Empoli - JUVENTUS - LA FANZINE n. 93
La fanzine dei Rangers 1976 Empoli -Vecchia Guardia
(pagina 1)
(pagine 2)
Gruppo
principale:
Fighters 1977 Gruppo Storico
Altri Gruppi:
Arditi, Sezione, Feudo, Nucleo 1985, Fossa dei Campioni, Angels, XXV Marzo,
Official Fans, Barriera, Movimento.
Siti Internet:
www.tifonet.it/fighters ; www.b&wfighters.com
; www.bianconerionline.com ; www.fronte.it
;
Politica:
destroidi
Settore:
Curva Scirea-Sud
Amicizie:
Piacenza, Avellino, Den Haag
Rivalità:
Torino, Fiorentina, Roma, Napoli, Inter, Milan, Lazio,Verona, Parma
Curiosità:
-Nei giorni scorsi ha tenuto banco la vicenda del furto dello striscione "Fighters",
preso dai catanesi nel prepartita di Catania-Juventus, amichevole giocata tre
settimane fa: 7 componenti di spicco dei Fighters mentre si aggiravano
tranquillamente sotto la curva di casa del "Cibali", sono stati caricati dagli
ultras catanesi che, alla fine dello scontro (che ha mandato uno dei capi dei
Fighters all’ospedale), hanno preso il prezioso striscione
che vediamo oggi a Empoli. I capi
del gruppo bianconero le hanno provate veramente di tutte, iniziando col negare
spudoratamente l’evidente fatto fino a offrire molti soldi e a mettere nel mezzo
personaggi sia del mondo del calcio sia anche estranei. Alla fine sono riusciti,
sembra con l’aiuto di quest’ultimi a riavere lo striscione (appeso domenica a
Torino un “Grazie
Sasizza”,
personaggio catanese determinante). -Il primo vero gruppo ultrà fu la Fossa dei
Campioni, seguito dai Panthers, presto sostituiti dai Fighters nel 1976/77,
originariamente di sinistra, simbolo casco, chiave inglese su fiamma rossa,
adesso la fiamma è diventata tricolore con lo spostamento su posizioni di
destra. Con loro si ha l'inizio reale del tifo organizzato, così che a ruota
nacquero diversi altri gruppi. Nel 1980 nascono gli Indians, gruppo progenitore
del Club Vecchia Guardia-Intoccabili (1990). I Viking, fondati a Milano, sono
stati il gruppo più temuto nella storia del tifo bianconero. Esaurita nel
1996/97 la loro esperienza, la Nord passa in mano agli Irriducibili Vallette. Il
"Black
& White Supporters",
sorto nel 1984 come federazione di tutti i gruppi, ha vita breve: solo 2 anni
prima di sgretolarsi. Nel 1986, a causa degli scontri di Firenze, i Fighters
sono costretti a sciogliersi, mentre l'anno successivo gli stessi Fighters, gli
Indians e la Gioventù Bianconera, per vincere la dispersione del tifo, si
riuniscono sotto il nome preso da un noto film di Kubrick: Arancia Meccanica. Il
nome non è accettato da polizia e dirigenza bianconera, per il richiamo alla
violenza, e viene così modificato in Drughi, dal gruppo di cui fa parte il
protagonista del film. Nel 1993 ritornano i Fighters, prima a fianco dei Drughi,
poi dal 1996 come gruppo unico della curva, dotato di un'organizzazione
capillare, dopo che i Drughi si sono sciolti per l'arresto di una trentina di
loro per spaccio di droga nelle scuole. -La Curva Scirea è saldamente in mano ai
Fighters, mentre nell'altra curva gli Irriducibili si sono sciolti sul finire
dello scorso campionato, in seguito alle numerose diffide che hanno colpito il
gruppo e agli insanabili contrasti coi Fighters, avuti soprattutto nel derby di
ritorno, in cui la Juventus giocava fuori casa. Allora i due gruppi discussero
animatamente per accedere alla Scirea. Alla fine gli Irriducibili si sistemarono
nel settore adiacente la Scirea, limitandosi ad esibire lo striscione, non
facendo alcun tipo di tifo. -L'intenzione del Centro Coordinamento Juve Club è
quella di fare della Nord una "casa dei club", com'è stata domenica scorsa con
l'Atalanta, quando al centro del 2° anello era esposto lo striscione "Centro
Juventus Club"
e questo sta bene anche ai Fighters. Non si esclude comunque un clamoroso
ritorno dei Viking Nab, come si paventa da più parti. -Lo scorso anno è
naufragato un tentativo di dar vita a qualcosa nei distinti sotto il marchio "Vecchio
Stile".
-Sembra che in curva Scirea si paghi il prezzo reale più un diritto fisso per i
Fighters, gruppo che, d’accordo con la dirigenza, speculerebbe sui biglietti che
ha in dotazione aumentandone di parecchio il prezzo. -Il gruppo Fronte
Bianconero è stato "assorbito" dai Fighters, pur mantenendo aperto il proprio
sito Internet. -In Curva Scirea 1°anello è sempre esposta la scritta "Beppe
Rossi",
per ricordare questo fondatore dei Fighters, scomparso alcuni anni fa. -Nei
derby torinesi dello scorso anno, le tifoserie non si sono risparmiate in quanto
a slogan e ironici striscioni. All'andata, nel derby del famoso 3-3, la curva
juventina espose scritte quali "in
curva leoni...fuori codardi...venite bastardi",
"noi
Irriducibili...voi irraggiungibili!!!",
"la
città vuol sapere, Romero ma chi è il tuo parrucchiere".
Al ritorno la Scirea allestì una coreografia ad effetto su cui campeggiava la
scritta "Juventus
Taourinorum"
(evidente errore: il termine esatto è Taurinorum). La curva giocò sulla tragedia
di Meroni, ex bandiera granata, che vide coinvolto l'attuale presidente
torinista come involontaria causa: "granata
attento Romero è venuto in macchina".
-Nel derby d'Italia Inter-Juventus, quanto allo striscione errato dei
bianconeri, gli interisti esposero lo striscione ironico "24-02
- gobbo cretino non sai l'italiano e vuoi scrivere in latino",
mentre all'andata la Nord espose “l'infame
di Milano...sciarpa in tasca lama in mano!”,
"senza
lame...con le mani...quando volete...luridi infami!"
e la Sud "la
storia siamo noi, nessuno si senta offeso".
-In Juventus-Atalanta di domenica scorsa, oltre al misterioso “Grazie
Sasizza”
al 1°anello della Scirea, era esposto lo striscione "5-5-02:
l'Italia ritrova i campioni di sempre".
-Quella data (ultima di campionato 2001/02) resterà a lungo impressa nelle menti
dei tifosi bianconeri, che a Udine, in 20 mila, speravano in un passo falso
dell'Inter, che aveva alla vigilia un punto sulla Juventus e due sulla Roma: si
ritrovò terza, scavalcata anche dalla Roma. Al "Friuli" gli ultras juventini
allestirono una bella coreografia, con migliaia di cartoncini recanti la scritta
"Juve",
su cui campeggiava la frase "forza
ragazzi siete l'orgoglio di tutti noi".
A fine gara, tentativo da parte dei Fighters di andare, striscione in mano,
verso la curva di casa. -A Saint Vincent, un anno fa, nell'ambito di un
triangolare amichevole, si fronteggiarono juventini e atalantini. Al termine
della partita successe di tutto: le due fazioni scavalcarono la rete di
recinsione e, per alcuni minuti, furono botte da orbi, volarono calci e pugni
prima che la polizia riuscisse a ristabilire l'ordine, caricando i bergamaschi
verso il loro settore. Nel gennaio scorso, in un "Delle Alpi" desolatamente
vuoto, Juventus-Atalanta di Coppa Italia riporta alle menti i fatti di Saint
Vincent. Il lancia-cori degli Irriducibili per tutti i 90' provoca i neroblù,
invitando un esponente dei Wild Kaos allo scontro fisico chiamandolo addirittura
per nome. Molti i richiami a quanto era accaduto in estate e i cori offensivi.
Il nostro giudizio:
Tifoseria dal grandissimo potenziale, 11 milioni di tifosi sparsi in tutta
Italia, ma la Juventus, sia per il vasto serbatoio di tifosi, che per il
blasone, meriterebbe una tifoseria più calorosa, colorata, invece il tifo spesso
risulta apatico e scarso. Il pubblico juventino, tradizionalmente freddo e poco
numeroso a Torino, si appassiona alle sorti della Signora solo nei grandissimi
appuntamenti, suscitando i malumori della famiglia Agnelli, che ha più volte
minacciato di portare la Juventus a giocare fuori da Torino, magari al Sud, dove
Madama ha numerosissimi seguaci. La disposizione del "Delle Alpi", con le curve
lontane dal campo, certo non aiuta, ma più delle volte questo sembra piuttosto
un alibi. Una squadra con numerosissimi tifosi e un prestigio così grande non
dovrebbe avere ultras di seconda fascia. Nelle trasferte al Centro-Sud la
tifoseria bianconera riempie sempre il settore ospiti con gli Juventus Club
vicini alla città dove si gioca, mentre da Torino partono i soliti 200. Mai
troppo rimpianti i tempi di Drughi e Viking Nab, quando il tifo si esprimeva su
accettabili livelli.
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EMPOLI (FI).
(pagine 3)
Il 7/9/2002 siamo stati invitati alla festa dei 25 anni dei Boys a Parma. Siamo partiti in una quindicina alla volta dello stadio Tardini dove, dietro la curva, si svolgeva la festa. Appena arrivati siamo stati colpiti subito dalla grande organizzazione, i nostri fratelli gialloblu hanno fatto veramente le cose in grande. Una cinquantina di tavoli lunghi, tipo festa dell’Unità, salsicce, panini, pasta fritta, musica e naturalmente birra. Striscioni calati dall’alto della curva coprivano tutto e sui muri striscioni e stendardi appesi sia loro che dei gemellati. Un grande lavoro di preparazione che ha previsto anche la realizzazione di molti murales del gruppo nel dietro e sotto curva che li ha impegnati per alcuni mesi. Praticamente hanno ridipinto e rimesso a nuovo la curva. Noi abbiamo portato la partecipazione della tifoseria empolese con un bel piatto targa decorato, con una dedica a nome dei tre gruppi della Maratona “Desperados, Rangers e Brigate”. E’ stata molto apprezzata e messa subito in esposizione insieme ad altre targhe di anni passati. Erano presenti gli altri loro gemellati dei Devils Bordeaux e degli Ultras Tito Doria (mancavano gli spezzini, non sappiamo perchè). Una zona del piazzale era stata adibita a “museo”: volantini, fanzine vecchie, sciarpe, adesivi, ritagli di giornale, foto di ogni partita e anno, tutto esposto……..da passarci ore a visionare tutto. Come al solito l’accoglienza è stata fantastica, non abbiamo fatto in tempo ad arrivare che già siamo stati sommersi da panini e birre, amici nuovi e vecchi (alcuni erano decine di anni che non vedevamo) che si facevano avanti per salutarci. Veramente una gran bella festa. Una grande partecipazione popolare di tutta la città, giovani e meno giovani che non hanno mancato di fare un salto alla festa, risultato un piazzale sempre gremito. Anche il sindaco di Parma ha voluto partecipare insieme a dirigenti del Parma Calcio. La festa è culminata con tutti in piedi sui tavoli a cantare il coro contro la Reggiana aizzato al microfono dal vecchio ma mai domo Cesare (vecchio amico degli anni 80). Un’altra puntata della storia di un grande e inossidabile gruppo è stata scritta. Alla prossima.
(pagina 4)
LE PARTITE DEL TIFO
COPPA
ITALIA
- 8/09/2002
Empoli - CAGLIARI 3-0
Vannucchi
/ Saudati (r)/ Rocchi
Ultimo turno anticipato a domenica mentre l'altra partita del
girone (decisiva) si giocherà di mercoledì. Lo stadio è semivuoto, pure noi
siamo costretti a compattarci; nemmeno in Maratona c'è pubblico sufficiente. I
cagliaritani sono una trentina circa superscortati in ricordo degli incidenti
dello scorso anno. Il nostro tifo non è certo dei migliori visto l'esiguo
numero. I cagliaritani, dal canto loro, si dimostrano molto compatti e, fino al
2-0 riescono a farsi sentire qualche volta. Inevitabili i cori di scherno tra le
due tifoserie visti i precedenti fra di noi. nel dopopartita tutto tranquillo.
La vittoria ci servirà a passare il turno dato che tre giorni dopo il Livorno
batterà la Pistoiese.
Giornata
1
- 14/09/2002 COMO -
Empoli 0-2
Saudati 17' / Di Natale 59'
(Ci è piaciuto proporvi la partita
vista dalla parte lariana con questo bell’articolo).
La serie A
torna di scena al Sinigaglia e dopo questi 13 anni di assenza tutto o quasi è
cambiato. Non è certamente più il calcio degli anni Ottanta, anni in cui si
respirava ancora una certa aria romantica, tanto che lo scudetto lo vinse a
sorpresa il Verona, guidato da un amatissimo Osvaldo Bagnoli. Erano anni in cui
non solo nemmeno si sapeva cosa fosse la pay-tv (e le diffide.), ma in cui
addirittura poteva capitarti di vedere anche le grandi squadre con delle
casacche quasi fatte in casa: ben intesi non mancava la pubblicità ma le sirene
del merchandising erano così lontane che difficilmente sapevi distinguere una
marca dall'altra. E comunque si trattava per lo più di fornitori tecnici
nostrani e che oggi sono quasi tutti scomparsi sotto i colpi dell'affarismo
delle multinazionali: qualcuno si ricorda marche come Ennerre, Patrick, Mc Sport
e Gazelle!? E la Tepa Sport?! Formidabili quegli anni. Le novità sono
altrettanto radicali anche per lo stesso ambiente lariano: da anni è cambiata la
geografia della curva, allora sapientemente guidata dalla Fossa Lariana e da
qualche stagione in pieno fermento british-style, dopo la parentesi
interlocutoria del binomio Ultras - Maestri Comacini. E' cambiata la stessa
curva, completamente demolita e ricostruita per guadagnare la capienza
necessaria alla massima divisione. L'impatto visivo è notevole: due grandi
tribune appena convergenti tra loro, alquanto ripide e capaci di tenere circa
5000 spettatori. Viste dal campo è come trovarsi di fronte a quello che si dice
un muro di folla, maledettamente vicino al campo e quindi dalle grandi
potenzialità per fare diventare l'atmosfera una vera e propria bolgia. La nuova
sistemazione dei tifosi è abbastanza simile a quella degli ultimi anni:
stendardi appesi alla rete (più o meno i soliti più qualcuno nuovo anche ben
fatto), lo zoccolo duro in basso al centro, in alto alla tribuna posta a
sinistra Panthers e Vecchia Guardia nel loro rinnovato attivismo. L'avversario
di turno è l'Empoli, con cui un tempo i lariani erano gemellati mentre oggi
invece i rapporti sono di indifferenza. Eppure l'anno scorso, quando proprio
contro i Toscani il Como conquistò la matematica promozione, i tifosi che fecero
invasione festeggiarono spingendosi fin sotto la curva ospite. E furono cori e
applausi reciproci. La partita per i Comaschi comincia con poche luci e molte
ombre: buono l'inizio del tifo vocale mentre per l' importanza dell'occasione ci
si poteva aspettare qualcosa in più delle 5-6 torce accese. Per contro gli
Empolesi sfoggiano la solita bella torciata da trasferta. Man mano che passano i
minuti, con l'Empoli che tra l'altro trova il goal del vantaggio (in modo
rocambolesco ma non demeritando), squadre e tifosi iniziano progressivamente ad
assomigliarsi, nei comportamenti e nei risultati. Da un lato i padroni di casa,
scesi in campo rinnovati per 8/11, faticano a trovare l'intesa, gli schemi, gli
automatismi della scorsa stagione. La manovra è spesso fiacca ed inconcludente,
tanti gli errori, difficile insomma pensare di riuscire a raddrizzare il
risultato. La curva parte bene ma dopo 20 minuti appare chiaro che è necessario
un periodo di rodaggio. La gente c'è, ci mancherebbe, e forse è più di prima, ma
di certo non è e non sarà semplice gestire un settore così dispersivo, dove si è
persa la compattezza che aveva caratterizzato gli ultimi anni di tifo
posizionato in curva Ovest e dove è meno netta la divisione tra chi va in curva
per cantare e chi ci va solo perché è il settore più a buon mercato. Così vedi
che quando parte un treno o quando si alzano le sciarpe più ci si allontana
dall'epicentro il basso al centro più la partecipazione si affievolisce.
Dall'impianto voce si cerca di stimolare i più freddi, ci si mettono anche i
Goodfellas a metà curva a fare da megafoni umani, ma i risultati non sono dei
migliori. Si arriva così alla fine del primo tempo con un tifo già sottotono, un
po' di verve in più ad inizio ripresa quando la squadra sembra più incisiva, ma
gli ultimi 15 minuti sono da dimenticare. All'esatto opposto la situazione su
sponda empolese. Squadra in buona parte riconfermata e dunque compatta, con i
meccanismi ben collaudati e forse anche con un migliore tono fisico. Il goal del
primo tempo è frutto della disattenzione della difesa lariana, ma nel secondo
tempo la vittoria diventa sacrosanta con il raddoppio e per altre 3-4 volte
viene sfiorato addirittura il terzo goal. Per gli Empolesi presenti è una
piacevole sorpresa, e tutto diventa più facile. La quantità è forse un po'
ridotta (circa 280 con 4 pullman e auto) ma è giusto parlare bene di chi
era presente: la curva ospite vede la presenza dei gruppi principali (Desperados,
Rangers, Brigate) e di alcuni altri, varie bandiere a due aste fanno il resto.
Completa il quadro la presenza dei gemellati parmensi con lo striscione "1977"
dei Boys. Inizio come detto con torciata a cui fa seguito la meritoria
esposizione dello striscione "BOICOTTATE STREAM E
TELE +". I ragazzi sono in costante movimento, non
sempre il loro tifo si sente perché nella prima mezz'ora i Comaschi li
sovrastano regolarmente, eppure si ripetono manate, treni, sciarpate. Nella
ripresa, soprattutto dopo il raddoppio, le corde vocali trovano energie
inattese, i padroni di casa sono in empasse, e per i toscani è quasi apoteosi:
bei cori prolungati e ben ritmati da tamburo e battimani, alla fine un sciarpata
notturna corona la bella prestazione. Confortante infine vedere che al fischio
finale entrambe le squadre rientrano negli spogliatoi solo dopo avere salutato
la curva: lancio delle maglie per gli Empolesi, applausi verso la nuova curva,
nonostante la sconfitta, per i padroni di casa.
LELE (Como)
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