Empoli - LAZIO - LA FANZINE n. 96

La fanzine dei Rangers 1976 Empoli -Vecchia Guardia


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Fanzine 96 Empoli-Lazio pagina 1


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La scheda dei tifosi avversari
LAZIO

Gruppo principale: Irriducibili
Simbolo: Mr. Enrich
Slogan: "Quelli che il calcio…te lo danno in bocca"
Altri Gruppi: Viking, Viking Nord Italia, Veterani, C.M.L.'74, Banda Noantri, Quelli di Sempre Fiumicino, Ardite Schiere, Via Guareschi, Legione Felix, XIV Maggio Fans, Mcm, Simply Fans, Ultimi Ribelli, Ostia Fans
Settore: Curva Nord, tranne i Veterani in Tribuna Tevere
Siti Internet: www.irriducibili.comwww.padronidiroma.itwww.ultraslazio.it
Politica: marcatamente di destra
Amicizie: Inter, Verona, Triestina, Real Madrid
Rivalità: Roma, Napoli, Fiorentina, Milan, Juve, Pescara, Atalanta, Cesena
Curiosità: -I primi gruppi laziali a nascere sono Ultras e Commandos Monteverde, nel 1974, dopo il 1° scudetto. Successivamente, anche in anni bui, si formano altri gruppi, per lo più di quartiere: Brigate S.Giovanni, Folgore, Golden Boys, Vigilantes, Commandos Aquile San Basilio, Boys, Marines e altri ancora. Il cuore del tifo, al contrario di adesso, era in curva Sud. Si avverte la necessità di unire questi gruppi in uno unico, così da migliorare il tifo: nascono così gli "Eagles Supporters", che portano tamburi, bandieroni, fumogeni colorati. Bello lo striscione di 54 metri, posto nella Sud, lato Tribuna Tevere. Di quel periodo lo storica sigla di 90° Minuto, che mostra per oltre 10 anni la Sud laziale. Ma nascono i primi disaccordi e dagli E.S. si staccano un gruppetto di ragazzi che formano i Viking. Gli Eagles Supporters, che volevano una curva tutta loro, nel dicembre 1979 si spostano nella Nord, decisione sofferta avversata da molti. Alcuni anni dopo l'arrivo di Chinaglia alla presidenza e la promozione in A fanno nascere altri gruppi: Ultras '74, Falange, Eagles Korp, Hell's Eagles, Destroyers, Erotik group e altri minori. Trasferte oceaniche in quel periodo. Gli Irriducibili esordiscono nell'ottobre 1987 in un Lazio-Padova di serie B, occupando il muretto centrale, prendendo il posto dei Viking. All'inizio l'età media era elevata, pochissimi i ragazzi. Portano una ventata nuova, l'originalità è il loro marchio: tifo spontaneo, in contrapposizione agli E.S., più colore, tifo all'inglese, niente tamburi, in trasferta col treno, mentre gli Eagles S. vanno in pullman. Lo striscione era di soli 10 metri., nessuna sezione, nessun gruppo affiliato, sfilano in corteo con davanti lo striscione, fra i primi a farlo. Spesso sono aiutati, soprattotto economicamente, da organizzazioni di estrema destra che sfruttano il gruppo per insediarsi nella curva laziale, fonte sicura di manovalanza giovanile. La coabitazione con gli Eagles Supporters, apolitici ma i cui capi sono su posizioni di sinistra, è difficile. In Lazio-Barletta scoppia una rissa, interviene la polizia, qualche anno dopo scoppiano incidenti in Lazio-Verona. La spaccatura insanabile porterà di lì a qualche anno allo scioglimento graduale degli Eagles, divenuto gruppo minoritario, e con la loro fine termineranno gli storici gemellaggi con Torino e Bari. Per protestare contro le numerose diffide la curva (E.S. e Irriducibili insieme) nel 1990 sciopera esponendo lo striscione "12° in campo? Quando lo vogliamo noi" nei primi tempi di ogni partita, sia in casa che fuori. -Due anni fa gli Irriducibili entrano nell'occhio del ciclone per lo striscione "onore alla tigre Arkan", che suscita un grande scalpore. -Alla penultima giornata del campionato 1999/2000, un gol validissimo del Parma annullato a Torino consente alla Juve di mantenere 2 punti di vantaggio sulla Lazio, ma il popolo laziale non ci sta, insorge il giovedì successivo. A centinaia gridano rabbia davanti alla Figc, con lo striscione "spareggio o guerra", seguono gravi scontri con la polizia, che carica a casaccio; scatta la rivolta, cassonetti bruciati, traffico bloccato, minaccia di fermare il Giro d'Italia. La mattina di Lazio-Reggina un corteo funebre decreta la morte del calcio, con tanto di croci e feretro. Guarda caso a risolvere il tutto succede che la Juve "s'impantana" nel diluvio di Perugia e la Lazio vince, aggiudicandosi uno scudetto ormai insperato. -La rivista ufficiale degli Irriducibili è "La voce della Nord", quindicinale stampato in carta patinata, distribuito anche nelle edicole. –Gestiscono alcuni negozi a Roma e sono apostrofati dagli avversari col nome di “Irriducibili S.p.A.” -Il loro simbolo, Mr. Enrich, è tratto da un personaggio anticonformista del fumetto britannico. -La Banda Noantri nasce nel gennaio 2000 prendendo posto sul muretto in basso a destra, dove prima c'era lo striscione Ultras. In questi anni si sono scontrati con atalantini e napoletani. Lo scorso anno fecero un blitz a Milano per scontrarsi coi milanisti, ma furono arrestati. -Il Commandos Monteverde Lazio (C.M.L.), gruppo dell'omonima zona di Roma, è situato all'ingresso 49 della Nord. -Il XIV Maggio nasce all'indomani del 2° scudetto laziale (2000); il nome è dedicato proprio a quel giorno. Il gruppo, la cui sede è in Umbria, conta circa 180 iscritti. -Nel derby di ritorno dello scorso marzo non c'è storia in campo, ma sugli spalti la partita la vincono certamente i laziali, che sfoderano una bella coreografia ("in nome della Lazio...combattiamo") e messaggi satirici e divertenti, nonostante i severi controlli, rivolti ai romanisti quali "alla Ferilli piace Dalla!", "una curva allo sbando...aridatece er Commando!", "scritte scudetto per la città? Noi denunciati voi tutelati", "sciarpe, stendardi, bandiere, cappelli, cori: mo' copiatece pure quelli!", "Co' un cantante de Campobasso, na' spogliarellista de Fiano, un presidente marchigiano, hai festeggiato da napoletano e te vanti d'esse romano" e "i morti riposano in pace...fai l'ultras se sei capace!". -Decisero di rinunciare alle coreografie che avevano pensato in vista del derby di andata dello scorso anno, come forma di protesta in seguito alle numerose perquisizioni nelle case di tifosi e nelle sedi di gruppi ultras. Scelsero di fare la coreografia la domenica successiva, col Brescia: il Mr.Enrich con la scritta "non mollare mai". -Per l'occasione, tramite una raccolta di firme proposta dagli Irriducibili, appoggiata dal consigliere Cocchi, ex esponente del gruppo, dopo una lunga trafila burocratica venne apposta una targa all'ingresso della Nord in memoria di Vincenzo Paparelli, laziale ucciso da un razzo sparato dalla Sud il 28/10/1979. -All'ultima giornata dello scorso campionato (Lazio-Inter) l'Olimpico si veste di nerazzurro, in un'atmosfera surreale, coi laziali che, danno prova di grande amicizia ai gemellati interisti, accorsi in 40.000, tifando discutibilmente per l'Inter, che si gioca lo scudetto al fotofinish con Juve e Roma. Gli interisti sono accolti con striscioni come "un saluto romano alla vera Milano". Dall'altra parte: "Irr: il vostro sostegno la nostra vittoria", "fieri della vostra mentalità, avanti Irr!" e "una leale amicizia basata su rispetto e coerenza". Su sponda laziale anche cori contro le forze dell'ordine, in riferimento alle manifestazioni No Global di Napoli, e contro i vip romanisti: "riponete pistole e tesserini...siete teppisti non celerini", "odio i caschi blu", "pestaggi nelle carceri, pestaggi nelle caserme...questa è la conferma che sei solo un veme", "Ferilli sieropositiva che tu possa morire", "Amendola-Ferilli pisceremo sulle vostre tombe" e "Amendola maiale...te prendo verticale te lascio orizzontale". Inoltre "onore a Bobby Sands martire irlandese", ricordato a 20 anni dalla morte. -A Milano con l'Inter ricordarono l'anniversario del gemellaggio tra le due tifoserie: "07-01-1978 - 07-01-2002: 20 anni sono pochi per morire!!". -In Lazio-Lecce dell'aprile scorso espongono "Storace figlio di puttana", presidente di AN della regione Lazio, che in una trasmissione disse di preferire l'omosessualità alla fede laziale. Ma successivamente lui e i capi degli Irriducibili si sono incontrati in un ristorante romano e si sono spiegati. Storace è rimasto favorevolmente colpito: gli hanno spiegato che sono ultras nel senso buono del termine, che si impegnano concretamente nel sociale, con raccolte di fondi per gli scopi più nobili. -Prima dell'amichevole precampionato Lazio-Juve scoppia la protesta della curva contro la cinica politica di Cragnotti, che vende i prezzi pregiati Nesta e Crespo: la Nord viene devastata e resa inagibile, danneggiati uffici del Coni, danni ingenti; i Veterani espongono la scritta "...e adesso vendi anche l'aquila!", mentre in curva  compare "...nonostante tutto uniti in nome della Lazio". -In Lazio-Milan del 29/09 scorso viene allestita una bella scenografia, su cui campeggia la scritta "che nessuno si tiri indietro...non si ceda neanche un metro". Dedicati alcuni messaggi a Nesta, ex bandiera ora al Milan, tra i quali "hai dato tanto hai ricevuto tutto e nonostante...da parte tua nessun saluto, lo facciamo noi, ciao!!" -Nel recente Torino-Lazio esposto il messaggio ai cugini romanisti "In Champions, mejo non stacce...che fa' figuracce!". -In Lazio-Chievo dello scorso settembre viene stesa sulla pista d'atletica una grande maglia della Lazio col 12, e sulla vetrata "Curva Nord unica vera bandiera" e "chi non ci crede resti a casa!". -Lo scorso anno, in piena contestazione, tappezzarono la curva di cartoncini con su scritto "Paolo Di Canio", idolo laziale ora al West Ham. -Hanno appoggiato la causa palestinese con bandiere e striscioni quali "ma quale terrorismo? Fermiamo il massacro in Palestina", "Palestina non mollare mai". -La curva laziale è sempre stata all'avanguardia in quanto a coreografie, da quelle targate Eagles ("Lazio nel cuore") al nuovo filone degli Irriducibili: "noi vediamo solo biancazzurro", "non 11 numeri ma 11 bandiere", stendardi alla Kop; i "pianeti", in un derby di qualche anno fa, ripresi anche dalla Coca-Cola; il maxi gagliardetto, la maglia a grandezza naturale, il "non mollare mai".-A metà ottobre gli Irriducibili vengono accusati dell'aggressione ad un marocchino, avvenuta nel quartiere Ostiense, dove hanno sede. Gli Irr smentiscono il tutto con un comunicato ufficiale e in Lazio-Perugia di 3 domeniche fa espongono in curva un unico striscione: "colpevoli di essere Irriducibili". La Digos, durante la perquisizione nella sede, sequestra bastoni e mazze. -Clima elettrico nel prepartita del derby di domenica scorsa. Alle 17 circa scatta l'aggressione congiunta premeditata di laziali e romanisti alle forze dell'ordine che vengono prese fra “due fuochi” dietro la Tribuna Tevere. La battaglia lascia sul campo 18 feriti. Alla fine della giornata saranno una dozzina gli arrestati per incidenti, avvenuti, violenti, anche in Tribuna Tevere. Prima e durante la gara nella Sud romanista appaiono gli striscioni di solidarietà agli Irriducibili arrestati per l'aggressione al marocchino: "oltre i colori, libertà per gli ultras", "divisi dalla fede, uniti dalla mentalità, insieme contro il sistema" e "noi uniti con voi, come è unita la nostra mentalità". La Nord laziale risponde con "la mentalità arde più della rivalità...onore ai veri ultras", "dignità e onore non hanno divise" e "Chicco e Fusaia assenti forzati". Questo oltre il solito corollario di sfottò: "Ilary-Totti: una letterina per un'analfabeta", "la cinquina? Dattela in faccia!" e, sponda romanista, "mass-media, negozi, pubblicità...questa non è la nostra mentalità". Inoltre, dalla Nord "coraggio Pulici gli Irriducibili sono con te" (Felice Pucili, ex portiere della Lazio, colpito da malattia).
Il nostro giudizio: Quella laziale è certamente una bella tifoseria, di spessore, originale per iniziative e coreografie, che sembra aver ripreso vigore, anche se discutibile per le forti connotazioni razziste e politiche, con pecche come il sostegno umorale e, più delle volte, lo scarso apporto in trasferta. La mentalità targata Irriducibili, anche se scomoda, è ben nota a tutti. In casa il pubblico non è molto numeroso (38-40 mila spettatori la presenza media) ma la curva comunque è sempre piena, modello "british style", con numerosi e accattivanti stendardi (su tutti "eiaculazio").


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LE PARTITE DEL TIFO

Giornata 6 -  sab 19/10/2002     Empoli - ROMA   1-3         Emerson / Candela / Gasparetto / Tommasi
    Una partita temuta per problemi di ordine pubblico. I romani sono moltissimi, circa 8.000 su 16.000, metà stadio giallorosso, anche se a colpo d’occhio riempiono tutto lo stadio, sembra che l’unico posto dove sono i tifosi empolesi sia il nostro settore di maratona, tanto che ci cantano “v’avemo circondato”. Molti vengono fatti entrare nelle laterali e poi come al solito esondano anche in Tribuna scavalcando. Altri vengono accompagnati sotto scorta nel Parterre e alcuni in Curva Nord insieme agli empolesi, ma non ci sono problemi. Noi facciamo una bella torciata iniziale mentre la Sud accende solo qualche torcia e canta l’inno italiano. Molti gruppi romanisti principali appendono improvvisamente gli striscioni al contrario (Boys, TDR, Asromaultras, Orgoglio Capitolino), non ne abbiamo saputo il motivo. Srotolano uno striscione con su “bentornati bastardi” e poi “seguo senza tregua sempre ovunque i miei color”. Metà maratona partecipa ai cori e il nostro tifo è buono per tutto il primo tempo, anche se poi il doppio gol giallorosso ci stronca la voce. Quando loro cantano tutti insieme impressionano. Si fanno però apprezzare nel secondo tempo per il comportamento da veri napoletani che tengono. Infatti come successe con i partenopei è tutto un susseguirsi di lanci di torce dalla Sud sugli empolesi nell’affollata maratona, col rischio che colpiscano qualcuno ferendolo seriamente. Spesso non viene risposto ributtandogliele, c’era sempre fissa su di noi la ripresa con le telecamere antiviolenza e nessuno se l’è sentita di rischiare inutili diffide. Una di quelle che torna al mittente però fa prendere fuoco uno striscione che viene salvato per un pelo. I tricolori e i cori fascisti con saluti romani si sprecano alla fine della partita, ma tutto fila tranquillo e fuori non succede niente se non un mega ingorgo verso la superstrada. In una lettera anonima si era preannunciata una “visita” politica squadrista organizzata da uno dei gruppi romanisti ma poi la cosa si è rivelata infondata.

Giornata 7 -  27/10/2002    PIACENZA - Empoli - 1-2         Cardone / Rocchi / Vannucchi

   4 Pullman per circa 300 empolesi al seguito. Sapevamo come un paio d’anni fa che avremmo avuto dei problemi per far entrare striscioni e bandiere ma stavolta viene superato il limite. Oltre alle bandiere del Che, di Cuba, della Palestina e Basche, vogliono far togliere anche le magliette col Che a chi le indossa. Roba da pazzi. Addirittura a chi gli vengono viste spille o medagliette viene intimato di toglierle e di non farle vedere. E guai a farci le nostre sacrosante ragioni. Riusciamo a far entrare solo lo striscione Rangers promettendo però di tappare il Che. Una bandierina proibita scappa alla perquisa ma non appena esposta viene vista dal campo e i poliziotti vengono subito in curva a cercarla. Cantiamo incessantemente per tutta la partita con un continuo sventolio di bandiere e stendardi, proprio vero che quando siamo in pochi ma uniti e motivati cantiamo di più di quanto siamo numerosi ma mescolati con gente poco convinta. I piacentini quasi mai si fanno sentire e si fanno vedere solo con lo sventolio di bandiere nere e tricolori. Alla fine la gioia è immensa per questa ennesima vittoria in trasferta, ce ne andiamo salutando più che volentieri i nostri “neri avversari” con un poderoso “bandiera rossa”.


Il nuovo «Castellani» sarà senza la pista e con la curva -
La società e il Comune si stanno confrontando sul progetto, i lavori dovrebbero partire a fine campionato

      Il “Carlo Castellani” del domani sarà senza la pista di atletica. E' un discorso che circola da tempo, a Empoli, ma la cosa comincia a prendere corpo. E' quanto sarebbe emerso, almeno, dalle prime discussioni tra gli esponenti della società azzurra e del Comune, che dopo la deroga concessa della Lega calcio (per questa stagione), hanno bisogno di trovare una soluzione definitiva per lo stadio. Le prime ipotesi vertono su questo tema: via la pista di atletica e una curva - in muratura - da costruire a ridosso di una porta (ovviamente sul lato nord dell'impianto). Come detto si tratterebbe dei primi approcci, ma sembra addirittura che l'Empoli avrebbe già accettato di ricostruire una pista in un'altra zona della città. Empoli, insomma, avrebbe il suo stadio da calcio (con tanto di curva per gli ultras e con conseguente soluzione dei problemi di sovraffollamento in Maratona), ma manterebbe comunque la pista. Il progetto è allo stato embrionale, o poco più, ma i tempi stringono (eventuali lavori andrebbero iniziati subito dopo la fine del campionato) e c'è grande fermento per prendere le decisioni finali. Ad esempio dove dovrebbe sorgere la nuova pista. Visto che se ne farà carico l'Empoli, si potrebbe ipotizzare la costruzione di un nuovo impianto per l'atletica nel centro sportivo che la società di Corsi deve realizzare nella zona della Viaccia (vicino a Sammontana). Oppure sarà proprio il Comune a dover indicare una zona adatta al caso (la pista servirebbe alla società di atletica, ma anche alle scuole). Tutti da valutare anche i costi di un'operazione del genere. Ma, come detto, Empoli e Comune stanno lavorando sodo su questo progetto e presto potrebbero esserci novità      (da IL TIRRENO 30/11/2002)


Empoli-Inter: raccolta fondi per Emergency e Shalom

     Iniziative di beneficenza in favore di Emergency e del Movimento Shalom per la partita Empoli-Inter, del 6/11/2002. Una raccolta di fondi per le attività di Emergency: saranno distribuite bandane in cambio di offerte per il progetto "Preoccupiamoci del mondo-Emergenza Afghanistan" e 12 postazioni della sezione empolese dell'associazione venderanno gadget ufficiali e raccoglieranno firme a sostegno della campagna "Fuori l'Italia dalla guerra". L'Empoli acquisterà 2000 bandane, mentre i giocatori e gli staff delle due squadre indosseranno lo "straccio di pace", piccola fascia bianca che sarà regalata a tutti gli spettatori all' ingresso nello stadio. Per ogni biglietto venduto, 50 centesimi saranno devoluti per il progetto del Movimento Shalom "Sport anche per loro" per la realizzazione di un centro sportivo polivalente in Burkina Faso. Le iniziative sono promosse in collaborazione con le due società sportive, il Comune di Empoli e Unicoop Firenze.

 


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