosegue tranquillo (a parte i “litigi” con il “capo macchina” e “quell’artro”) ed arriviamo al traghetto nel primo pomeriggio. Una volta arrivati a Palermo, montati sul bus i “Cannoli”, l’astutissima scorta, per evitare contatti, visto che in 25 rappresentiamo una grande minaccia,  sceglie come strada alternativa la pista dell’Ippodromo. Gli ultras di casa ci sembrano piuttosto “sparpagliati”, in pratica privi di compattezza, a discapito dell’unità nel tifare. Particolare impressione comunque ci ha destato il gruppetto al primo anello della nord: un centinaio di ragazzi compatto, colorato e rumoroso. Dal canto nostro… si fa quel che si può! Spossati dal lungo viaggio e dall’ interminabile nottata, sventoliamo le bandierine e cerchiamo di farci sentire con qualche coro. Sulla partita ben poco da dire, il risultato parla chiaro; mai entrati in partita. Salutati i “Cannoli”, il ritorno scorre tranquillo fino a Messina, dove troviamo il porto chiuso, dobbiamo dirigerci verso Tremestieri (?!?). Qui il “capo macchina” sfiora la rissa col traghettatore perché non vuole farci salire, causa traghetto commerciale (?!?). Riusciti ad arrivare in continente, l’autobus comincia a sfrecciare sulla A3 tipo palla di fuoco per rallentare solamente a Empoli (soste escluse) alle 3 del pomeriggio. Un ringraziamento particolare va a Vittorio Tosto, unico a venirci a salutare cercando inutilmente di far venire anche gli altri. Con quel suo gesto è riuscito a ripagarci in parte dei sacrifici fatti per questa trasferta.

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24 Dom 24/02/08 - 15,00 EMPOLI - Catania 2-0 GIOVINCO - BUDEL 5712 (178) 25 14°
Atalanta

-

Siena 2 - 2
Cagliari - Lazio 1 - 0
Empoli - Catania 2 - 0
Livorno - Napoli 2 - 1
Milan - Palermo 2 - 1
Reggina - Juventus 2 - 1
Roma - Fiorentina 1 - 0
Sampdoria - Inter 1 - 1
Torino - Parma 4 - 4
Udinese - Genoa 3 - 5

EMPOLI

Bassi; Antonini, Marzoratti, Pratali, Tosto (70' Raggi); Budel, Marchisio (85' Marianini); Buscé, Vannucchi (59' Moro); Saudati.

A disposizione: Balli, Rincon, Abate, Volpato.

Allenatore: Alberto Malesani

CATANIA

Polito; Alvarez, Terlizzi, Stovini, Vargas; Izco (70' Colucci), Edusei, Baiocco; Martinez, Spinesi, Mascara.

A disposizione: Rossi, Sabato, Mazzola, Silvestre, Biagianti, Pià.

Allenatore: Silvio Baldini

Spettatori  5712 (178)
Angoli
: 9-4  - Recupero 2' e 4'

Reti: 36' Giovinco - 78' Budel

Arbitro: Brighi (Cesena)   Ammoniti: Marzoratti, Giovinco, Martinez

1-0 (Giovinco)   2-0 (Budel)

PARTITA DEL TIFO - Il campionato si è riaperto e col Catania oggi, un vero e proprio scontro diretto, si profila l’opportunità di conquistare altri tre punti e mettersene un’altra dietro. Pochi giorni prima della partita Malesani ha fatto un appello chiedendo agli empolesi di tornare a riempire il Castellani come ai bei tempi: appello ascoltato solo in parte, il colpo d’occhio della Maratona è buono, ma si sa che i posti se ne sono già tutti andati in abbonamenti. Qualche biglietto venduto in più ma è inutile: se non si fanno prezzi bassi la gente non potrà mai tornare allo stadio e da questo punto di vista pare che le società (possiamo tranquillamente parlare al plurale perché il problema riguarda tutta Italia) non vogliano proprio capire. In una giornata anche troppo calda per essere febbraio, il tifo empolese è pieno di vitalità fin dalle prime battute ed il vantaggio che matura sul campo è una grossa iniezione di fiducia per la Maratona. E ’ un grande Empoli quello che vediamo in campo, più forte dell’avversario e degli errori arbitrali che ancora una volta si abbattono su di noi: nel giro di un minuto gol annullato per fuorigioco inesistente e rigore anch’esso inesistente per gli ospiti poi parato. Una girandola di emozioni che vanno dal tifo incattivito e “duro” per la direzione di gara, alla gioia incontenibile per il rigore parato ed il raddoppio. Insomma una domenica come la vorremmo sempre, oggi ci siamo proprio divertiti, non solo per il risultato. I catanesi si presentano in 178, diversi sono della zona ma un discreto gruppetto è ben identificabile come ultras, facendo una buona impressione visiva. Onestamente non li abbiamo mai sentiti ma è intuibile come abbiano fatto alcuni cori inizialmente ed abbiano poi mollato col profilarsi della sconfitta. Ad ogni modo da elogiare per la presenza. Curiosità: è stato tanto sbandierato nell’immediato dopopartita di come abbia funzionato il “servizio d’ordine”. 124 accendini ed un paio di fibbie sequestrati. Con tutta sincerità, ci pare che il “servizio d’ordine” reale debba essere tutta un’altra cosa.

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23 Dom 17/02/08 - 15,00 Napoli - EMPOLI 1-3 POZZI - Mannini - POZZI - BUDEL 46946 (45) 22 16°
Fiorentina

-

Catania 2 - 1
Genoa - Sampdoria 0 - 1
Inter - Livorno 2 - 0
Juventus - Roma 1 - 0
Lazio - Atalanta 3 - 0
Napoli - Empoli 1 - 3
Palermo - Cagliari 2 - 1
Parma - Milan 0 - 0
Reggina - Udinese 1 - 3
Siena - Torino 0 - 0

NAPOLI

Gianello; Grava, Cannavaro, Domizzi, Savini (71' Calaiò); Blasi, Pazienza, Hamsik (59' Sosa); Mannini (77' Santacroce), Lavezzi; Zalayeta.

A disposizione: Navarro, Gargano, Montervino, Bogliacino.

Allenatore: Edoardo Reja

EMPOLI

Bassi; Antonini, Marzoratti, Piccolo, Tosto; Buscé, Marianini, Marchisio (46' Pratali), Budel; Giovinco (83' Saudati); Pozzi (67' Moro).

A disposizione: Balli, Rincon, Abate, Giacomazzi.

Allenatore: Alberto Malesani

Spettatori  46946 (45)
Angoli
: 3-5  - Recupero 1' e 4'

Reti: 21' Pozzi - 37' Mannini - 65' Pozzi - 81' Budel

Arbitro: Mazzoleni (Bergamo)   Espulsi: Zalayeta e Piccolo (intervallo), Domizzi (74')

Il biglietto di Napoli-Empoli   0-1 (Pozzi)   1-1 (Mannini)   1-2 (Pozzi)   1-3 (Budel)   Entusiasmo dopo il gol del 3-1   Gli ultras empolesi presenti al S.Paolo   La curva B   Gradinata   Curva A

PARTITA DEL TIFO - Una delle trasferte più interessanti dell’anno, più che altro per l’ambiente in cui ci troveremo: sono diversi annetti che non scendiamo a Napoli e tutti sappiamo che rispetto all’ultima volta la situazione delle curve è molto cambiata, destando anche qualche preoccupazione visti i numeri dei napoletani. La curiosità sicuramente aiuta perché c’è qualche presenza in più rispetto alle ultime uscite più vicine, siamo 45 su un unico bus. Trasferta da veri ultras. Lungo il tragitto, inevitabilmente, possiamo notare all’area servizio Badia al Pino l’enorme tappeto di sciarpe che ricorda il luogo dove Gabriele Sandri ha perso la vita lo scorso 11 novembre. La prima sosta è fatta in fretta e furia nei pressi di Roma. Motivo? Sembra che di lì a poco stiano per arrivare tre bus di ultras atalantini diretti a Roma. Francamente, visto che sono le dieci e mezza del mattino, ci sembra strano che siano già qui. La tappa di avvicinamento al capoluogo campano prosegue spedita e come varchiamo il confine già notiamo come, avvicinandosi sempre di più a Napoli, i cumuli di spazzatura aumentino sempre di più. Assistiamo anche ad un rogo lungo la strada: vedere questo indecoroso spettacolo fa davvero un effetto raccapricciante. Prelevati dalla polizia alle porte dell’hinterland, veniamo immediatamente condotti verso il San Paolo facendo un giro lunghissimo che ci ha evidenziato come a Napoli le forze dell’ordine non contino veramente nulla. La scorta mette le sirene per bloccare il traffico in tangenziale per agevolare il nostro passaggio ma ci fosse una macchina che si ferma o che rispetta i divieti; inoltre è un continuo vedere motorini carichi di gente senza casco che passa davanti alle volanti come se nulla fosse. Evidentemente questa è prassi. Inaspettatamente, quindi, ci troviamo allo stadio con un buon anticipo rispetto al fischio d’inizio. Lo stadio si riempie, anche agevolato dai prezzi piuttosto bassi attuati dalla società per questa partita (resta da capire però per quale motivo noi abbiamo dovuto pagare 12 € anziché 10 come il resto dello stadio, certo è sempre un prezzo popolare ma a dare fastidio è il concetto). Ma siamo a Napoli, e si vede: per tutto il tempo che ci separa dall’inizio della partita assistiamo ad un altro chiaro segno che le regole quaggiù non esistono: dalla curva A è un continuo scavalcare di persone che cambiano settore e vanno nella adiacente gradinata, tranquillamente, roba che se viene fatta a Empoli il giorno dopo ti vengono a prendere a casa, mentre loro possono farlo senza alcun problema. Inoltre, non si vede uno steward in tutto lo stadio, anzi no, uno lo abbiamo visto: quello del nostro settore. Si legge chiaramente nei volti e negli atteggiamenti delle forze dell’ordine che si sentono centomila volte più tranquilli a stare nel nostro settore che girare negli altri settori dello stadio. Sempre nel prepartita, per una buona mezz’ora, la curva A inizia a cantare tutta unita, da paura e sono esclusivamente cori contro repressione e forze dell’ordine. Diverso invece l’atteggiamento della B che inizia a cantare all’ingresso delle squadre in campo e si capisce che sono solamente cori di incitamento alla squadra. Oggi sarà impossibile farci sentire, pensiamo: ci sistemiamo dietro gli striscioni tenuti a mano e sotto la gradinata superiore, è facile che da sopra arrivi “qualcosa”. Tutti avremmo firmato per un pareggino oggi, e invece arriva la partita della svolta: una magica vittoria strameritata che ci rilancia in classifica. Peccato per l’infortunio di Pozzi che s è sacrificato per segnare il secondo gol: per lui stagione finita, in bocca al lupo, Nicola! Nel complesso siamo stati piuttosto silenziosi nel primo tempo, limitandoci a sfoggiare le nostre bandierine, cantare era inutile, ma nel secondo tempo, grazie al risultato e al San Paolo ammutolito riusciamo addirittura a farci sentire perché stiamo cantando solo noi! Chi l’avrebbe mai detto…. E’ stato molto bello al terzo gol vedere i ragazzi venire ad esultare assieme a noi sotto il settore, un vero e proprio abbraccio in un tripudio generale, ma vorremmo che ogni volta fosse così. Il tifo partenopeo può essere analizzato da entrambe le parti: dalla curva B abbiamo sentito poco vista la vicinanza con la A , ma abbiamo notato un ottimo impatto visivo in perfetto stile folcloristico napoletano, che si è però spento col maturare della loro sconfitta. Esposto da loro lo striscione “Ciao Stefano”. Potente e “cattivo” il tifo della A che bisogna ammettere essere molto ben fatto ma anche loro hanno risentito dell’andamento della partita alternando incitamento a contestazione. E al triplice fischio una gioia incontenibile invade il settore empolese: per la prima volta nella storia vinciamo a Napoli. La squadra si dirige verso di noi ma qualcuno li ferma: capiamo che c’è qualcosa che non va. Ripartiamo dopo più di un’ora di attesa sotto lo stadio felici come non mai e il nostro viaggio di ritorno è arricchito della sosta cena insieme alla squadra. E’ stato in questa occasione che Tosto ci ha spiegato perché non sono potuti venire sotto a noi: dal settore sopra venivano lanciati oggetti. Laconico il suo commento: “A Napoli è sempre così”. Grande!!! Ritorno a casa verso mezzanotte, come al solito a tempo di record!

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22 Dom 10/02/08 - 15,00 EMPOLI - Lazio 1-0 VANNUCCHI 7232 (2000) 19 18°
Atalanta

-

Fiorentina 2 - 2
Cagliari - Parma 1 - 1
Catania - Inter 0 - 2
Empoli - Lazio 1 - 0
Livorno - Genoa 1 - 1
Milan - Siena 1 - 0
Roma - Reggina 2 - 0
Sampdoria - Napoli 2 - 0
Torino - Palermo 3 - 1
Udinese - Juventus 1 - 2

EMPOLI

Bassi; Raggi, Marzoratti, Piccolo, Antonini; Marchisio (92' Tosto), Budel (63' Moro), Marianini; Vannucchi, Giovinco (65' Abate); Pozzi.

A disposizione: Balli, Giacomazzi, Rincon, Volpato.

Allenatore: Alberto Malesani

LAZIO

Ballotta; Rozenhal (76' Baronio), Siviglia, Cribari, Kolarov; Vignaroli, Dabo (63' Bianchi), Ledesma, Mauri (74' Manfredini); Pandev, Rocchi.

A disposizione: Muslera, Radu, Del Nero, Tare.

Allenatore: Delio Rossi

Spettatori  7232 (2000)
Angoli
: 3-2  - Recupero 0' e 3'

Reti: 7' Vannucchi

Arbitro: Rosetti (Torino)   Ammoniti: Ledesma, Dabo, Rozenhal, Vannucchi, Marchisio, Pozzi Espulsi: Kolarov (89')

Leggi On Line la fanzine Rangers contro la Lazio   1-0 (Vannucchi)

PARTITA DEL TIFO - Ultima grande occasione per restare agganciati al treno salvezza. Un vero e proprio scontro diretto: fallirlo significherebbe disastro totale. Al Castellani fa il suo esordio la copertura nella sua versione integrale: in settimana sono stati ultimati i lavori e adesso è pronta per l’uso….. vista la bella giornata di sole di oggi. Pioverà mai più a Empoli durante una partita? La struttura da un punto di vista estetico non è neanche brutta visto il colore azzurro ma era così indispensabile andare a realizzare questo tipo di intervento? Non sarebbe forse stato il caso di intervenire in altro modo sul nostro stadio come da anni inutilmente chiediamo? I laziali si presentano con un numero discreto, almeno 2000, in passato sono ristati di più ma vista la carenza di numeri di questi ultimi periodi è sicuramente per loro un’inversione di tendenza in positivo. Molte bandierine e stendardini appesi in curva ed una gigantografia di Gabriele che dallo scorso novembre accompagna sempre la tifoseria biancoceleste. A lui, giustamente, è dedicato il loro primo coro “Gabriele uno di noi” applaudito dalla Maratona. La partita si mette subito bene, passiamo in vantaggio dopo pochi minuti e lo stretto vantaggio rimarrà anche il risultato finale. Stimolati da ciò la prova degli ultras della Maratona è buono per tutta la partita, forse con qualche pausa ma comunque di buona fattura. Il picco maggiore si è avuto quando, in un momento di difficoltà degli azzurri, è partito un “Empoli, Empoli” che ha fatto veramente impressione per almeno un paio di volte. Sicuramente per questo dobbiamo ringraziare la nuova copertura che fa rimbombare i cori, di più se questi sono potenti. Sicuramente potrà tornare molto utile anche in futuro. Stona un po’ però a fine gara, vedere i nostri giocatori salutarci a malapena da centrocampo senza venire sotto a noi per esultare insieme. Perché?!? Erano due mesi che non vincevamo, non sarebbe stato più bello poter festeggiare questo importante momento? Tifo molto altalenante quello laziale: anche se il numero di presenza è migliorato, la costanza di tifo è stata scadente, più che altro per il fatto che molti non hanno aiutato il gruppo che faceva partire i cori lasciandoli da soli. Mentre gli spalti si svuotano, inevitabilmente, ci sono offese tra le due tifoserie coi laziali che si esibiscono nel solito coretto “Duce, duce” col braccio teso. Anche qui c’è un miglioramento dei numeri: se l’anno scorso lo avevano fatto tutti gli occupanti della curva, stavolta lo hanno fatto in una ventina, non di più. Speriamo che rimangano sempre di meno a fare questi versi, ce n’è proprio bisogno.

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21 Dom 03/02/08 - 15,00 Inter - EMPOLI 1-0 Ibrahimovic (R) 43946 (46) 16 19°
Fiorentina

-

MIlan 0 - 1
Genoa - Catania 2 - 1
Inter - Empoli 1 - 0
Juventus - Cagliari 1 - 1
Lazio - Sampdoria 2 - 1
Napoli - Udinese 3 - 1
Palermo - Livorno 1 - 0
Parma - Atalanta 2 - 3
Reggina - Torino 1 - 3
Siena - Roma 3 - 0

INTER

Julio Cesar; Zanetti, Burdisso, Materazzi, Chivu; Stankovic (49' Rivas), Cambiasso, Vieira; Jimenez (46' Maxwell); Ibrahimovic, Cruz (55' Suazo).

A disposizione: Toldo, Maniche, Pelé, Crespo.

Allenatore: Roberto Mancini

EMPOLI

Bassi; Raggi, Marzoratti (59' Abate), Piccolo, Antonini; Buscé, Marianini, Moro (55' Saudati), Budel, Vannucchi (90' Giacomazzi); Pozzi.

A disposizione: Balli, Rincon, Tosto, Volpato.

Allenatore: Alberto Malesani

Spettatori  43946 (46)
Angoli
: 4-4  - Recupero 0' e 5'

Reti34' Ibrahimovic (R)

Arbitro: Tagliavento (Terni)   Ammoniti: Vannucchi, Vieira, Cambiasso, Abate, Piccolo, Julio Cesar, Pozzi, Saudati Espulsi: Vieira (39')

Il biglietto di Inter-Empoli   1-0 (Ibrahimovic)   Il rigore sbagliato da Saudati   In uno stadio rumoroso ci facciamo sentire...

PARTITA DEL TIFO - La trasferta sul piano del risultato sportivo fa rabbrividire al solo pensiero, ma non è da ultras preoccuparsene ed il solito pullman viene organizzato. Come ogni trasferta ci sono ancora una volta problematiche ma non riguardanti il numero, cui ormai siamo abituati, piuttosto, di nuovo, su come procurarsi il biglietto. Stavolta dovremmo acquistarlo alla Banca Popolare di Milano, filiale più vicina Scandicci. Sempre più difficile… Fortuna che se ne occupa un delegato dell’Unione ma solo dopo aver raccolto le fotocopie dei documenti d’identità di tutti i partecipanti, dovendo recarsi laggiù al venerdì mattina, ultimo termine per l’acquisto trattandosi di banca, con tanti saluti alla regola che i biglietti per gli ospiti si possono acquistare fino al sabato pomeriggio. Un paio di palle!!! Ed è assurdo che anche i ragazzi del nord Italia che verranno con noi siano costretti ad appoggiarsi a noi per potersi procurare un biglietto. Comunque in una 40ina di persone partiamo da Empoli (in tutto saremo 48 compresi quelli che ci raggiungeranno a Milano): la partenza sarebbe per le 8,30 ma causa ritardo dell’autista (vero Guido?) viene posticipata alle 9 passate. Paura di arrivare tardi? Tranquilli ….. arriviamo sotto San Siro alle 13,20!! All’ingresso subito notiamo come gli intertristi abbiano risolto la problematica striscioni appendendo ciascun gruppo stendardini con la dicitura del proprio gruppo oppure con singoli stendardi raggruppati a formare la scritta (nella fattispecie “CN 69” ). Appendono inoltre due striscioni di tipo volante, di questi tempi sempre più merce rara: “Dopo 20 anni di stampa asservita silenzio stampa tutta la vita- Grande Moratti” e “L’interista che non ne può più boicotta stampa e tv!!!”. La partita è di quelle proibitive, penseresti, ed invece accade quello che non ti aspetti: sono gli azzurri a fare la partita costringendo lo squadrone di casa a difendersi e a giocare in contropiede, manca purtroppo il gol che proprio non ne vuole sapere di arrivare. Dobbiamo però fare ancora una volta con un arbitraggio scandaloso che regala un rigore inesistente ai padroni di casa, rigore che deciderà la partita. Nonostante tutto la musica non cambia neanche nel secondo tempo con l’uomo in più, ma la grande occasione l’abbiamo a pochi minuti dalla fine e la buttiamo incredibilmente al vento con Saudati che si fa parare il rigore. Dal punto di vista del tifo il nostro lo abbiamo fatto, forse con qualche pausa ma in cinquanta scarsi che vuoi fare, ma abbiamo il merito di dare una buona impressione di compattezza e di riuscire a farci fischiare qualche volta e a San Siro non è poco. Gli intertristi partono bene (come al solito) salvo spegnersi alla distanza ma che ci volete fare, è tutto nella norma. Curioso il siparietto che realizzano a fine partita alcuni di loro: mentre lo stadio si svuota un gruppetto si materializza al secondo anello dirimpetto a noi, infamandoci più volte con cori tipo “Serie B”, “Empolese pezzo di merda” e “Comunista pezzo di merda”. Proprio quest’ultimo coro ci fa capire che si deve trattare degli Irriducibili, che già in passato avevano dimostrato astio nei nostri riguardi. Rispondiamo alle offese e all’uscita dall’impianto nessuna sorpresa. Rimontiamo sul bus e via verso casa dove ritorniamo poco dopo le 21, letteralmente dopo aver volato!

VISTA DA Sport People - Inter-Empoli: che partitona!!! La squadra è prima in classifica ma il pubblico nerazzurro sembra latitare un pochino. Credo che ormai i vari decreti abbiano fatto il loro effetto: cinque anni fa con un’Inter a metà classifica avevamo sempre sessantamila spettatori a partita, ora in partite come questa neanche la Nord è davvero del tutto gremita. L’obiettivo “svuota-stadi” del ministero degli Interni, per mezzo dei biglietti nominali, delle deleghe, dei limiti, sta dando i propri frutti. Guardiamo però il lato positivo delle cose: il colore nella Nord sta tornando pian piano. Gli striscioni dei gruppi, almeno in piccolo ci sono (quello nuovo Brianza ’85 è grande quasi quanto il vecchio) ed entrando in curva posso vedere diverse bandiere stese sui gradini. La Nord ha lanciato un appello a riportare le bandiere allo stadio e l’effetto si vede. La presenza empolese non è delle migliori: circa una cinquantina gli ultras toscani presenti nello spicchio con qualche stendardo e i due striscioni principali dei gruppi storici. Si faranno sentire nel limite del possibile durante la partita che la loro squadra giocherà bene, mettendo in difficoltà la capolista. La curva interista risponde con un paio di striscioni “non faxati” sulle polemiche che hanno messo sotto accusa i nerazzurri per presunti favori arbitrali: un chiaro appoggio alla società per il silenzio stampa ed un invito al boicottaggio dei media. Il tifo vocale non sembra dei migliori, anche grazie alla partita di scarso richiamo, ma è indubbio che la scomparsa dell’impianto voce abbia contribuito a questa situazione, favorendo la dispersione dei cori e la mancanza di coordinamento tra gli stessi. Finisce la partita con una sofferta vittoria su rigore ed un penalty fallito dai toscani: altre polemiche anti-Inter sono in arrivo e forse i due striscioni di oggi sono stati davvero azzeccati. Un’ ultima cosa: ho notato che la progressiva sparizione degli striscioni dei club dal rettilineo rosso ed arancio ha favorito subito il proliferare di cartelloni pubblicitari. Questi signori non perdono tempo, aspettano l’ occasione buona per cercare di lucrare il più possibile su ogni spazio presente nello stadio: forse tra un po’ chiederanno a noi tifosi di attaccarci un cartello pubblicitario al collo in cambio di un ingresso ridotto!! Che tristezza ragazzi!!!

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20 Dom 27/01/08 - 15,00 EMPOLI - Fiorentina 0-2 Mutu - Pazzini 10873 (6000) 16 19°
Atalanta

-

Reggina 2 - 2
Cagliari - Napoli 2 - 1
Catania - Parma 0 - 0
Empoli - Fiorentina 0 - 2
Livorno - Juventus 1 - 3
Milan - Genoa 2 - 0
Roma - Palermo 1 - 0
Sampdoria - Siena 1 - 0
Torino - Lazio 0 - 0
Udinese - Inter 0 - 0

EMPOLI

Bassi; Raggi, Marzoratti, Pratali (80' Vanigli), Antonini; Buscé, Marianini, Moro, Budel, Giovinco (78' Vannucchi); Pozzi (66' Saudati).

A disposizione: Balli, Tosto, Giacomazzi, Abate.

Allenatore: Alberto Malesani

FIORENTINA

Frey; Ujfalusi, Gamberini, Dainelli, Pasqual; Kuzmanovic, Donadel (59' Jorgensen), Montolivo; Santana (84' Semioli), Pazzini, Mutu (90' Gobbi).

A disposizione: Avramov, Kroldrup, Pazienza, Osvaldo.

Allenatore: Claudio Cesare Prandelli

Spettatori  10800 (6000)
Angoli
: 6-3  - Recupero 1' e 4'

Reti: 85' Mutu - 93' Pazzini

Arbitro: Farina (Novi Ligure)   Ammoniti: Pozzi, Donadel, Pratali, Vanigli, Ujfalusi, Pazzini

Leggi On Line la fanzine Rangers contro la Fiorentina   0-1 (Mutu)   0-2 (Pazzini)

PARTITA DEL TIFO - E’ l’ora del giro di boa, è l’ora del derby contro gli “odiati” viola. Il prepartita per tutti quanti comincia già fin dalle 11 del mattino: attaccati gli striscioni è il momento di spostarsi sotto la Maratona. Sappiamo già che i viola di Firenze oltre che nella curva Sud, saranno sistemati anche in Cambiano, in curva Nord e nelle laterali, rimanendo quindi distanti da noi. La guardia più che altro si concentra su quelli della zona (Limite, Montelupo ecc..) che potrebbero aver acquistato il biglietto di Maratona superiore. In realtà, tutto il tempo che ci separa dalla partita, si mantiene tranquillo, senza nulla da segnalare. I viola presenti sono all’incirca 6000: man mano che passano gli anni, i nostri rivali continuano progressivamente a diminuire. Sono lontani i tempi di quando arrivavano a Empoli in oltre diecimila. L’importanza della partita e l’accesa rivalità sono uno sprone importante per il tifo della Maratona che si mantiene buono per tutta la partita (ma è davvero un peccato che i picchi massimi vengano raggiunti esclusivamente quando si tratta di infamare i violacei). L’andamento della partita poi, ci aiuta parecchio: i ragazzi sembrano cercare in tutti i modi il gol premendo sull’acceleratore senza però trovare la via della porta. Ce la possiamo fare, pensiamo. Il secondo tempo ci vede ancora una volta all’arrembaggio ma tutto ci va storto: Farina (sempre lui, maledetto) ci nega un evidentissimo rigore che, chissà, avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro. E quando ormai sembra che tutto vada verso lo 0-0 l’incredibile botta di culo di Mutu che gli fa segnare il gol del vantaggio, chiuso poi da Pazzini nel recupero. Una delusione incredibile travolge il pubblico empolese, un punto avrebbe voluto dire tanto e sarebbe stato meritatissimo. Quest’anno gira proprio tutto male. Sui viola…. Mah che dire, il solito spettacolo da “grande tifoseria”: zitti per la maggior parte dei 90 minuti, si fanno sentire raramente (bella comunque la loro sciarpata); credono di giocare in casa, ma in realtà sono sempre i soliti sboroni e nessuno proprio se ne accorge. Di quello che poi avviene fuori dallo stadio se ne è parlato anche troppo in questi giorni. Preferiamo parlarne qui sotto, a parte, riprendendo il comunicato dei Boys Parma che hanno così espresso la loro vicinanza. SOLIDARIETA’ AGLI ULTRAS EMPOLESI – FUORI GLI ULTRAS DALLE GALERE di BOYS PARMA 1977
Mercoledì mattina ci è giunta la notizia dell'arresto di tre ultras empolesi e del ritrovamento di cinque coltelli nelle loro abitazioni. La cosa ci ha lasciati un po’ stupiti visto che sapevamo che il derby con i viola di domenica scorsa era stato piuttosto tranquillo. Ed effettivamente così è stato, se si considera che i Fiorentini erano più di 5.000 tutti arrivati in macchina, il mescolarsi delle due tifoserie era quindi inevitabile, ma non è successa nessuna rissa, sono solo volate un paio di parole pesanti tra una ventina di persone durante il deflusso dal Castellani, gli sbirri sono subito intervenuti ed hanno preso i documenti a tre ragazzi, rilasciandoli subito dopo. I tre pensavano ad un normale controllo o alla peggio all'arrivo di una diffida, ma mai avrebbero immaginato di essere svegliati il mercoledì mattina alle 5 del mattino dalla digos di Firenze e di essere portati in carcere accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Il giorno dopo il giudice non ha convalidato l'arresto per mancanza di prove e i tre sono tornati in libertà, ma intanto hanno subito l'umiliazione di essere sbattuti in galera, perquisiti nelle abitazioni, sputtanati nei soliti modi, associando immediatamente i coltelli da caccia a fatti da stadio. Immediata la reazione del Centro di Coordinamento Empolese che in un comunicato critica l'operazione della questura di Firenze, che con troppa leggerezza ha creato dal niente un caso sensazionale sputtanando la corretta tifoseria azzurra, e fa notare la solita penalizzazione subita dalla tifoseria locale di fronte alle grosse invasioni di tifosi da parte del servizio d'ordine che tende sempre a controllare i locali più che gli ospiti, scelta dettata dai numeri, creando disagi a tutti gli spettatori durante l'ingresso e l'uscita dallo stadio. Esattamente quello che succede anche nella nostra città, con la differenza che da noi i Club hanno interesse solo per i ristoranti, le passerelle televisive e la politica, mentre a Empoli c'è ancora un Centro di Coordinamento che tutela i propri tifosi e l'immagine della tifoseria. Solidarietà agli ultras Empolesi dai Boys Parma 1977.

VISTA DA Sport People - Tutte le volte che si incontrano Empoli e Fiorentina inevitabilmente salta agli occhi l’unicità di questo derby, giocato fra squadre della stessa provincia. Da una parte la squadra viola dell’ambizioso progetto Della Valle, emanazione diretta di una città tra le più belle al mondo, dove l’ingegno e l’arte umana hanno trovato il loro massimo splendore. Dall’altra parte l’Empoli, squadra dai bilanci attenti e dai tanti giovani, effetto anch’esso legato alla città di riferimento che, attorno al centro storico e fiorenti attività artigianali, è riuscita a creare un buon mix fra modernizzazione e tradizione. La Storia contro l’oggi, i grandi progetti contro i conti di casa. Letta così non si può certo fare paragoni anche se, va detto, nello scorso campionato, Empoli e Fiorentina, di fatto hanno centrato lo stesso traguardo ovvero la qualificazione Uefa. E messa così le differenze sembrano in un attimo essere molto meno marcate. Oggi, a pochi mesi di distanza da quei giorni, le due squadre vivono momenti opposti che fanno tornare a galla tutte le discrepanze sopra elencate. I viola inseguono il traguardo Champions e sono ancora in corsa per la Uefa; l’Empoli, dopo il cambio allenatore, cerca di risollevare la classifica che lo vede impantanato nel fango della zona retrocessione. Golia è tornato gigante e Davide si scopre sempre più piccolo e, in questa giornata, dovrà tender bene la fionda per non essere sopraffatto dalla potenza del corpulento rivale. Anche sugli spalti le differenze sono nette e marcate. Al tifo azzurro è lasciata la sola Maratona, ben riempita, ai viola l’intero settore ospiti, le tribune laterali, la curva Cambiano e la mezza vuota Nord. Tanti sono i tifosi viola giunti al Castellani e molti proprio dalla zona empolese da sempre fucina di supporters gigliati. Chi tifa Empoli, senza remore e seconde squadre, oggi più che mai, sente il bisogno di difendere i propri colori dall’invasione avversaria. Fin dal prepartita i cori offensivi e gli sfottò hanno caratterizzato il tifo. Molti degli sportivi viola hanno ironizzato sulle fattezze dello stadio e sul numero dei tifosi presenti. I gruppi ultras, dal settore, hanno puntato più sulla rivalità fra le due compagini poi, tutti i viola, si sono concentrati sul riscaldamento dell’undici di Prandelli dedicando ad ogni giocatore un coro come sono soliti fare altre tifoserie tipo Inter e Milan. Fischi all’ingresso degli azzurri accompagnati dagli applausi della Maratona che ha faticato un po’ a farsi sentire. Il fischio di inizio separa le rivali che iniziano a tifare le rispettive squadre: bandiere per gli azzurri mentre i viola mettono su una sciarpata che coinvolge tutti i settori occupati dai fiorentini creando un gradevole effetto cromatico. I gruppi della Fiesole si trovano nel settore ma sono circondati da tanti sportivi che, come sempre accade in questi casi, non partecipano molto al tifo soprattutto ai battimani che sembrano davvero mal digeriti. Dietro i tanti striscioni i lanciacori allora, cercano di coordinarsi e, in alcune occasioni riescono a far cantare davvero bene tutto il settore. Alcuni cori sono veri boati e così si lascia perdere le mani per dar sfogo alle ugole in buona forma. La Maratona risponde con cori e battimani che si sentono bene nei momenti di pausa dei viola. In ogni caso le due tifoserie non hanno proposto cori continui e quindi lo spazio per il tifo di casa non è mancato. Anche i cori offensivi non sono stati lesinati ma, alla fine, ha prevalso il tifo. Il campo ha offerto una gara vibrante, con l’Empoli vibrante, con l’Empoli ideatore di gioco e recriminante per un rigore non dato. La ripresa non cambia le carte ed i viola sembrano soffrire più del dovuto. Ma se davanti gioca Mutu tutto può accadere e, con un rimpallo fortuito del rumeno, la Fiorentina passa in vantaggio, proprio mentre le gara sembrava avviarsi al pareggio. La doccia fredda fa male all’Empoli che subisce, nel recupero, anche il secondo gol. Inutile raccontare la festa dei viola e il rammarico dei padroni di casa che vedono sfumare un pareggio quanto mai importante per la classifica. Il finale di gara vede gli ospiti festeggiare la vittoria e continuare nello sberleffo verso gli empolesi che rispondono per le rime seppur amareggiati. Tanti sportivi calcano un po’ troppo ingenerosamente la mano, e nascono anche dei momenti di tensione sugli spalti della Maratona. Fuori dal Castellani ci saranno alcuni scontri fra le due fazioni, ma non so dire di che entità e se hanno partecipato anche i gruppi organizzati. Di fatto comunque niente di eclatante, se non fosse per gli strascichi che hanno lasciato. In settimana infatti, tre tifosi azzurri sono stati arrestati dalla polizia, ma poi subito rilasciati per mancanza di flagranza e di video accusatori. Per loro un daspo che, ora come ora, può essere affibbiato a tutti e l’onta di veder pubblicati in prima pagina i propri nomi nonostante l’arresto fosse, di fatto, durato un battito di ciglia. Peccato, perché anche stavolta la stampa avrebbe avuto l’occasione per una cronaca sincera e leale, invece di sparare l’ennesimo titolone ad effetto con il solo scopo di vendere qualche copia in più e con il triste risultato di inguaiare dei ragazzi che già dovranno rinunciare, per diversi mesi, alla loro libertà di movimento.

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